Guerra

Doveva essere una mattinata di festa in Afghanistan...

L’Afghanistan sta vivendo una profonda crisi economica, sociale e culturale. In questo articolo parleremo in particolare della crisi culturale: nella scuola superiore Zarghona, uno dei più grandi istituti femminili di Kabul, la capitale dell’Afghanistan le ragazze tornano a scuola dopo otto mesi, ma la gioia è durata molto poco, infatti, le insegnanti dopo essere entrate in classe hanno ordinato alle alunne di tornare a casa. Questo è successo anche nelle altre scuole femminili di altre città, sempre dell’Afghanistan. Il ritorno a scuola delle bambine e delle ragazze è una delle richieste della comunità internazionale, con questo, possiamo dedurre che i Talebani, non abbiano mai cambiato idea su questo argomento. Inoltre, in Afghanistan ci sono quattro milioni di bambini, che non vanno a scuola, tra cui il 60% sono ragazze, questi dati sono forniti dall’Unicef. In conclusione, questi ragazzi hanno bisogno di un’istruzione urgente per non restare del tutto analfabeti e scarseggiano le insegnanti qualificate. Questa situazione è paragonabile a un serpente che si morde la coda: perché se le ragazze non studiano non possono diventare maestre e se non ci sono maestre le ragazze non possono studiare.


Una punizione per i ricconi russi

I ricconi russi hanno accumulato ricchezze per la loro patria, qua e là nel mondo approfittando soprattutto delle amicizie politiche. Ricchezze come super-ville di lusso, aerei privati, imbarcazioni da favola, interi alberghi e costosissime opere d’arte si trovano proprio in Italia, come punizione dopo l’inizio della Guerra in Ucraina; le nostre forze dell'ordine ne hanno già sequestrate parecchie, andando a sommarle raggiungiamo un valore di oltre un miliardo di euro. Gli oligarchi russi possiedono un terzo della ricchezza di tutta la loro nazione, che hanno depositato all’estero. Inoltre, i giovani eredi degli oligarchi russi studiano nei più prestigiosi collegi o migliori università. Lo stesso Putin, tiene i figli in Svizzera perché sa che lì i figli avranno un’istruzione migliore di quella che potrebbero avere in patria. Per convincere i potenti russi a interrompere l’invasione si potrebbero rimandare a casa i loro discendenti.

Una nave lunga 140, con palestre, cinema , piscina, due aree di atterraggio per elicotteri, il tutto ha un valore di 700 milioni di euro; quel Mega-Yacht con ben 40 marinai a bordo, era del Presidente della Russia, Vladimir Putin.

La guerra viene nascosta

Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, ha spento e continua a spegnere le voci giornalistiche della Russia. Il giornale russo diretto dal Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov ha deciso di sospendere le pubblicazioni fino al termine della guerra. Questo giornale era un quotidiano indipendente (che non veniva pagato da nessuno), Vladimir Putin ha deciso di censurare moltissime fonti di informazioni, la prima che ha subito di questa censura è stata la Radio Echo di Mosca che trasmetteva da trent’anni cioè dalla fine della dittatura sovietica, poi alla televisione Dozhd: minacce e condanne ai giornalisti, a cui è stato anche proibito di pronunciare la parola “guerra”, sono stati censurati anche numerosi web.


Le parole del Papa fanno agire l'ONU

Bucha è una cittadina a 37 chilometri a nord ovest di Kiev, in quest’ultima è successo il peggio: corpi per strada, cadaveri in decomposizione, una grande fossa comune nel giardino della chiesa ortodossa della cittadina, persone nascoste negli scantinati Si parla di circa 280 corpi seppelliti. Di questo ne ha parlato anche il papa, che ha mostrato e baciato una bandiera ucraina proveniente da Bucha, inoltre ha accusato l’Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite) di essere impotente davanti al conflitto Russia-Ucraina. In seguito a queste parole La Russia è stata sospesa dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite a Ginevra, dopo che 93 Paesi hanno votato a favore della richiesta degli Stati Uniti.



La Russia vuole umiliare l'ONU

Alcuni missili hanno colpito un edificio residenziale di Kiev: secondo fonti governative, ci sono almeno 10 feriti. L'attacco è avvenuto al termine della conferenza stampa tra Zelensky e Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite in visita in Ucraina. Il presidente ucraino: "La Russia ha voluto umiliare l'Onu". Secondo quanto riferito dal Pentagono "alcune truppe russe stanno lasciando la città di Mariupol nonostante non l'abbiano ancora conquistata. Si dirigono nel Nord-ovest verso Zaporizhzhia". In mattinata il battaglione Azov ha denunciato che sulla città portuale "sono stati lanciati 50 raid e un numero colossale di bombe al fosforo. Missili anche sull'ospedale nell'acciaieria Azovstal". Un raid russo ha colpito il villaggio di Niu-York, a una quarantina di chilometri da Donetsk, uccidendo tre persone. La Germania ha intanto approvato la consegna di armi pesanti all'Ucraina. Per Mosca si tratta di una "minaccia per l'Europa"