DISGRAFIA

ESEMPIO DI DISGRAFIA BIMBO 2 ELEMENTARE:

Di disgrafia si parla poco, ma, come si evince dall'articolo colpisce più del 20% degli scolari.

La disgrafia, come ho già scritto, è la difficoltà nello scrivere a mano. Il bambino disgrafico scrive lentamente e il risultato è molto scadente compaiono lettere grandi, piccole, lo spazio è organizzato male, non seguono le righe e spesso concetti sono espressi in maniera approssimativa e molto stringati perché nella complessità del ricordare dove mettere la penna e come formare le lettere ildisgrafico molto spesso dimentica ciò che voleva dire. Il rendimento dello studente disgrafico è scarso perché fatica a completare i lavori sia a casa che a scuola.

Di sicuro l'uso della video scrittura piò aiutare i disgrafici, però, come è facile immaginare, ci sono delle situazione in cui l'uso del PC non è consentito, faccio un esempio banale scrivere su un foglietto un numero di telefono oppure un appunto al volo... non sempre si ha un palmare o un telefonino a portata di mano soprattutto fra i bambini..... quindi cosa si può fare per poter migliorare la scrittura in questi bambini.... Ecco cosa ho trovato sempre in internet

23/06/2007 - PERCHE' LA BRUTTA SCRITTURA NON DIVENTI MOTIVO DI ESCLUSIONE

Ospitiamo un intervento della presidente dell'Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura

La disgrafia, ossia la cosiddetta "brutta scrittura" o "scrittura illeggibile" è un fenomeno in continuo aumentonelle scuole italiane e riguarda bambini della suola primaria fino a giovani adulti che frequentano l'Università.

Spesso i bambini e ragazzi disgrafici possiedono buone capacità di lettura e non sono affatto dislessici, come si tende a credere di solito.

La loro disgrafia deriva, talvolta, dal fatto di aver imparato a scrivere troppo presto, in un momento in cui le abilità specifiche per l'apprendimento della scrittura non erano giunte a piena maturazione (es: schema corporeo, organizzazione spaziale e temporale, coordinazione motoria, lateralitàemisferica, etc); qualche altra volta dal fatto che l'insegnamento del gesto grafico è stato troppo affrettatoed i bambini non sono riusciti ad imparare i movimenti corretti per riprodurre il modello scolastico di scrittura corsiva, alla scuola primaria; qualche altra volta dal fatto che i bambini possono attraversare momenti di disagio affettivo che rendono improvvisamente illeggibile ed oscura la loro scrittura.

In tutti questi casi, l'incapacità di produrre una scrittura chiara e leggibile determina una mancanza di autostima in senso lato, nei bambini e ragazzi che ne sono afflitti.

La disgrafia è vista come un problema che coinvolge non solo la scrittura, ma anche le altre abilità e può portare idisgrafici ad un atteggiamento di disimpegno ed autoesclusionerispetto a tutto ciò che propone la scuola.

Quando gli insegnanti o i genitori decidono di affrontare il problema disgrafia si rivolgono al logopedista, cioè allo specialista che si occupa di riabilitazione del linguaggio orale e delle difficoltà di lettura, o al neuropsichiatria infantile, che riscontra la presenza di eventuali DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) ed i disgrafici non ottengono, di solito, alcun sensibile miglioramento della loro scrittura.

Il problema della disgrafia senza dislessia, infatti, non è di tipo sanitario, ma di tipo pedagogico e può essere affrontato, con buoni risultati, attraverso un ciclo di rieducazione della scrittura.

In Italia, i grafologi rieducatori della scrittura hanno unaformazione psicopedagogica finalizzata al trattamento delledisgrafie e sono riuniti nell'Associazione ANGRIS(Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura).

Le sedute di rieducazione della scrittura sono incontri settimanali della durata di un'ora, in cui il grafologorieducatore aiuta il bambino o ragazzo disgrafico a lavorare sul proprio problema, attraverso una serie di esercizigrafomotori che riguardano non solo la mano scrivente, ma tutto il corpo e, in particolare, la posizione che il ragazzo assume davanti al foglio di scrittura.

Il costo di una seduta non è elevato: equivale a quello di una lezione di recupero.

Generalmente, nel corso di un anno scolastico, i bambini e ragazzi disgrafici riescono a perdere gli automatismi scorretti che generavano la loro "brutta scrittura" e ad acquisire i movimenti corretti del modello scolastico di scrittura corsiva.