Stazione Madrid

Nel nostro viaggio da zingari era ormai un po’ che non ci lavavamo e avevamo ormai assunto un aspetto abbastanza lercio così decidemmo di darci una lavata, ma dove?

Non avevamo una fissa dimora e un bagno, fino a quel momento la nostra casa aveva il tetto del cielo e il pavimento delle stazioni del treno o il prato di qualche parco,

così decidemmo di darci una rinfrescata nei bagni della stazione di Madrid,lavata ascelle capelli e tutto il resto a torso nudo, Ale si stava lavando

la sua enorme massa di capelli facendoli poi gocciolare per terra e strizzandoli, dopo poco il pavimento del bagno era mezzo allagato, dopo dovevamo

chiaramente asciugarceli anche i capelli ma i phon per le mani nel bagno degli uomini chiaramente non funzionavano così entrammo ad asciugarceli nel bagno

delle donne tra le proteste di tutte le sciure, una di esse andò a chiama re un poliziotto che beccò me Lele e Suman, ci chiese un documento e ci cazziò di brutto

mentre lele per la situazione un po’ particolare non resistette e iniziò a ridere in faccia al poliziotto facendolo incazzare ancora di più…

intanto quel bastardo di Ale si era imboscato in un bagno ridendosela da dietro la porta mentre il poliziotto aveva emesso la sua sentenza: per le prossime 12 ore, o qualcosa

del genere , ci era vietato di entrare in stazione e l’obbligo di asciugare il macello che aveva combinato Ale (che se la rideva in bagno) asciugando tutto per Lele e Suman

mentre io fui invitato gentilmente dal poliziotto ad andarmene fuori dai coglioni immediatamente.