Tematiche di intervento
Riconversione produttiva settoriale e ristrutturazione delle catene del valore
Struttura della rete digitale: smart working, smart studying , smart living
Sostegno e accompagnamento di attività legate a turismo, svago e cultura
Semplificazione delle regole pubbliche e snellimento nelle procedure della PA
Comunicazione istituzionale, sostegno morale e rielaborazione degli eventi
Sostegno alla occupazione ed equità sociale
Strumenti pubblici e privati per il sostegno finanziario di imprese e famiglie
Ridefinizione della mobilità e della progettazione di spazi urbani
Protezione territoriale e predisposizione dei piani di emergenza
Riorganizzazione e investimento per il sistema sanitario regionale
Per raccogliere il punto di vista degli attori del territorio rispetto ai temi e alle azioni elaborate dal gruppo di lavoro è stata proposta una indagine web. L’indagine è stata articolata sulla base di 10 aree tematiche, proponendo per ciascuno di esse le proposte di intervento rispetto alle quali i partecipanti hanno espresso il loro gradimento su una scala da 1 a 10.
All’indagine hanno partecipato 75 soggetti, nei giorni compresi tra il 18 e il 23 giugno 2020, provenienti dai territori lombardi.
La maggior parte dei partecipanti al sondaggio si sono definiti come rappresentativi di interessi imprenditoriali, economici o produttivi, mentre una quota consistente ha indicato di appartenere a ‘’altra categoria’’, in maggioranza commercialisti o membri di organizzazioni sindacali.
Strumenti trasversali
Patto tra gli attori, oltre il tavolo di ascolto
Cambio di mentalità nella dirigenza
Recupero e re-indirizzo di risorse finanziarie
Formazione ai nuovi compiti e professionalità
Raccolta e analisi di dati statistici
Monitoraggio della situazione epidemiologica
TEMA 1: Riconversione produttiva settoriale e ristrutturazione delle catene del valore
Il sistema delle imprese lombarde, come quello italiano, presenta una massiccia presenza di microimprese, rivelatesi estremamente fragili durante la crisi economica. Le medie imprese di eccellenza hanno affrontato l’emergenza con più solide risorse finanziarie ed una migliore organizzazione del personale, due punti essenziali per superarla. Quindi, come indicatoci anche nella survey territoriale, le prime necessitano di un immediato aiuto finanziario, nonché di un apparato normativo e fiscale consono alla loro dimensione. Le seconde, invece, vanno accompagnate e favorite nell’opportuna opera di sostegno e controllo delle loro filiere, che includono anche molte microimprese.
TEMA 2: Struttura della rete digitale: smart working, smart studying, smart living
L’ emergenza ha evidenziato come la struttura tecnologica non possa essere guidata dallo sviluppo della domanda, la quale segue il corso degli eventi e non si attrezza per precorrerli. Occorre, quindi, che sia la politica ad interessarsi di questa dimensione, agendo su più segmenti: potenziamento delle reti, diffusione dei dispositivi, formazione alle competenze digitali e compatibilità al mobile dei servizi della PA. Diverse schede accompagnano questa filiera, partendo proprio dall’azione più richiesta nella survey: il potenziamento della rete a banda larga. Tale risultato si raggiunge non solo proseguendo il progetto di cablatura in fibra all’armadio stradale, ma favorendo una più immediata diffusione di connessioni via etere (più adatte a zone montane e poco popolate), in modo che tutti ne abbiano accesso.
TEMA 3: Sostegno e accompagnamento di attività legate a turismo, svago e cultura
Vi sono pochi dubbi su come le attività economiche che implicano la presenza multipla in contatto e socializzazione siano, e saranno nei mesi a venire, le più penalizzate. Le imprese devono fronteggiare una contrazione rilevantissima dei ricavi (alcune stime segnalano per tutto il 2020 una perdita di valore economico per la Lombardia intorno ai 9,8 Miliardi di Euro) e un aumento di costi fissi legati alle procedure di sanificazione. Un sostegno diretto a tali attività è indicato come prioritario nella survey dei territori e già sono in essere e in divenire misure convenzionali volte a non disperdere la buona e costante crescita di turismo vissuta dalla Lombardia negli anni seguenti l’evento di Expo. L’azione regionale va concentrata, tuttavia, anche sul versante sistemico, da un lato disincentivando il turismo mordi e fuggi - che così poco sedimenta in termini economici - dall’altro valorizzando in modo mirato e differenziato le quattro aree turistiche che connotano la nostra regione: quella alpina, quella pedemontana e dei laghi, quella metropolitana e delle città d’arte, quella dell’agroalimentare nelle province meridionali.
TEMA 4: Semplificazione delle regole pubbliche e snellimento nelle procedure della pubblica amministrazione
La tematica ha raccolto nella survey un gradimento straordinariamente elevato e una quasi uniformità di vedute sulle azioni proposte: il problema di un eccesso di “burocrazia” risulta, senza dubbio, la prima debolezza del Paese e, conseguentemente, anche della nostra Regione. Per arginare tale fenomeno si può agire in tre direzioni: accompagnare con maggior vicinanza possibile i cittadini e le imprese nel percorrere i complessi sentieri delle vigenti procedure; chiedere con forza al Governo nazionale una serie di semplificazioni normative, anche mediante deroghe temporanee all’impianto esistente, almeno per tutto il periodo della ripresa; approfittare dell’imminente turn-over della PA (pari a circa il 25%) per favorire l’immissione di personale più giovane, con maggiori competenze sui progetti e più spiccata sensibilità ai risultati.
