Goal 10
RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE
Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le Nazioni
10.1 Entro il 2030, raggiungere e sostenere progressivamente la crescita del reddito del 40 per cento più povero della popolazione ad un tasso superiore rispetto alla media nazionale
10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro
10.3 Garantire a tutti pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di risultato, anche attraverso l’eliminazione di leggi, di politiche e di pratiche discriminatorie, e la promozione di adeguate leggi, politiche e azioni in questo senso
10.4 Adottare politiche, in particolare fiscali, e politiche salariali e di protezione sociale, e raggiungere progressivamente una maggiore uguaglianza
10.5 Migliorare la regolamentazione e il controllo dei mercati e delle istituzioni finanziarie globali e rafforzarne l'applicazione
10.6 Assicurare maggiore rappresentanza e voce per i paesi in via di sviluppo nel processo decisionale delle istituzioni economiche e finanziarie internazionali a livello mondiale al fine di fornire istituzioni più efficaci, credibili, responsabili e legittime
10.7 Facilitare la migrazione ordinata, sicura, regolare e responsabile e la mobilità delle persone, anche attraverso l'attuazione di politiche migratorie programmate e ben gestite
10.a Attuare il principio del trattamento speciale e differenziato per i paesi in via di sviluppo, in particolare per i paesi meno sviluppati, in conformità con gli accordi dell'Organizzazione Mondiale del Commercio
10.b Promuovere l’aiuto pubblico allo sviluppo e i relativi flussi finanziari, compresi gli investimenti esteri diretti, agli Stati dove il bisogno è maggiore, in particolare i paesi meno sviluppati, i paesi africani, i piccoli Stati insulari in via di sviluppo e i paesi senza sbocco sul mare in via di sviluppo, in accordo con i loro piani e programmi nazionali
10.c Entro il 2030, ridurre a meno del 3 per cento i costi di transazione delle rimesse dei migranti ed eliminare i corridoi di rimesse con costi più alti del 5 per cento
I lombardi hanno mediamente un reddito annuo pro-capite che ammonta a 21.700 euro, secondo solo alla Provincia Autonoma di Bolzano.
Sono le aree metropolitane, i capoluoghi di provincia ed l’area padana più urbanizzata ad essere interessati da una maggiore diseguaglianza nella distribuzione tra i redditi. Diversamente si caratterizzano le aree montane e bassa padana, che hanno redditi in media più bassi ma meglio distribuiti.
A essere penalizzate nella distribuzione del reddito sono soprattutto alcune fasce di popolazione: giovani di età tra i 18-34 anni, stranieri, donne.
POSIZIONAMENTO
La crescita economica è una condizione necessaria ma non sufficiente a garantire il progresso sociale ed il benessere. Il persistere di disuguaglianze infatti mina la coesione sociale e la partecipazione democratica ostacolando il percorso verso il benessere della collettività. Questo Goal intende contribuire alla riduzione delle disuguaglianze di ogni genere e tipo sia all’interno di un Paese sia tra i vari Paesi comunitari.
L’indicatore sintetico presentato si compone di 3 indicatori:
1. PIL pro-capite ai prezzi di mercato
2. Indice di Gini
3. Quota di reddito percepito dal 40% delle famiglie più povere
L’indice composito esaminato nel corso di un decennio mostra un andamento altalenante per la Lombardia: dopo una iniziale contrazione nei primi due anni, si osserva un recupero fino al 2012 anno in cui si attesta su di un valore superiore a quello iniziale. Negli anni successivi si assiste ad una costante flessione ad eccezione degli ultimi due anni in recupero, seppure sempre su livelli inferiori a quelli iniziali. Se all’inizio del periodo la Lombardia si posizionava nella parte superiore della graduatoria a fine periodo risulta aver perso posizioni, mantenendosi tuttavia sempre ben al di sopra del valore nazionale.
1. Prezzi a Parità di potere d'acquisto. Fonte: elaborazioni PoliS-Lombardia su dati Eurostat.
2. Misura sintetica del grado di diseguaglianza della distribuzione del reddito. Assume valore compreso fra zero (perfetta equità) e cento (totale diseguaglianza). Qui calcolato su base familiare a partire dai redditi equivalenti esclusi gli affitti figurativi. Fonte: elaborazioni PoliS-Lombardia su dati Eurostat e ISTAT.
3. Quota di reddito disponibile familiare equivalente percepita dalle famiglie al di sotto del 40° percentile della distribuzione del reddito familiare disponibile. Fonte: elaborazioni PoliS-Lombardia su dati Eurostat e ISTAT.
INDICE SINTETICO