FATE CHIASSO, NON SOLO PER L’EARTH DAY

Il 21 marzo a Milano alla presenza dell'Ambassador dell'Earth Day European Giovanni Allevi e del Presidente Earth Day Italia Pierluigi Sassi, sono state presentate le numerose iniziative rivolte ai giovani che hanno preso vita il 22 aprile in occasione della 52ma edizione della Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite.

Durante la conferenza è stato presentato il quaderno “FATE CHIASSO – Appunti dell’Ippogrifo”nato dall’esortazione di papa Francesco ai giovani in occasione della vigilia della COP 26 Giovani di Milano.

“ Ricordatevi che voi siete il presente e non il futuro dell’umanità, quindi fate chiasso per scuotere le coscienze di chi oggi governa il mondo”.

“FATE CHIASSO!” è un quaderno attraverso cui i giovani sono chiamati a riscrivere il proprio futuro salendo su un Ippogrifo alla ricerca del “senno perduto” dei potenti della Terra.

Ancora una volta i giovani sono stati tra i più importanti protagonisti delle iniziative legate alla questione climatica, ma oltre un miliardo di persone di 193 Paesi dell’ONU sono stati coinvolti il 22 aprile nelle celebrazioni legate alla Giornata Internazionale della Terra, la più grande manifestazione ambientale dedicata al Pianeta.

Nata come movimento studentesco, la Giornata della Terra è diventata nel tempo uno strumento educativo. Ogni edizione ha il suo tema e lo slogan per il 2022 è “Investire nel nostro Pianeta”. L'obiettivo è accelerare nella lotta contro il cambiamento climatico e mobilitare governi, cittadini e imprese a fare ciascuno la propria parte, consapevoli della situazione.

Nell’ottobre del 1969 John McConnell, un attivista per la pace interessato anche di ecologia durante la Conferenza dell’UNESCO a San Francisco suggerì una giornata per sostenere la Terra.

Fu una catastrofe ambientale a innescare l’urgenza di fare qualcosa. Nel 1969 dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California, in dieci giorni circa si riversarono in mare e sulle coste circa 100mila barili di petrolio greggio. In tutta l’America seguì un’ondata di indignazione pubblica che portò alla nascita di nuove e più severe norme per la tutela ambientale.

Il senatore Gaylord Nelson decise che era arrivato il momento di portare le questioni ambientali all'attenzione del mondo. Ed ecco che, sulla spinta dei movimenti ecologisti del 1970, l’ONU istituì la prima Giornata Mondiale della Terra.


Dal 2020, a causa dell'emergenza Covid, la manifestazione si è trasformata nella maratona multimediale, #OnePeopleOnePlanet. Quattordici ore di eventi sono state trasmesse in live streaming su Raiplay dall'Auditorium della Nuvola di Fuksas a partire dalle 8:30 del mattino e ha visto il suo momento conclusivo alle 21:00 con il tradizionale evento musicale “LA VOCE DELLA TERRA” con la partecipazione straordinaria del Maestro Giovanni Allevi Ambassador dell’Earth Day European Network.

Al di là di tutte le manifestazioni è ormai noto che la nostra “Casa” è in serio pericolo. Il suo grido deve essere ascoltato da ogni singolo abitante. Nella grande avventura della vita sulla Terra ogni specie ha il suo ruolo, il suo posto come l’anello di una catena. Ognuno è essenziale.

L’Earth Day ricordi a ciascuno la “strategia del colibrì” secondo la quale tutti devono fare la propria parte per rendere il mondo migliore.