Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
1.1 Entro il 2030, eliminare la povertà estrema per tutte le persone in tutto il mondo, attualmente misurata come persone che vivono con meno di $1,25 al giorno
1.2 Entro il 2030, ridurre almeno della metà la percentuale di uomini, donne e bambini di ogni età che vivono in povertà in tutte le sue dimensioni in base alle definizioni nazionali
1.3 Applicare a livello nazionale sistemi adeguati e misure di protezione sociale per tutti, includendo i livelli minimi, ed entro il 2030 raggiungere sostanziale copertura dei poveri e dei vulnerabili
1.4 Entro il 2030, assicurare che tutti gli uomini e le donne, in particolare i poveri e i vulnerabili, abbiano uguali diritti riguardo alle risorse economiche, così come l'accesso ai servizi di base, la proprietà e il controllo sulla terra e altre forme di proprietà, eredità, risorse naturali, adeguate nuove tecnologie e servizi finanziari, tra cui la microfinanza.
1.5 Entro il 2030, costruire la resilienza dei poveri e di quelli in situazioni vulnerabili e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità ad eventi estremi legati al clima e ad altri shock e disastri economici, sociali e ambientali
1.a Garantire una significativa mobilitazione di risorse da una varietà di fonti, anche attraverso la cooperazione allo sviluppo rafforzata, al fine di fornire mezzi adeguati e prevedibili per i paesi in via di sviluppo, in particolare per i paesi meno sviluppati, ad attuare programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue dimensioni
1.b Creare solidi quadri di riferimento politici a livello nazionale, regionale e internazionale, basati su strategie di sviluppo a favore dei poveri e attenti alla parità di genere, per sostenere investimenti accelerati nelle azioni di lotta alla povertà
In Lombardia è in crescita la povertà assoluta. Dalle stime Istat, dal 2014 al 2018 le famiglie in questa condizione sono in aumento del 2,9%. In particolare sono colpite le famiglie numerose e quelle con minori. Si posticipa così il raggiungimento del goal previsto per il 2030.
L’impatto del Covid-19 sulla povertà viene confermato a livello nazionale dalla Caritas nel nuovo rapporto “Gli anticorpi della solidarietà Rapporto 2020 su povertà ed esclusione sociale in Italia”. Emerge l’incremento dei nuovi poveri che rappresentano il 45%, confrontato col 31% nell’Italia pre - Covid. Cresce l’incidenza di povertà tra le donne, più fragili e svantaggiate sul piano occupazionale e spesso portatrici dei bisogni dell’intero nucleo familiare, tra i giovani tra i 18 e i 34 anni, anch'essi molto deboli sul “fronte lavoro” e sulla quota di coniugati e delle famiglie con figli e con minori.
La povertà è un fenomeno multidimensionale che si ripercuote non solo sulla sfera privata dell’individuo, ma anche sull’intera collettività in termini di coesione sociale e di sviluppo economico. Tende a persistere nel tempo e a propagarsi tra generazioni.
L’indicatore sintetico presentato si compone di 4 indicatori:
1. Popolazione a rischio di povertà o di esclusione sociale
2. Popolazione in severa deprivazione materiale
3. Persone che vivono in famiglie a intensità lavorativa molto bassa
4. Popolazione a rischio di povertà reddituale dopo i trasferimenti sociali
Tra i paesi UE la Lombardia si colloca ai primi posti confermando un buon posizionamento, tuttavia per il secondo anno consecutivo il monitoraggio evidenzia un peggioramento. A partire dal 2008 l’indicatore è andato sempre diminuendo soprattutto negli anni 2016, 2017 per poi registrare un notevole miglioramento nel 2018 senza però raggiungere ancora il livello di inizio periodo.
INDICE SINTETICO