Nell'ambito dell'ORIENTAMENTO, i ragazzi di 3^E hanno realizzato interviste a genitori e conoscenti circa le proprie professioni. Finalità: scoprire cosa c'è dietro a un lavoro (studio e fatica, ma anche soddisfazioni), per capire di più il futuro che li aspetta, non solo come studenti, ma anche come lavoratori.
Riporto qui di seguito le interviste svolte in Word e, in fondo alla pagina, allego i file in .ppt ed Excel. Purtroppo non mi è stato reso possibile caricare le interviste realizzate come video, per via del peso eccessivo.
INTERVISTA A MIO PADRE POLIZIOTTO
1. Che lavoro fai?
Il poliziotto
2. Cosa ti ha motivato a scegliere questo lavoro?
Mi ha motivato la possibilità di essere utile agli altri
3. È avvenuta prima la scelta della scuola o del lavoro?
Ho scelto prima la scuola che però non è stata funzionale al lavoro che svolgo
4. È adeguato lo stipendio?
È adeguato per chi svolge attività d'ufficio ma non lo è per chi è sottoposto a continui rischi e a sacrifici legati agli orari
5. Cosa ti piace del tuo lavoro?
Mi piace la possibilità di lavorare e parlare ogni giorno con persone diverse che si rivolgono a me
6. Ti piacerebbe cambiare lavoro?
No, perché sono soddisfatto e mi piace ciò che faccio
7. Hai fatto carriera?
Si
8. Come?
Vincendo un concorso interno che mi ha fatto salire di livello
9. È sacrificante il lavoro che fai?
Si, perché ti porta a dover lavorare di notte e anche nelle festività
10. Hai sempre lavorato nello stesso posto?
Si, principalmente vicino a casa, a Varese, ma negli anni per esigenze lavorative mi sono dovuto spostare in altre sedi italiane
11. Da quanti anni fai questo lavoro?
Dopo aver preso il diploma sono andato a militare e da lì ho cominciato a fare il poliziotto. Quindi da 29 anni
Edoardo B. 3E
Intervista a mio papà,
TECNICO DI MOTOCICLETTE
Che lavoro fai?
Tecnico di motociclette
Quali studi hai fatto?
Perito meccanico
Che cosa ti ha motivato a scegliere quel lavoro?
Mio papà che faceva anche lui il meccanico e mi sono sempre piaciuti i motori e i lavori manuali
Che cosa è nata prima la scelta del lavoro o della scuola?
È nata prima la scelta della scuola
Ce la fai ad arrivare a fine mese?
Fortunatamente si
È adeguato lo stipendio per il lavoro che svolgi?
Sì, penso sia adeguato
Ti piacerebbe cambiare lavoro?
No
Che cosa ti piace del tuo lavoro?
Non è un lavoro monotono, ho la possibilità di provare diverse moto, che sono anche la mia passione
Sono stati difficili gli studi?
Non particolarmente
Se potessi tornare indietro rifaresti lo stesso percorso?
Si rimarrei sempre nello stesso campo
Da quanto tempo pratichi questo lavoro?
Sono quasi 30 anni che lavoro in questo ambito, ho anche avuto per qualche anno un negozio di vendita e riparazione moto
Come ti trovi nel tuo posto di lavoro?
Bene, è un concessionario molto conosciuto
Quante ore lavori?
Lavoro 40 ore alla settimana
Hai sempre lavorato nello stesso posto?
No, ho iniziato come operaio lavorando ai torni ed alle frese, ma di ritorno dal servizio militare, ho iniziato la mia attività nel campo motociclistico.
Hai dovuto fare dei sacrifici?
Si, soprattutto quando lavoravo in proprio
Come sei considerato nel tuo posto di lavoro?
Sono molto richiesto perchè competente e veloce
Avresti dei consigli da dare per chi vuole fare questo lavoro?
Per chi vuole fare questo lavoro è importante fare degli studi specifici e tanta pratica
Ti è piaciuta questa intervista?
Si molto
QUESTIONARIO “IL MONDO DEL LAVORO”: segretario contabile operatore.
Intervistatore: Nicolò G.
Intervistato: Alessandra Z.
