Uscendo da Andorra ci fermano dei “gentilissimi” poliziotti francesi tiro giù il finestrino per la procedura di rito “patente e libretto” e alla domanda
–Da dove venite- Lele risponde ridendo – He he he Marooocco!- non l’avesse mai detto…
Ci invitano a scendere in maniera moooolto gentile dicendoci chissà quali insulti in francese e pretendendo che noi li capissimo, chiaramente di comprenderci in inglese
non se ne parlava, ci fanno mettere con le mani appoggiate sul cofano e gambe aperte, io senza neanche pensarci passo da vicino dietro a uno dei poliziotti e l’altro, credendo che gli volessi sfilare la pistola da dietro al suo collega, inizia a sklerare portandosi la mano alla pistola..
–Calmi! Calmi!- alzo le mani e poi le metto sul cofano della macchina e li uno di loro fruga nelle nostre tasche in cerca di chissà che cosa ma trovando solo fazzoletti
usati e altre porcherie.
Dopo essersi accertati che addosso non abbiamo niente iniziano a perquisire da cima a fondo la macchina buttando tutto all’aria e tirando fuori tutto ciò che c’era nel bagagliaio compresso all’inverosimile, (solo Lele sapeva come farci stare tutta quella roba in un intricatissimo tetris) arriva pure un cane antidroga che inizia a cercare odorando dappertutto…
Povero cane… dopo quell’esperienza credo sia morto da li a poco tempo o abbia perso l'olfatto in maniera definitiva visto l’incredibile odore che c’era su quella macchina tra calzini di Kascio, peti continui e noi che non ci lavavamo molto, intanto uno dei tre poliziotti prende per il culo Giulio per il suo “bellissimo” souvenir da Andorra:
uno scheletrino su una tomba dal volto sorridente dal momento che un altro scheletro era impegnato su di lui in una fellatio(pompino).
Dopo non aver trovato un emerito cazzo i poliziotti se ne vanno lasciandoci sistemare tutta la roba sbattuta in strada…
già i francesi mi stanno sulle palle, poi dopo questa esperienza!