Le balene della Liguria
Intervista a Eletta Revelli
Eletta Revelli è una biologa marina che studia i cetacei. Collabora con il Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), un'associazione americana per lo studio e la salvaguardia delle balene e delfini.
Davvero ci sono balene nel nostro mare? Quali?
Certo che ci sono! Da noi vive uno degli animali più grandi del pianeta, la balenottera comune: è lunga circa 24 m, quanto un palazzo di 6 piani!
Poi ci sono capodogli, delfini, grampi, stenelle, ecc..
Animali così grandi non rovesciano le barche se ci passano sotto?
No, le balene possono essere molto curiose e venire a "spiare" chi siamo; i capodogli, invece, sono più territoriali e la nostra presenza potrebbe dar loro fastidio. Meglio avvicinarsi per poco tempo e non troppo vicino.
Che bisogna fare per vedere balene e delfini e dove?
I posti dove si trovano più facilmente sono:
Il Mar Ligure, particolarmente il santuario dei cetacei;
Corsica;
Sardegna (nord);
Toscana.
Per avvistarli basta guardare continuamente il mare! Bisogna fare attenzione agli spruzzi sulla superficie dell’acqua: è un mammifero marino che sta respirando.
Marco G. 2B
DONATELLA RICCI
Cari lettori, oggi vorrei raccontarvi la storia di una donna di cui ho molta stima e che ho avuto l'onore di incontrare di persona molte volte.
Donatella Ricci è la donna che ha detenuto il record mondiale di altitudine con l’autogiro. Donatella è una donna sulla sessantina che ha una grande passione per il volo, è un'astrofisica e istruttrice di volo, lei pilota l’autogiro, l’elicottero, l’aereo e in passato pure la mongolfiera.
Insegna all’università del VDS che si trova a Jesolo insieme a suo marito Erik. E’ una donna molto simpatica e scherzosa ma davvero molto brava quando si tratta di sapere qualsiasi cosa sul mondo dell'aeronautica. Passiamo ora al record vero e proprio: con un’altitudine di 8.399 m ha ottenuto il record mondiale l’8 novembre 2015 superando il record precedente detenuto dal pilota americano Andrew Keech nel 2004.
Il suo veivolo era ad uso scolastico e non pressurizzato quindi dovette indossare una maschera per l’ossigeno e cappotti molto pesanti (l’autogiro essendo aperto non isolava il calore, quindi con l’aria e l’altitudine la temperatura poteva arrivare fino a -40° centigradi ). La sua preparazione per questo unico volo è durata ben 9 mesi e non ha determinato solo un record ma bensì 9. Donatella racconta la sua esperienza in un libro : “ Record di volo con autogiro “. —-------> Lei mi ha stupita perché è stata davvero coraggiosa! Come ricordo della sua passione porta una collana dorata con appeso un ciondolo a forma di autogiro. E’ veramente una donna fantastica !
Ho avuto l’occasione di farle alcune domande e mi ha risposto con piacere:
“ Quale percorso di studio hai fatto per arrivare fin qui? “
“ Dopo le scuole medie ho frequentato il liceo scientifico dove ho studiato principalmente astronomia e fisica . Poi sono passata all’università che ho concluso con una tesi sul sole . Dopo ho intrapreso il dottorato in America e lì ho finito il mio percorso di studi, ho lavorato per un satellite astronomico e subito dopo per uno terrestre . Alla fine grazie a Erich ho scoperto la passione per l'aeronautica ed ho cominciato a volare. “
“ Cosa ti ha spinto a battere questo record?”
“ Scrissi a Samantha Cristoforetti e le dissi che volevo fare qualcosa che lasciasse il segno, un record del tutto femminile e lei mi disse di puntare in alto. Allora mi è venuto in mente di provare a salire in alto con l’autogiro e mi informai su questo record. Così decisi di provare a batterlo! “
“ Chi ti ha aiutato in questo percorso?”
“ In realtà ho creato piano piano la mia squadra, ogni giorno si aggiungevano persone nuove. Però Erich ha creduto in me sin dall’inizio e mi ha supportata con tutto se stesso!”