D. A quanti anni hai iniziato a lavorare?
R. Ho iniziato a lavorare a 19 anni dopo aver finito la scuola.
D. Come hai trovato il tuo posto di lavoro?
R. Avendo conseguito dopo ragioneria un diploma in segretario contabile operatore sono stata chiamata subito da una tipografia varesina. Stavano aprendo un nuovo reparto per addetti alla fotocomposizione. Questa ditta si appoggiava alla casa editrice Giuffrè (Milano) che si occupava di editoria in campo giurisprudenziale. Una volta i libri venivano fatti col piombo ma con l’avvento delle nuove tecnologie ci si stava evolvendo con la scrittura a computer.
D. Hai dovuto seguire dei corsi particolari?
R. Sì. Mi hanno mandato a Milano a fare un corso per conoscere il sistema operativo che avrei poi usato per digitare i testi dei libri.
D. Era questo il lavoro che avevi deciso di fare?
R. Ero giovane e avevo voglia di lavorare. Non avevo particolari desideri.
D. Sei pentita della tua scelta o sei soddisfatta?
R. No non sono pentita. Sono contenta visto che sono ormai 31 anni che faccio questo lavoro.
D. Ci sono stati cambiamenti sul tuo posto di lavoro?
R. Sì molti. Lavorando al computer per tutto il mio iter lavorativo mi sono quindi evoluta sulle conoscenze informatiche. Dalla stampa col piombo si è passati alla stampa su carta per poi arrivare a quella digitale. Ora la maggior parte dei nostri testi viene pubblicata sia in formato cartaceo che in formato elettronico, cioè pubblicato in Internet. La mia tipografia (Mori e C.) è stata ora acquistata da una multinazionale francese (Edition Francis Lefebvre). Ora mi occupo oltre che ai codici italiani (codice civile, codice penale, ecc.) anche di codici in francese, inglese, spagnolo e tedesco.
D. Se ti dovessero proporre un altro lavoro accetteresti?
R. Non penso. Non mi piacciono i cambiamenti, ho quasi cinquant’anni e sinceramente non ho voglia di rimettermi in gioco in campi sconosciuti. Nel mio lavoro ho raggiunto un livello professionale alto ed in continua crescita che mi da soddisfazioni, a volte delusioni ma che comunque mi tiene sempre attiva.
D. Quante ore di lavoro facevi e quante ne fai ora?
R. All’inizio lavoravo 7 ore e 45 e per 10 anni ho fatto due turni lavorativi che andavano dalle 5.45 alle 13.00 e dalle 13.00 alle 20.15. Ora abbiamo un orario elastico ma le ore sono aumentate. A seconda delle esigenze lavorative si passa dalle 8 alle 9 ore giornaliere.
Intervistatore: Nicolò G.
Intervistato: Luciano G.
D. A quanti anni hai iniziato a lavorare?
R. Ho iniziato a lavorare nel 1990 all’età di 23 anni.
D. Come hai trovato il tuo posto di lavoro?
R. Ho fatto un concorso pubblico che mi ha permesso di entrare a lavorare come Geometra nel comune di Varese
D. Hai dovuto seguire dei corsi particolari?
R. Prima di iniziare ho seguito dei corsi di formazione.
D. Era questo il lavoro che avevi deciso di fare?
R. Certo avevo studiato da geometra.
D. Sei pentito della tua scelta o sei soddisfatto?
R. Sono molto soddisfatto. Mi piace il mio lavoro e lo faccio con passione. Lavorando per un ente pubblico ho potuto partecipare anche a delle iniziative umanitarie come quando mi hanno mandato ad aiutare per la ricostruzione nelle zone terremotate (Amatrice)
D. Ci sono stati cambiamenti sul tuo posto di lavoro?
R. Lavorando nel settore dei lavori pubblici le attività spaziano su più settore professionali e quindi il mio lavoro è sempre vario e mai uguale.
D. Se ti dovessero proporre un altro lavoro accetteresti?
R. Assolutamente no.
D. Quante ore di lavoro facevi e quante ne fai ora?
R. Il mio orario negli anni non è cambiato. Faccio circa 40 ore settimanali.
INTERVISTA A MIO PADRE, AUTORIPARATORE- ARTIGIANO
1)che lavoro fai?
