corso di fotografia

 

La bellezza di una fotografia è essenzialmente una questione soggettiva. Il fascino che uno scatto riesce a trasmettere cambia da osservatore a osservatore e non può esistere un parametro assoluto che determini quanto una foto sia bella.

Non si può però negare che costruendo le fotografie seguendo determinate regole e impostando correttamente i parametri di scatto (esposizione, profondità di campo, ecc.) si riesca ad ottenere quel "qualcosa in più" che trasforma un'immagine qualsiasi in un pregevole scatto.

I suggerimenti che sto per descrivervi sono indicati principalmente per la fotografia paesaggistica ma possono trovare spazio anche in altre tipologie di scatto.

IL SOGGETTO

Il soggetto è il "cuore" di una fotografia ed è quindi l’elemento più importante. Un soggetto scadente comporterà quasi sempre una foto scadente. Un soggetto di qualità invece sarà la base per una buona fotografia.

 Una tra le capacità richieste ad un fotografo è di saper scegliere bene il proprio soggetto. Evitate di scattare impulsivamente, lasciandovi prendere solo dal fascino di ciò che state osservando. Analizzate invece attentamente quello che avete di fronte, cercate di immaginarlo impresso su una fotografia e riflettete se effettivamente ci sono buone probabilità di ottenere un risultato degno di nota. Ci sono tantissimi soggetti che se osservati possono piacere, ma non tutti riescono ad "inserirsi" con stile in una fotografia.

 

LA COMPOSIZIONE DELL'IMMAGINE E LA REGOLA DEI TERZI

 

Un tipico errore del fotografo inesperto consiste nel porre il soggetto al centro della fotografia. Alcuni esempi classici sono la linea dell’orizzonte o un soggetto in primo piano perfettamente al centro dell’immagine. Impostare uno scatto in questo modo, oltre che a evidenziare una mancanza di tecnica, produce sicuramente una immagine banale, “piatta”, senza carattere.

 Seguendo invece la regola dei terzi si ottengono composizioni più bilanciate, più tecniche e con maggior personalità. In sostanza questa regola suggerisce di suddividere l’inquadratura con una griglia immaginaria in modo da ottenere tre sezioni orizzontali e tre verticali.

Quindi bisogna allineare il soggetto seguendo queste linee immaginarie (localizzate appunto nei terzi dell’immagine).

 

LA LUCE

La luce gioca un ruolo fondamentale in fotografia. Non a caso la parola “fotografia” deriva dal greco “photos” e “graphia” che significa “scrivere con la luce”. Saper scegliere la luce migliore significa poter esaltare le caratteristiche del soggetto, evidenziandone la personalità.

 

Posizione della fonte luminosa

Iniziamo col ricordare una regola che ognuno di noi ha sentito almeno una volta: “Fotografare con il sole alle spalle”.

Molto importante per chi è alle prime armi con la fotografia, questo accorgimento vi eviterà di ottenere tristi cieli bianchi e scuri soggetti. Rispettandola, potrete concentrarvi sulla composizione dell’immagine senza dover lavorare troppo con l’esposizione, che in queste situazioni non è immediata da controllare.

Per chi invece ha già una discreta esperienza, consiglio di provare a “giocare” con la luce, fotografando il soggetto da diverse angolazioni. Con un'illuminazione laterale rispetto alla macchina fotografica avrete modo di catturare al meglio le ombre che si vengono a creare. Con un'illuminazione frontale invece potrete evidenziare la silhouette del soggetto, ottenendo immagini dall’alto contrasto e dal carattere molto deciso.

 

La luce migliore

 

In fotografia la luce migliore è senz’altro quella del mattino e del tardo pomeriggio/sera, quando i raggi solari, molto inclinati rispetto allo zenit (la perpendicolare rispetto al terreno), generano una luce morbida e calda.

Diversamente da quello che si può pensare, fotografare nelle ore centrali del giorno produce immagini piatte, con luci dure, ombre corte e colori un po’ spenti. In questi casi può venire parzialmente in aiuto un filtro polarizzatore, la cui caratteristica è quella di intensificare il contrasto tra cielo e nuvole e di eliminare i riflessi sull’acqua.

Per quanto concerne la fotografia paesaggistica, l'alba e il tramonto sono decisamente i momenti più adatti per ottenere riprese spettacolari.

 

 

LA PROFONDITA' DI CAMPO

 

Se volete ottenere una foto totalmente nitida, posizionate il vostro piano focale tra l’elemento più vicino e l’elemento più distante. Salvo casi limite (distanza esagerata tra l’elemento in primo piano e lo sfondo), otterrete una fotografia totalmente nitida.

 

L’ESPOSIZIONE

 

L’esposizione rappresenta la quantità di luce che viene fatta incidere sul sensore della macchina fotografica (o sulla pellicola).

Esporre bene un’immagine è molto importante perché vi consente di “registrare” la maggior quantità possibile di informazioni relative al soggetto inquadrato. Attualmente tutte le fotocamere in commercio hanno un esposimetro integrato per cui, tranne nel caso in cui stiate lavorando in manuale, la fotocamera calcolerà per voi la quantità di luce necessaria per la vostra inquadratura.

A volte però questo calcolo non avviene correttamente e la fotografia più risultare più chiara o più scura di quanto ci si aspetta.

Quando un’immagine risulta più chiara di quanto dovrebbe, si definisce sovraesposta. Quando risulta invece più scura, si definisce sottoesposta.

In questi casi quindi bisogna intervenire manualmente per “indirizzare” l’esposizione al valore desiderato.