Punto, linea e superficie - I primi elementi del linguaggio visivo

Nel linguaggio visivo il punto è il più piccolo elemento che l'occhio è in grado di percepire.

La sua forma e grandezza dipendono dalla dimensione della punta dello strumento usato (matita, pennarello, penna, pennello ecc.), dalla consistenza del supporto su cui si applica (carta, cartone, tela ecc.) dal movimento e dalla pressione della mano che lo disegna.

Il punto è uno dei primi elementi grafici usati fin dalla preistoria, un'allineamento di punti genera la percezione ottica della linea mentre un insieme di punti allineati, sparpagliati, rarefatti o addensati possono generare delle immagini molto interessanti come quella qui raffigurata.

Come possono essere i punti?

Graficamente i punti possono essere assemblati in vari modi:

  • sono allineati se sono disposti uno dietro l'altro fino a generare la percezione di una linea;

  • sono ordinati se nell'insieme creano delle forme geometriche;

  • sono addensati se sono tra loro vicini creando così delle zone scure o dense;

  • sono sparpagliati o rarefatti se generano zone piuttosto chiare

Le linee invece, sono successioni di infiniti punti che presentano una loro espressività in base all'andamento o allo spessore.

Una linea retta esprime rigidità, al contrario una curva da invece un senso di movimento. Anche lo strumento con cui tracciamo una linea può caratterizzarla: l'effetto prodotto da una linea tracciata con una penna o una matita è diverso da quella ottenuta con un carboncino o con un pennello.

Se la mano non stacca mai la matita dalla superficie si avrà una linea continua che, come nell'illustrazione di Cavandoli, definisce il contorno di una figura. Cavandoli con l'utilizzo di una linea virtualmente infinita, ha creato un cartone animato chiamato appunto "La Linea".


Come possono essere le linee?

In base alla direzione o andamento lineare, una linea può essere retta, spezzata, ondulata, verticale, orizzontale, obliqua.

La linea è dunque sempre alla base della tecnica del disegno e molti artisti hanno eseguito le loro opere grazie al potere espressivo di una semplice linea.

Kandinsky

Mirò

Picasso

Klee

Jawlensky

E. de Palma - Studio sui muscoli facciali

E. de Palma - Composizione

La superficie è la parte più esterna della materia, quella che possiamo vedere e toccare e quella che comunica all'osservatore specifiche sensazioni. Le superfici possono apparire lucide o opache in base all'aspetto che assumono nei confronti della luce: se la superficie è ruvida non produrrà un effetto specchiante ma una luminosità uniforme, in questo caso si parlerà di superficie opaca o matte; se invece la superficie è perfettamente liscia, l'oggetto riflette la luce come uno specchio, in questo caso la superficie sarà lucida.

Se la nostra superficie presenterà una fitta trama che si ripete in maniera piuttosto uniforme possiamo parlare di texture. Le celle di un alveare, le venature del legno, la superfice di un terreno arido, il disegno di un tessuto... l'elenco petrebbe essere infinito!

le texture della natura

le texture artificiali

A questo punto cerchiamo di utilizzare in maniera creativa i primi elementi del linguaggio visivo: punti, linee e texture. Proviamo a creare delle composizioni ispirate alla natura o magari cercando di inventare delle texture grafiche.

Sperimentiamo questi codici utilizzando la tecnica dei pennarelli colorati. Sotto sono riportati alcuni esempi, si possono realizzare dei veri capolavori... parola d'ordine: divertimento e creatività!

Le possibilità sono davvero tante, sotto sono illustrati degli esempi.