“La prima volta che…” è una frase che ha un passato ed ha un futuro. “La prima volta che” è un pensiero ricorrente nella mente di ogni bambino e di ogni adolescente perché nasconde, come una sorpresa, i nostri desideri ed i nostri obiettivi e ci dà la speranza di scoprire, prima o poi, quel che sarà. “La prima volta che” è la frase che solitamente sentiamo ripetere da genitori, nonni, amici. Quel che conta è il verbo che la accompagna.
Può essere declinato al futuro e quindi suggerire un desiderio, verso ciò che sarà questa nostra prima volta, un misto di aspettativa circondata dal mistero di non sapere come sarà davvero!
La prima volta che ci si innamora, la prima pena di cuore, la prima volta che ci si dona ad un’altra persona amica/o o fidanzata/o che sia. Esistono poi i ricordi delle prime volte. Le ascoltiamo nei racconti delle persone che, con un sorriso nostalgico, descrivono l’attesa e l’arrivo di un momento che resterà scolpito nella loro memoria. La vita è fatta di prime volte, sono quelle che ci regalano le emozioni più vere, felici o tristi che siano, sono quelle che in un modo o nell’altro segnano il trascorrere del tempo e della nostra vita, sono quelle che incidono suoni, profumi e musiche che ci aiutano ad iniziare la fatidica frase “la prima volta che…”.
Noi ragazzi viviamo di questi momenti, sapendo che da adulti resteranno sempre nel cassetto dei ricordi e allora queste temute e sognate prime volte prendiamocele e assaporiamole fino in fondo con la consapevolezza che non devono essere sprecate o sciupate per la nostra superficialità, perché ogni prima “volta” non tornerà mai più.
Merolli Giorgia, 4^AS
Disegno: Ioana Stefana Birlog 2^AS