“ Quali emozioni hai provato quando hai raggiunto il tuo obiettivo (hai superato il record ) ?”
“ Su in cima non avevo ancora realizzato cosa ero riuscita a compiere, a dire il vero la prima emozione che ho provato è stata paura. Perchè? Perchè cercavo di comunicare con gli altri ma non riuscivo, la radio non funzionava allora non riuscivano a sentirmi. Mi sono sentita del tutto sola ad un’altezza così grande! Poi però mi sono tranquillizzata, ho tirato fuori il telefono e mi sono scattata una foto, non al paesaggio ma a me stessa. Con calma sono atterrata e ho festeggiato con gli altri. Ho realizzato però alcuni giorni più tardi quello che avevo raggiunto ed ero fiera di me stessa!”
“ Hai mai pensato di battere il tuo stesso record?
“ Certamente, stavo anche progettando di salire più in alto con un nuovo motore più potente, però è arrivato il Covid e non sono più andata avanti anche perchè ci sono troppe cose da migliorare. Molte persone stanno cercando di battere il mio record ma non ci sono ancora riuscite!”
Donatella mi ha regalato il suo libro e devo dire che è davvero molto interessante e facile da leggere, la ringrazio molto!
Penelope F. 1B 05.05.2025
Service learning: attività all’associazione Caleido
Ciao a tutti cari lettori, quest’anno a noi ragazzi di terza media dell’Archimede, è stata proposta l’attività di service learning. Abbiamo girato Sandrigo per aiutare varie associazioni di volontariato. Dopo l’orchestra educativa e l’associazione Pro Loco, la nostra ultima tappa è stata l’associazione Caleido, dove abbiamo potuto avere l’occasione di imparare a comportarci anche con persone diverse da noi.
In questa occasione abbiamo fatto varie attività e come ultima lezione abbiamo avuto la possibilità di intervistare Massimo e Fiorenzo (poi raccontiamo chi sono). In questo articolo vi racconteremo di questa ultima esperienza.
Cosa abbiamo effettivamente fatto?
Dopo essere rientrati il pomeriggio siamo partiti per l’associazione, che si trova dietro al Bargherita. Una volta arrivati ci siamo seduti in cerchio tra i ragazzi e abbiamo intervistato i due signori.
Massimo e Fiorenzo
Ora ve li presentiamo, Massimo e Fiorenzo sono due signori, ormai pensionati, che si dedicano all’attività di trasporto in questa associazione. Massimo lavora qui, e Fiorenzo all’associazione Ingaia, che lavora principalmente con anziani. Si sono approcciati a questo “mondo” perché Massimo ha un fratello disabile e gli piaceva l’idea di dare una mano, mentre hanno chiesto a Fiorenzo di fare questo compito tramite sua figlia che lavora lì.
Ora riportiamo le domande e risposte più interessanti riguardo la nostra intervista.
L’intervista
I: Da quanto tempo fate questa attività?
M: Io svolgo questa attività da circa 8 anni.
F: Io, invece da 4 anni.
I: Che cosa vi da lo svolgere questa attività?
M e F: Sicuramente diamo meno di quello che riceviamo, ma per noi questo è un lavoro a pagamento personale. Questo compito ci dà una grande soddisfazione, noi cerchiamo la felicità degli altri.
Dal fare questo riceviamo e impariamo ogni giorno qualcosa, perché non si impara mai abbastanza. Abbiamo, dalla pensione, molto tempo libero e ci piace dedicarlo agli altri in questo modo.
I: Come siete organizzati con i trasporti?
M e F: Noi ci occupiamo solo dei trasporti, c’è sempre un operatore con noi, che aiuta i ragazzi a salire e scendere dal furgone.
I: Com’è fatto all’interno un furgone?
M e F: Per entrare nel furgone c’è una pedana per aiutare i ragazzi a salire o scendere ed è formato da nove posti.
I: Avete mai avuto delle complicazioni durante i trasporti?
M e F: Non abbiamo mai avuto incidenti nella nostra carriera, ma è capitato di rimanere imbottigliati nel traffico.
I: Avete stretto dei rapporti di amicizia?
