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In questo sedicesimo episodio parliamo dell'obiettivo 16 dell'agenda 2030: Promuovere società pacifiche e più inclusive. Le alunne della 2E del Liceo "Regina Margherita" di Palermo, insieme alla loro prof.ssa Rosaria Cascio, spiegano in cosa consiste e, per farlo comprendere meglio, approfondiscono i temi con Francesco Lo Cascio, attuale presidente della Consulta della Pace che opera in seno al Comune di Palermo. La consulta ha le seguenti finalità: l’educazione al dialogo e alla Pace, alla nonviolenza, alla conoscenza, alla difesa e al rispetto dei diritti umani, al disarmo e al lavoro attivo contro la guerra e al suo rifiuto come mezzo di risoluzione dei conflitti, alla mondialità e all’interculturalità, al riconoscimento e al rispetto delle differenze, alla solidarietà, allo sviluppo sostenibile, alla partecipazione civile attiva, ai metodi decisionali orientati al consenso, al rispetto e alla promozione della legalità, alla convivenza civile e pacifica e all'attuazione di nuovi stili di vita. Tutti obiettivi condivisi che diventano un modo concreto ed efficace per rendere l'Agenda 2030 un progetto realizzazione a partire dalla responsabilità individuale.


Consulta per la pace del Comune d i Palermo

La Consulta è un organo comunale formato da semplici cittadini e associazioni, che esprime pareri e proposte ad altri organi del Comune (Giunta,  Consiglio Comunale), promuove iniziative concrete, sulla base della propria conoscenza diretta del territorio e dei suoi problemi o sensibilizza  verso tematiche di respiro più ampio che direttamente o indirettamente ci coinvolgono. In particolare la consulta può chiedere la modifica di atti amministrativi, presentare istanze e mozioni di deliberazione direttamente al Consiglio e alla Giunta, acquisire dati dagli Uffici e dall’Amministrazione, raccogliere i pareri dei cittadini, organizzare Assemblee aperte e Convegni su problemi inerenti il proprio specifico.

QUANDO?

Frutto di un lungo percorso attuato da rappresentati di diverse associazioni, la Consulta per la Pace, i Diritti Umani, la Nonviolenza ed il Disarmo di Palermo, istituto approvato dal Consiglio Comunale nel 2015, si è ufficialmente insediata a Palazzo delle Aquile il 4 aprile 2017.

CHI PUÒ FARNE PARTE?

Ne possono far parte i singoli cittadini italiani e stranieri (se residenti almeno da 2 anni) nella città dove viene istituita la consulta stessa e le associazioni (attive da almeno 1 anno e con sede sul territorio), che ne facciano richiesta nelle forme previste. Il numero dei componenti è illimitato. Non si ricevono compensi né rimborsi e si deve essere presenti con una certa regolarità, per non decadere dalla partecipazione. 

QUALI SONO LE FINALITÀ DELLA CONSULTA DELLA PACE?

La Consulta della Pace ha le seguenti finalità: l’educazione al dialogo e alla Pace, alla nonviolenza, alla conoscenza, alla difesa e al rispetto dei diritti umani, al disarmo e al lavoro attivo contro la guerra e al suo rifiuto come mezzo di risoluzione dei conflitti, alla mondialità e all’interculturalità, al riconoscimento e al rispetto delle differenze, alla solidarietà, allo sviluppo sostenibile, alla partecipazione civile attiva, ai metodi decisionali orientati al consenso, al rispetto e alla promozione della legalità, alla convivenza civile e pacifica e all'attuazione di nuovi stili di vita.

COME?

Per il raggiungimento di questi obiettivi la Consulta sviluppa percorsi di promozione e sostegno della risoluzione nonviolenta dei conflitti, a partire dai rapporti interpersonali fino ai rapporti di cooperazione e solidarietà nazionale ed internazionale. Inoltre promuove e sostiene la giustizia tra i popoli e nei rapporti tra gli Stati, del disarmo, della diplomazia popolare, delle ambasciate di democrazia locale e dei corpi

civili di pace; l’affermazione della multiculturalità con particolare attenzione al tema dell’accoglienza e della diversità; l’avvio e il potenziamento delle relazioni di gemellaggio. Per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio, contribuisce a sostenere l’impegno per una risoluzione pacifica del conflitto in Medio-Oriente, per la Pace e un nuovo fiorente sviluppo nel Mediterraneo e la costruzione di

un'Europa delle città e dei cittadini, interculturale e accogliente contro ogni forma di pregiudizio, emarginazione sociale e xenofobia. Infine, ma non per ultimo, garantisce il diritto di obiezione di coscienza al militare, favorendo il servizio civile nazionale ed europeo.