Prima di lasciare il continente europeo decidiamo di fare un giro a Gibilterra, passiamo il confine dove ci fanno qualche domanda e ci guardano
i documenti dopodiché per magia ci ritroviamo in Inghilterra (nell’incredulità di Giulio) facciamo per passare un incrocio ma il semaforo rosso
ci ferma e si abbassano delle barriere come quelle di un passaggio a livello… invece di passare un treno o chissà cos’altro passa un aereo di linea?!?
L’aeroporto praticamente attraversa in una striscia di asfalto la strada di accesso principale a Gibilterra, volendo si poteva prendere
qualche aereo al volo attraversando per sbaglio.
Gibilterra è un paese tranquillo e ordinato con alcune case stile inglese pieno di negozi di elettronica e altre
cose che evidentemente li erano molto detassate. (come per Andorra alcol sigarette e carburante).
Ci fermiamo davanti a uno di questi negozi di elettronica incuriositi da alcune telecamere digitali che riprendevano ciò che era fuori
dalla vetrina trasmettendolo su grossi schermi ovunq all’interno del negozio…
“guarda Paolo quello sono io” – “oh Guarda c’è anche Kascio… Che faccia da culo che hai- “anche tu Giulio… Giulio?!? GIULIO!!!”
Giulio si era slacciato i pantaloni e aveva mostrato le proprie chiappe alle telecamere solcate da un profondo canyon oscuro in mondo visione
tra lo sdegno e il disgusto delle altre persone che guardavano la vetrina o passavano di li…
E tra queste persone c’era anche un poliziotto, ma non un poliziotto comune, ma un vero poliziotto inglese di quelli che trovi a Londra, vestito
di tutto punto con elmetto nero e aria parecchi incazzata e ansiosa di sbattere il suo grosso manganello nero tra le chiappe di Giulio.
Gli mette una mano sulla spalla e lo ferma li: “Excuse me Sir!” e inizia a fare un cazziatone tutto in inglese a Giulio io cercavo di fare da interprete
fra i due visto che Giulio non sa assolutamente niente di inglese ma ogni volta il poliziotto mi mandava via dicendo che io non c’entravo…
Il poliziotto continuava a dire Giulio che avrebbe potuto portarlo in caserma ma che non lo faceva se si levava immediatamente dalle palle
e dalla sua vista e che se l’avesse ribeccato in giro non sarebbe stato buono ancora , Giulio continuava a dire si pur non capendo assolutamente
una parola di ciò che diceva…