Concettuale

Movimento artistico nato negli Stati Uniti, a partire dalla seconda metà degli anni sessanta (del ‘900), che si è poi diffuso anche in Europa, in opposizione alle forme d’arte fino ad allora conosciute, giudicate ed apprezzate dalla società contemporanea, in base alle qualità dell’opera stessa e alla sua capacità di suscitare emozioni. 

Le prime esperienze “concettuali” erano già rappresentate dai movimenti Dadaismo e Minimal Art tra gli anni cinquanta e sessanta, da gli artisti appartenenti all’arte concettuale, hanno ripreso alcuni principi già noti, sostenendo che l’arte non dovesse risiedere nell’aspetto delle opere realizzate, ma nell’idea, nel concetto di arte.

Il primo artista ad aver usato la definizione "concettuale" per definire la sua arte è stato l'artista americano Joseph Kosuth. "Una e tre sedie" è una delle sue opere più famose, che spiega bene il concetto di Arte Concettuale, l'artista espone una sedia vera, un’immagine fotografica e la parola scritta: "sedia" e con questo suggerisce allo spettatore la riflessione sul rapporto che lega l'oggetto reale alla sua immagine ed alla definizione logica della parola. L'opera reale, la sedia, non suscita emozioni diverse dalla sua fotografia o dalla parola che la definisce; è una sedia in tre rappresentazioni diverse.