Un’imperdibile ed esilarante avventura, tra pirati, misteri e forze del male: è “La maledizione della prima luna”, la pellicola prodotta da Jerry Bruckheimer (Flashdance, Top Gun, Armageddon e Pearl Harbor), per la regia di Gore Verbinski (The Ring). Caraibi, diciassettesimo secolo. Il capitano Barbossa (Geoffrey Rush), al comando del temuto e leggendario vascello pirata “Perla Nera”, attacca la città di Port Royal, nota per essere il più ricco e malfamato centro di commercio marittimo della Giamaica dell’epoca, e rapisce Elizabeth (Keira Knightley), figlia del locale Governatore Weatherby Swann. A questo punto il fabbro Will Turner (Orlando Bloom), spinto dall’amore che prova per la fanciulla, è costretto a chiedere aiuto all’unica persona in grado di condurlo dalla sua amata, un insolito pirata dalla camminata buffa, Jack Sparrow (Johnny Depp). Proprio Sparrow, infatti, in passato era il capitano della nave leggendaria, ma Barbossa convinse la ciurma ad ammutinare e ad abbandonare il comandante su un’isola deserta. I due, insieme, tentano di impadronirsi della più veloce nave della flotta britannica – l’H.m.s. Interceptor –, di salvare la giovane e di conquistare la “Perla Nera”.
La missione, però, si rivela più complessa del previsto, mentre fiabesche ed affascinanti avventure prendono forma. Si scopre, infatti, che su Barbossa e la sua ciurma aleggia una maledizione azteca. Solo la “luna piena” li rende ciò che realmente sono: dei “non-morti”, ovvero una massa di scheletri costretti a non provare più emozioni e sensazioni. Le oltre due ore di film - 143 minuti - scorrono facilmente grazie ad un ritmo incessante, alle scene ben girate, ma soprattutto grazie alle capacità del ricchissimo cast, in primis Jhonny Depp. Avventura ed umorismo, mistero e soprannaturale si alternano così in una pellicola che tiene lo spettatore incollato allo schermo, in un continuo susseguirsi di situazioni cariche di tensione, ma allo stesso tempo esilaranti.