migliora la tua memoria

  

Migliorare la memoria, memorizzare qualsiasi testo in poche ore, è il desiderio inconffessato di migliaia di studenti: quali risultati riusciresti a raggiungere migliorando la tua memoria? Come sarebbero le tue giornate di studio se ricordassi ogni passaggio dei libri di testo ad una prima lettura?

Dopo aver letto questo articolo, forse non riuscirai a memorizzare un libro di 200 pagine in 40 minuti, ma ti garantisco che avrai a disposizione 3 potenti mnemotecniche per rendere efficaci le tue prossime sessioni di studio.

La tecnica dei loci

Ideata più di 2.000 anni fa dal grande oratore romano Marco Tullio Cicerone, la tecnica dei loci o tecnica delle stanze è una mnemotecnica associativa estremamente utile per memorizzare lunghi discorsi da tenere in pubblico o i passaggi complicati di una dimostrazione.

La tecnica, il cui nome deriva dal termine latino locus, loci, ovvero luogo,  si basa sulla capacità innata della nostra mente di associare diverse idee o immagini tra di loro: nello specifico, la tecnica dei loci ci aiuta ad associare le cose che vogliamo ricordare ad immagini di luoghi per noi familiari.

La prossima volta che devi studiare e memorizzare un lungo capitolo del tuo libro di testo, prova a fare un elenco delle parole e dei concetti chiave che vuoi ricordare; associa ogni concetto ad una stanza di casa tua o di un edificio che conosci bene (magari le aule dell’Università). Crea associazioni fantasiose ed insolite: potresti ad esempio sfruttare il nome di un mobile o di un quadro presente nella stanza.

Quando devi ripassare il capitolo appena studiato o sei davanti al professore, immagina di ripercorrere le diverse stanze nell’ordine desiderato e riporta alla mente i concetti chiave che hai associato ad ogni luogo: non perderai più il filo del discorso o un passaggio della dimostrazione.

Le parole di velcro

Spesso dobbiamo studiare termini complessi, mai sentiti prima e difficili da memorizzare: in questo caso una delle tecniche di memorizzazione più efficaci è quella delle parole di velcro.

Il velcro è un prodotto commerciale in nylon, molto utilizzato negli anni ’80 per la chiusura di scarpe sportive, e che recentemente è tornato di gran moda. Grazie alla forte aderenza che si crea tra lo strato peloso e lo strato di tessuto con uncini, il velcro garantisce una chiusura salda ed è stato addirittura utilizzato dagl astronauti della Nasa.

Ok, ok… ma che ci azzecca il velcro con le tecniche di memorizzazione?

Le parole di velcro sono semplici parole da associare ai concetti che vogliamo ricordare, sfruttandone la rima. Ecco alcuni esempi di parole di velcro da associare a dei numeri:

Così, ad esempio, per ricordare il pin del tuo bancomat (9153) puoi creare una semplice storiella: “Piove: nessuno vince. Viva il re!”.

La prossima volta che dovrai memorizzare numeri o concetti complessi, crea le tue parole di velcro da associare in rima: non riuscirai più a dimenticare le storielle assurde che ne verranno fuori.

Gli acronimi

Per gli americani la praticità è un comandamento assoluto: non è quindi un caso se l’inglese è la lingua che vanta il maggior numero di acronimi.

Termini come ASAP (as soon as possible) LOL (laughing out loud) AKA (as known as), sono ormai entrati nel nostro linguaggio comune, gli acronimi possono essere strumenti estremamente efficaci per memorizzare liste e concetti chiave.

Quando ti troverai a dover ricordare numerose liste di parole e concetti, prova a seguire questi semplici passi:

Ragionare per immagini

Tutti gli studiosi ed i più grandi “mnemonisti” del mondo (ossia le persone capaci di memorizzare moli enormi d’informazioni) concordano su un punto: per avere una buona memoria, è necessario creare delle figure mentali. Se devi ricordare un’informazione, cerca di associarla ad un’immagine che conosci. Nel campo dell’apprendimento linguistico, quando impariamo nuove parole o frasi, è bene associarle ad una figura mentale. Per esempio, se devo memorizzare in inglese la parola “sun” (sole), avrò molte più chance di ricordarla se la associo alla mia rappresentazione mentale del sole.

