Il caso di Yara
26 novembre 2010: la scomparsa
Il caso di Yara Gambirasio è iniziato il 26 novembre del 2010 quando è scomparsa una ragazzina di 13 anni, che dopo essersi recata all'allenamento di ginnastica ritmica ha fatto perdere le sue tracce. Sono le 18.30 passate quando si perdono le tracce di Yara e, oltre a lei, anche il suo cellulare.
26 febbraio 2011: ritrovato il corpo di Yara
Il 26 febbraio 2011 viene ritrovato il corpo di Yara, sono rilevati diversi colpi di spranga, trauma cranico, una ferita al collo e sei ferite di arma da taglio. Si ipotizza che la morte sia avvenuta in seguito all'aggressione.
16 giugno 2014: arrestato Massimo Bossetti
A giugno del 2014 viene arrestato Massimo Bossetti, il muratore di 44 anni il cui DNA è sovrapponibile a quello dell'uomo definito "ignoto 1" che era stato ritrovato sugli indumenti intimi della ragazza. Il DNA dell'uomo era stato prelevato durante un controllo stradale. È così che l'accusa identifica Bossetti come "ignoto 1". Un altro elemento a favore dell'accusa è che le telecamere della strada dove si allenava Yara lo avevano filmato transitare con il suo furgone più volte in quella zona. Bossetti, però, si dichiara innocente. Solo nel 2018 viene condannato ufficialmente all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio. Infatti non è mai stato chiarito se Yara sia salita sul furgone di Bossetti volontariamente o meno.
Un documentario che vi consigliamo se ne volete sapere di più:
Il caso di Yara - Oltre ogni ragionevole dubbio
Micaela B. e Eva B. 3^B
Il Mothman
Il primo avvistamento risale al 15 novembre 1996 da due giovani coppie di sposi, Roger e Linda Scarberry e Steve e Mary Mallette
a Point Pleasant.
Si trovavano vicino a una fabbrica di esplosivi abbandonata e affermarono: “notammo due luci rosse e quando ci avvicinammo scoprimmo che erano gli occhi del Mothman, alto due metri con due ali attaccate al petto come un pipistrello, sembianze di un uomo ma più grosso.
Così lo descrissero i testimoni di quella notte. Non fu certo la fine delle emozioni forti di quella notte, infatti quando scapparono furono inseguiti in volo dal Mothman, e solo quando arrivarono vicino a una città l’inseguimento finì. Solo Scarberry ebbe il coraggio di tornare sulla Statale 62.
Un gruppo di cacciatori andarono alla fabbrica ma senza alcun risultato.
Certo, non finirono gli avvistamenti: adulti, ragazzi, cacciatori e membri della forza dell’ordine avvistarono il Mothman:
L'avvistamento più spaventoso: i Thomas vivevano in un bungalow presso "Igloo", un'area piena di strutture a cupola erette per l'immagazzinamento degli esplosivi durante la seconda guerra mondiale, vicino alla stessa area industriale in cui avvenne l'avvistamento della notte del 15 novembre 1996. Giunti all'abitazione dei Thomas, i Wamsley notarono una figura misteriosa comparire alle loro spalle. La signora Bennett riferì trattarsi di un grosso essere grigiastro, con occhi rossi emittenti luce, intento a cercare qualche cosa a terra. Dal bungalow dei Thomas il signor Wamsley telefonò alla polizia, mentre l'essere, raggiunto il portico dell'abitazione, scrutò all'interno da una finestra: non si sa se dicessero la verità
La prova dell’esistenza di Mothman è una foto scattata durante il crollo del Silver Bridge, un ponte sul fiume Ohio, in America, costruito nel 1928 per collegare Point Pleasant ad Kananga. Il crollo fu nel 15 Dicembre 1967.