TEMA 5: Comunicazione istituzionale, sostegno morale e rielaborazione degli eventi
È indubbio come l’ottima reputazione di Regione come pragmatica, efficiente, positiva e autosufficiente sia stata messa a dura prova dal fatto di essere la Lombardia l’epicentro nazionale dell'emergenza sanitaria. Per questo, la fiducia nel futuro dei cittadini lombardi va ricostruita partendo proprio da tali doti: rielaborando positivamente gli eventi, anche in funzione di shock futuri; costruendo un nuovo e sfidante progetto regionale per il futuro, che faccia dei cittadini attori primari; curando che la comunicazione istituzionale e pubblica veicoli fluidamente e autorevolmente questa volontà, fino al livello locale. Nella survey dei territori, proprio queste due ultime azioni hanno riscosso la maggiore adesione.
TEMA 6: Sostegno alla occupazione ed equità sociale
Il problema delle nuove povertà, conseguenti alla perdita di occupazione, e il peggioramento di situazioni di povertà preesistenti, nonché l’ulteriore divario tra i generi causato dalla crisi economica e dal lockdown, saranno purtroppo interamente quantificabili nella seconda metà dell’anno, forse anche all’inizio del prossimo. Tuttavia, non abbiamo il tempo di attendere che la situazione sia evidente e il sostegno alla riqualificazione professionale dei lavoratori ha raccolto ampio gradimento nella survey territoriale. Far sì che l’azione di sostegno non sia meramente caritatevole, ma finalizzata a sostenere l’occupazione e a crearne di nuova, è quanto si è cercato di proporre con le schede di questo tema, non tralasciando la necessità di recare sussidi anche a coloro che non hanno e non riescono a chiedere.
TEMA 7: Strumenti pubblici e privati per il sostegno finanziario di imprese e famiglie
Strettamente connessa con la precedente, la tematica si focalizza sugli strumenti per un’erogazione snella del credito alle imprese e su quelli che possono permettere una più equa ed efficace erogazione dei sussidi alle famiglie. La proposta di velocizzare le procedure di erogazione del credito ha riscosso ampio gradimento nella survey territoriale. Abbiamo, pertanto, dedicato una scheda mirata a ciò, pur nella consapevolezza che molti impedimenti sono determinati da norme nazionali ed europee di controllo sull’operato delle banche. Tuttavia, i tavoli proposti sono il mezzo più diretto per monitorare gli incagli e proporre delle soluzioni, anche al livello nazionale.
TEMA 8: Ridefinizione della mobilità e della progettazione di spazi urbani
Il criterio dell’adattamento della rete dei trasporti alla domanda dovrebbe cedere il passo ad un’organizzazione più razionale della domanda, in modo da evitare picchi troppo elevati di utenti in alta densità e in fasce orarie ristrette. Questo è un primo esempio di sostenibilità, che è anche finanziaria, non solo sanitaria. Accanto al problema di gestione della mobilità pendolare, molto sentita nella survey territoriale, questa tematica affronta anche la proposta di una riorganizzazione degli spazi urbani, che potrebbe (nel medio termine) determinare una circolazione intra-urbana più di corto raggio e sostenibile, con vantaggi in termini di efficienza nell' offerta di trasporto pubblico, come rilevato nella survey territoriale. Queste azioni sono, naturalmente, da concertare con i comuni e una collaborazione stretta con ANCI Lombardia appare la modalità più opportuna e concreta.
TEMA 9: Protezione territoriale e predisposizione dei piani di emergenza
Questa tematica si pone come obiettivo la prevenzione, preparazione e mitigazione di shock di origine ambientale, pedoclimatica, socio-sanitaria e infrastrutturale. Questo difficile compito organizzativo richiede l’ausilio di tecnologie di monitoraggio (utili anche per una ripresa economica su nuove filiere) e la predisposizione di piani di emergenza territoriali. E’ certamente un tema trasversale, che interessa la protezione civile, i comuni, le associazioni di volontariato e livelli di governo superiori a quello regionale.Il principio di sussidiarietà, in forza del quale i territori devono rispondere in modo autonomo e con una propria organizzazione all’ emergenza, incontra l’esigenza di garantire una risposta anche in condizioni di eventuale chiusura sanitaria, o di difficoltà nella mobilità inter-territoriale. Questa proposta ha riscontrato un alto gradimento nella survey territoriale.
TEMA 10: Riorganizzazione e investimenti nel sistema sanità
Questo ambito di analisi appare un poco differente rispetto agli altri, per la ovvia ragione che le riflessioni sulle criticità e gli spunti per le azioni intersecano anche la obbligatoria revisione della L.R. 23/2015, dove troveranno compiuta e dettagliata declinazione. Per comprendere meglio la tematica sanitaria, possiamo partire da una matrice ideale su tre dimensioni, che vanno opportunamente incrociate, per fornire uno schema concettuale su cui costruire la riflessione sulla LR 23/2015 e le azioni a breve per riorganizzare la Medicina Territoriale.
1. La prima, che concerne i soggetti di interesse, contempla la cura della patologia (medicina “verticale”, specialistica e di urgenza), quella della persona e del suo stato di salute globale (medicina generale, supporto sociosanitario e cure primarie), quella della collettività (prevenzione, sicurezza alimentare e sul lavoro, educazione sanitaria, pratiche medico-legali).
2. La seconda, di cui abbiamo avuto solo ora una coscienza più profonda, riguarda la tipologia dell’intervento: la normalità di episodi acuti o transitori, la cronicità e l’emergenza (pandemica, o di origine ambientale e infrastrutturale).
3. La terza, che riguarda le strutture preposte, contempla le funzioni (possibilmente non concorrenti), l’organizzazione (che garantisca governo, supporto e controllo) e le risorse.