Come creare immagini efficaci

Spesso è pero molto più utile crearsi delle immagini “ad hoc”, poiché possiamo fabbricarle con delle caratteristiche particolari che ci aiuteranno a memorizzarle. Una figura mentale particolarmente efficace deve possedere 4 caratteristiche: esagerazione, movimento, associazione inusuale e coinvolgimento emotivo.

Esagerazione

Una buona immagine mentale deve essere esagerata, deve avere cioè dimensioni e proporzioni che non rispettano le norme a cui siamo abituati. Se vogliamo memorizzare la parola “foot” (piede) in inglese possiamo pensare ad un uomo con un piede spropositatamente più grande dell’altro (da piccolo mi piaceva fare questo tipo di disegni) e se invece si vuole imparare la parola “ongle” (unghia) in francese, immaginiamo una donna con delle unghie che arrivano sino a terra. Difficilmente dimenticheremo queste immagini!

Movimento

La nostra attenzione è molto più stimolata dalle movimento che dalla staticità: per questo motivo, le immagini in movimento vengono processate meglio dal nostro cervello restandovi immagazzinate molto più tempo.

Se dobbiamo memorizzare la parola “coche” (auto) in spagnolo, meglio immaginare un auto in corsa. Oppure per ricordare più a lungo la parola “stone”, possiamo immaginare una pietra che gira perennemente, diciamo una “rolling stone”!

Associazione inusuale

I gruppi di persone e oggetti che normalmente ritroviamo insieme rientrano nella routine e quindi tendiamo a badarci di meno. Al contrario, un gruppo di elementi che normalmente non vediamo nello stesso posto, possono generare stupore e quindi essere elaborati attivamente dal nostro cervello. Pensiamo ad un uomo nudo in una banca dove tutti sono in giacca e cravatta: è un associazione completamente inusuale e al di fuori della nostra logica. Questo tipo di immagini è molto potente. Qualche esempio per la memorizzazione delle parole? Pensare ad un cane che tiene aperto un libro tra le zampe leggendolo per memorizzare “book” in inglese oppure a degli alieni con gli occhiali da vista per ricordarsi di “lunettes” in francese! Prova anche tu, vedrai che sarà anche divertente!

Coinvolgimento emotivo

Difficilmente dimentichiamo i luoghi legati ad un’esperienza intensa o associati a momenti tristi o felici e spesso ci stupiamo nel ricordarci dei dettagli insignificanti, mentre possiamo passare davanti ad un edificio per andare a lavoro migliaia di volte, senza ricordarne il colore o il numero dei piani.

Le emozioni sono molto importanti per ricordare: per questo ogni volto che imparo la parola cane in una lingua, ad es. “cão” in portoghese, la associo a Laika, il cagnolino che avevo da piccolo. Oppure se devo memorizzare il vocabolo “church” (chiesa) in inglese, penso alla basilica in cui mi sono sposato.

Creare storie divertenti con le parole

Uso molto spesso questo metodo per memorizzare le parole difficili e magari i false friends… per essere sicuro di non dimenticarle, mi creo una storiella sfruttando l’ortografia della parola. Ad esempio, avevo dei problemi a ricordarmi che “burro” in spagnolo significa “asino”: allora ho immaginato un asinello di burro che camminava sotto

 

 

 

 il sole e pian piano si scioglie. Ogni volta che penso a “burro”, immagino questa scena ridicola e la prima cosa che vedo è questo strano asino “burro”. Altre storie possono anche essere suggerite da altri: una volta raccontavo ad un amico francese che mentre ero al mare mi si era rotto il “costume”: inizio a prendermi in giro dicendo che m’immaginava in giacca e cravatta a 40° camminando sulla spiaggia… ho usato questa immagine ridicola per ricordarmi che in francese “costume” significa vestito elegante e che non va usato al posto di “maillot de bain”. Non ci sono limiti alla nostra immaginazione quindi ogni volta che abbiamo delle difficoltà, possiamo crearci la nostra storiella divertente!

