frasi celebri al cinema
Note
^ La battuta originale creò scandalo all'epoca (1939) in quanto l'imprecazione damn era piuttosto forte.
La versione originale viene talvolta citata erroneamente come Frankly, Scarlett, I don't give a damn (Scarlett è il nome della protagonista, italianizzato in Rossella).
^ All'inizio del film, ancor prima di don Vito Corleone, Al Pacino nel ruolo di Michael Corleone dice per primo la battuta, se pur citando le parole del padre. Ne Il padrino - Parte II il giovane Vito ripete la battuta, se pur leggermente diversa e con un forte accento italiano (nella versione originale); le esatte parole sono I make him an offer he don't refuse.
^ Il personaggio di Jake LaMotta ripete la stessa battuta in Toro scatenato.
^ Nella versione originale la battuta di Rick ricorre identica per quattro volte ma è stata tradotta in italiano in due diversi modi a seconda delle circostanze. In particolare: nei tre brindisi tra Rick e Ilsa rispettivamente nell'appartamento di Rick a Parigi, nel locale La Belle Aurore a Montmartre, Parigi e nell'appartamento di Rick a Casablanca è stata tradotta con «Alla tua salute, bambina»; invece nella scena di addio all'aeroporto di Casablanca è stata tradotta con «Buona fortuna, bambina». La prima traduzione è più fedele all'originale in quanto l'espressione inglese here's apre un brindisi.
^ a b Nella versione originale del film, il cognome dell'ispettore è "Callahan", in quella italiana "Callaghan", per una più semplice pronuncia.
^ Spesso erroneamente citata nella versione originale come I'm ready for my close-up, Mr. DeMille.
^ La battuta e l'intero monologo vennero ideati sul momento dall'attore stesso, non erano infatti presenti nella sceneggiatura. De Niro fa la parodia di questa sua celebre battuta nel film Le avventure di Rocky e Bullwinkle.
^ Paul Newman ripete poi la battuta nel film, prendendo in giro il guardiano della prigione, anche se nella versione originale dice "a failure" invece che semplicemente "failure".
^ Venne fatta una parodia della battuta in un successivo film con O'Neal, Ma papà ti manda sola?, dove la frase venne detta dal personaggio interpretato da Barbra Streisand, alla quale O'Neal risponde È la cosa più stupida che abbia mai sentito.
^ Anche se viene considerata l'ultima battuta del film, in realtà l'ultima battuta in assoluto è Huh? detta dal detective Tom Polhaus, interpretato da Ward Bond.
^ Spesso citata erroneamente nella versione originale come Why don't you come up and see me sometime.
^ Spesso dichiarato come un ad lib, ovvero una battuta ideata sul momento dell'attore stesso.
^ Spesso citata erroneamente nella versione originale come Play it again, Sam.
^ Citata come parodia nel film Il mistero del cadavere scomparso.
^ Traduzione errata, in quanto sarebbe dovuto essere Tornerò.
^ La battuta è un estratto del vero discorso che fece Lou Gehrig quando si ritirò dall'agonismo.
^ Spesso citata erroneamente nella versione originale come If you build it, they will come.
^ Venne fatta una parodia della battuta nel film Scary Movie dove venne modificata in I see white people!.
^ In realtà il vero Jim Lowell disse testualmente: Houston, we have had a problem (Houston, abbiamo avuto un problema).
^ Battuta riutilizzata dal personaggio Maxwell Klinger nelle serie TV M*A*S*H.
^ La celebre battuta, che non appare in nessuno dei romanzi di Arthur Conan Doyle, venne detta per la prima volta sullo schermo nel film Il ritorno di Sherlock Holmes, prodotto nel 1929.
^ Battuta non presente sulla sceneggiature, aggiunta dall'attore sul momento.
^ Nei poster promozionali è stata tradotta Sono intorno a noi!.
^ Spesso citata erroneamente nella versione originale come No more wire hangers, ever!
^ Nella versione italiana l'ilarità della frase viene persa in quanto i doppiatori hanno forzatamente dovuto ignorare il gioco di parole nella medesima pronuncia del termine 'surely' (Certamente) e il nome "Shirley"