Autoriparatore- artigiano
2)da quanto tempo lo fai?
Da 35 anni
3)lavori da solo o con altre persone?
Lavoro con un socio
4)il tuo stipendio è adeguato?
Si è adeguato per quello che faccio
5)cosa avresti voluto fare de grande?
Sempre un lavoro manuale ma, fin da piccolo ho sempre avuto la tendenza di aiutare il prossimo i bambini e gli anziani
6)ti piace il tuo lavoro?
Si perché è manuale, è di testa e perché ho avuto molte conoscenze grazie a questo lavoro
7)quante ore lavori?
Non ho orari, alcune volte dai 10 in su
8)come ti trovi con il tuo socio?
Molto bene andiamo d’accordo sulle cose le pensiamo alla stessa maniera
9)quando hai appena iniziato a lavorare hai imparato subito o ci è voluto del tempo?
Si, ho imparato subito perché è la mia passione e quindi per me è stato molto semplice perché quando fai una cosa con passione e con voglia la impari subito e molto bene
INTERVISTA A MIA MADRE, OPERAIA
1)CHE LAVORO FA?
Lavoro in una fabbrica che produce plastica
2)DA QUANTO TEMPO LO FA?
Dal 2007
3)CHE STUDI HA FATTO PER QUESTO LAVORO? Nessuno in particolar
4)CHE LAVORO VOLEVA FARE PRIMA DI QUESTO? E PERCHÉ NON L'HA FATTO?
Volevo fare la parrucchiera, ma non l'ho potuto fare perché non studiavo tanto.
5)COME SI È TROVATA?
All'inizio ero nervosa poi mi sono abituata
6)VORRESTI CAMBIARE LAVORO?
No mi piace 7)PRODUCETE ALTRE COSE OLTRE CHE ALLA PLASTICA?
Si produciamo anche sedie e tavolini
8)GLI OGGETTI DOVE VENGONO MANDATI?
Tutta la merce viene spedita nei vari supermercati non solo di Varese ma anche di altre parti
9)MI SA DIRE QUALCHE PREZZO?
I prezzi dipendono dalla cosa che si prende
10)I POSTI GLI SCEGLIETE VOI?
No li scelgono i capoturno in base alle capacità che si ha
11)LAVORA DA SOLA O CON ALTRE PERSONE?
Con altre persone
12)È ADATTO IL SUO STIPENDIO ARRIVA A FINE MESE?
Il mio stipendio è adatto e riesco ad arrivare a fine mese
INTERVISTA A MIO PADRE COMMERCIALISTA
Qual è il tuo lavoro?
Il mio lavoro è il commercialista.
In cosa consiste?
Il mio lavoro consiste nel prestare un servizio di consulenza principalmente alle imprese per quanto concerne gli aspetti fiscali, contabili e di diritto societario.
Quali pensi siano le maggiori difficoltà? Quali sono i casi più difficili da gestire?
Le maggiori difficoltà arrivano dal continuo mutare delle normative e dalla crisi economica che ha colpito molte aziende. In questo momento storico i casi più difficili da gestire riguardano la gestione dei rapporti tra le aziende e le banche.
Qual è l’aspetto che maggiormente preferisci?
La parte che preferisco è quella legata alla consulenza fiscale e societaria.
Chi è stata la tua fonte d’ispirazione per questo lavoro? Se non c’è stata, come l’hai scelto?
Nessuno. Ho deciso di fare questo mestiere all’università. Diritto societario e diritto tributario sono state le materie che più di tutte mi hanno appassionato. Lì ho deciso di fare il commercialista.
Qual è la chiave per essere un buon commercialista?
Francamente non lo so. In generale credo che la passione, il sacrificio e serietà (insieme ad una buona di fortuna) siano le chiave per poter far bene in ogni campo.
Curiosità: da piccolo alla domanda “cosa vuoi fare da grande” cosa rispondevi?
Tanti sono i mestieri che avrei voluto fare da piccolo, i più diversi tra loro, dal calciatore al poliziotto.