Iperrealismo

Corrente artistica derivata dalla Pop Art ma come una rappresentazione della realtà, percepita dagli occhi dell'artista, e non come una sua interpretazione. Per l'artista, l'opera è vista come una precisa rappresentazione del dato reale, una riproduzione meccanica, spesso a partire da immagini fotografiche ingrandite dell'oggetto reale, ottenendo una visione che va al di là della realtà, stravolgendola o sottolineandola.

Nasce negli Stati Uniti d'America alla fine degli anni Sessanta e si diffonde in Europa e in Italia negli anni Settanta, ma anche se ha vita breve, poco più di un decennio, alcuni artisti, dagli anni '80 ad oggi, hanno esplorato e ripreso le tecniche e lo stile Iperrealista, anche come percorso artistico o come risvolto a realizzazioni e stili personali.

Duane Hanson (1925-1926) è tra gli artisti più importanti, le sue opere si basano sul voler creare l’illusione della realtà, danno l'impressione di trovarsi di fronte a un vero essere umano. Esegue calchi precisi dei suoi personaggi su modelli in carne e ossa, poi li dipinge e li veste con accessori veri, a suggerire la loro appartenenza sociale, in modo da mettere in scena uomini e donne della classe media americana dell'epoca, in particolare fattorini, turisti, donne delle pulizie, pensionati, viaggiatori, clienti di un supermercato...

L'inserimento di alcuni dettagli specifici conferiscono un'ulteriore dose di realismo alle realizzazioni, portando l’osservatore a mettere in dubbio le proprie certezze, confondendo la realtà con l'illusione, provocando nello spettatore un senso di inquietudine e spiazzamento e restituire alla società una copia perfetta del soggetto rappresentato.