F e M: Sì, li stringiamo perchè parlando ogni giorno i ragazzi si affezionano a te.
Identikit delle persone che fanno il loro lavoro
SENSIBILI: bisogna essere MOLTO sensibili per fare questo genere di lavoro.
DISPOSTI AD ADATTARSI: perché bisogna sapersi adattare anche in base alle varie esigenze dei ragazzi.
INCLUSIVITA’: perchè per lavorare con problematiche di questo tipo bisogna essere molto inclusivi.
SEMPRE DISPONIBILI: perché bisogna avere molto tempo da dedicare a questa attività.
Speriamo che aver letto questo articolo vi sia stato utile come lo è stato per noi andare a fare questa attività.
Ricordatevi che rispetto per il prossimo è come fare volontariato.
Aurora M. e Greta R. 3^A
16/12/2024
Intervista alla nostra Dirigente Scolastica
Adele Tropiano
Domande
Che scuola ha frequentato alle superiori e com’ era?
Ho frequentato un istituto magistrale, grande, accogliente, laboratoriale, colorato, e si trovava a Teggiano, nel Cilento Valle di Diano.
Le piaceva la scuola da giovane?
Sì, perché mi piaceva imparare cose nuove, stare con gli amici, divertirmi e sono sempre stata molto curiosa.
Quali sono e quali erano le sue materie preferite?
Le mie materie preferite erano e sono tuttora Geografia, Filosofia, Chimica, Fisica e Francese.
In che cosa è laureata?
Sono laureata in Lingue e letterature straniere. Nessuno mi ha spinto, è stata una scelta personale.
Ha per caso fatto qualche altro lavoro prima di fare la Dirigente?
Sì, ho lavorato come assistente di direzione nel settore degli sponsor di congressi medici, nell’archivio di “Gambero Rosso” per la recensione di prodotti enogastronomici, come insegnante in tutti gli ordini di scuola: scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di 1^ e 2^ grado.
Cosa l’ha portata a fare la Dirigente Scolastica?
Mi ha portato il desiderio di poter realizzare una scuola che sappia parlare e ascoltare chiunque la abiti: ragazzi, docenti, personale, genitori, una scuola dove si possa crescere stando bene.
E’ difficile fare la dirigente?
Sì, lo è, è un lavoro complesso ma appassionante perché mi consente di utilizzare le mie abilità gestionali, comunicative e di trovare soluzioni.
Come si trova in questa scuola?
Molto bene sin dal primo giorno, perchè è una scuola di continuo movimento, che cresce, che collabora e ottiene importanti risultati.
E’ soddisfatta del suo corpo docenti?
Sì, perché sono persone dinamiche, preparate e attente ai bisogni dei ragazzi.
Cosa ne pensa dei ragazzi, come noi, che hanno scelto questa scuola? Hanno fatto una buona scelta ?
Credo che la vostra scelta descriva il vostro desiderio di approfondire, di vivere la scuola intensamente per conoscere meglio le vostre attitudini e seguire le vostre passioni.
Qual è la sua aula preferita della nostra scuola?
Mi piace molto l’aula di scienze per il modo in cui è organizzata e per la possibilità di lavorare col metodo cooperativo e spostando i banchi.
Ha in mente alcuni progetti particolari per la nostra scuola da fare in futuro?
Sì, l'obiettivo è quello di aprire la nostra scuola ad esperienze nuove, arricchenti fatte di scambio tra studenti.
Dove ha vissuto in passato?
In passato ho vissuto in diverse città italiane dopo la laurea: Milano, Roma, Bologna ed ora qua a Vicenza.
Quali sono le scuole che le sono piaciute di più?
Le medie, perchè avevo un gruppo di compagne con le quali andavo molto d’accordo, ci divertivamo, scherzavamo e ci incontravamo il pomeriggio per fare i compiti.
Che consigli dà ai ragazzi dalla prima alla terza media?
Vi consiglio di apprezzare il bello delle cose, godere dei progressi, essere gentili con le persone, stare bene.
Nicoletta M. 1^A, Elaf M. e Alessia Z. 1^B 25.11.2024