Creare relazioni e collegamenti tra le parole

Quando impariamo delle parole, è molto utile crearci dei legami con altre parole che già conosciamo oppure approfittarne per imparare i vocaboli e i verbi correlati. È per questo che conviene apprendere i vocaboli per categoria (viaggi, salute, cibo…). Spesso possiamo sfruttare anche delle radici comuni: per esempio in tedesco posso memorizzare insieme “das Krankenhaus” (l’ospedale) e “Krankenschwester” (infermiera). O magari posso notare che tutte le parole che finiscono in “-zione” in italiano, terminano in “-tion” in francese: azione = action, immaginazione (imagination)… Fare associazione tra concetti e parole è un metodo efficace per sfruttare la logica ed il ragionamento per memorizzare meglio e più a lungo.

Scomporre le parole

Un altro metodo interessante ed efficace è scomporre la struttura di una parola o frase, per memorizzarle meglio. In effetti, se dobbiamo ricordare un numero di telefono o quello della nostra carta di credito, avremo molte più possibilità di riuscirci se li scomponiamo in gruppetti di cifre.

Allo stesso modo, possiamo cercare di scomporre le parole per ricordarle più facilmente.

In spagnolo per esempio, per memorizzare la parola “golpear” che significa colpire, puoi scomporre rendendoti conto che è composta dalla parola golpe che è usato comunemente per indicare un colpo di stato e significa appunto colpo in italiano. Come vedi, non hai bisogno di aver studiato latino o aver fatto studi linguistici per osservare i legami con la lingua italiana: poco importa se la tua scomposizione della parola potrebbe essere criticata da un linguista, l’importante è che ti aiuti a memorizzare la parola.

Ma le associazioni sono possibili anche per lingue con basi molto diverse dall’italiano: in tedesco possiamo riprendere l’esempio di “Krankenhaus” in tedesco possiamo scomporre in “kranken” (soffrire) e “haus” (casa) per ricordarci della parola “ospedale” ossia la casa di quelli che soffrono. Sarà molto più facile non dimenticarla!

Sfruttare la memoria visiva ed uditiva

Quando impari una nuova parola, oltre a creare o visualizzare un’immagine, ascoltane la pronuncia oppure leggila ad alta voce. Sfrutterai allo stesso tempo due tipi di memoria distinti ma intimamente collegati. I suoni e le immagini possono costituire un mix molto efficace per fissare nuove parole nella nostra memoria. Sforzati di unire sempre suoni ed immagini quando impari nuove parole: farai lavorare allo stesso tempo due parti diverse del cervello ed aumenterai la tua capacità di memorizzazione.

Riscrivere le parole e frasi

Spesso è utile riscrivere tutte le parole e frasi che studi, soprattutto in fase di memorizzazione. In effetti, è uno dei metodi che ho usato per imparare la lingua francese: oltre a leggere ad alta voce le parole e frasi incontrate, mi esercitavo a riscriverle. Dopo aver scritto una parola, non solo mi era più facile ricordarla, ma sapevo esattamente come si scriveva poiché l’avevo già fatto una volta.

Ripetere poco ma spesso

Inutile studiare dieci ore un giorno al mese per memorizzaremeglio distribuire lo stesso tempo sullo stesso periodo, dedicando magari 20 minuti al giorno alla ripetizione di quanto appreso. La regolarità delle ripetizioni è uno dei segreti per una memorizzazione duratura ed è per questo che le nostre applicazioni MosaLingua propongono brevi ma frequenti sessioni di ripetizione. È davvero importantissimo memorizzare usando questi principi.

Scegli i momenti più adatti per dedicarti alla memorizzazione

Il mattino è il momento ideale per dedicarsi alle attività mentali. Il tuo cervello è fresco e riposato e ti permetterà di essere molto più efficace. Dopo una bella colazione, inizia a memorizzare le parole e frasi che magari potrai ripetere la sera se non sei troppo stanco. Non dimenticare di effettuare piccole pause quando memorizzi.

Dormire bene

Il sonno ha un ruolo fondamentale per i nostri processi mentali: dormire abbastanza e bene è uno degli aspetti più sottovalutati ma può realmente cambiare le nostre performance. In effetti, non solo le ore di sonno ci rendono più riposati e quindi efficaci ma è dimostrato che durante il sonno il nostro cervello rivede le nuove informazioni apprese durante la giornata. Per questo può essere un’ottima idea ripetere le parole apprese, proprio poco prima di addormentarsi.