Interviste

Intervista a Marta Palazzesi


Noi giornalisti di 2^A abbiamo intervistato Marta Palazzesi, autrice del libro “Nebbia”, durante l’incontro avvenuto lunedì 30 maggio presso la nostra scuola. Tutti gli alunni delle classi prime e seconde hanno letto il libro durante l’anno e hanno avuto la bella possibilità di conoscere la scrittrice e la sua editor.

Marta Palazzesi si è prestata con piacere a rispondere alle nostre curiosità.


-A chi è stato dedicato il libro Nebbia?

-Ai miei due cani.

-In quanto ha realizzato il suo libro?

-In 8 mesi: da novembre 2017 a giugno 2018.

-Quali sono le sue abitudini mentre scrive?

-Ho poche abitudini; solitamente scrivo al mattino in veranda e senza rumori; Nebbia l’ho scritto in un bar.

-Quali sono i suoi libri preferiti?

-I miei libri preferiti sono di Bianca Pitzorno: Ascolta il mio cuore, Diario di una schiappa e molti romanzi storici.

-In quale personaggio si rispecchia di più?

-Di solito nessuno , a parte in Nebbia con il Vecchio Sal.

-A chi si è ispirata per creare i suoi personaggi?

-Non mi ispiro mai a delle persone, di solito i personaggi sono basati sulle mie passioni.

-Quante copie ha venduto di Nebbia?

-Nel 2021 ho venduto 25 mila copie.

-Sta scrivendo libri in questo momento?

- Sì, sto iniziando a scrivere un libro ambientato in Giappone del 1800; dovrebbe uscire l’anno prossimo.

- Ha nuovi libri che stanno per uscire?

-Sì, a ottobre dovrebbe uscire un libro su cui lavoro da sei anni.

-Perché ha voluto diventare una scrittrice?

-Perchè da piccola mi piaceva leggere, infatti lo facevo spesso;

molte volte, mentre leggevo, pensavo a quanto sarebbe stato bello scrivere una storia inventata da me e pubblicarla .

-Quando ha iniziato a scrivere?

-Quando avevo 8 anni, scrivevo nel mio tempo libero o nell’intervallo.


-Quanti libri ha pubblicato in tutto?

Sono stati pubblicati 11 libri .

-Il libro Nebbia ha mai vinto dei premi?

-Sì, ha vinto il premio Strega nel 2020.

-Quali sono gli aspetti positivi e negativi di essere una scrittrice?

-Come aspetto positivo ho molta libertà di scrittura, l’aspetto negativo è che è un lavoro solitario, però quando ci sono degli eventi questa solitudine si spezza.

- Le piacerebbe fare un film su Nebbia?

-A dicembre una casa cinematografica ha acquistato i diritti cinematografici su Nebbia, ci sono buone possibilità che facciano un film su questo libro!

Emma C., Sara A., Giulia A. e Giulia C. 2^A

CHIACCHIERATA CON I MUSICISTI DELLA 3^C

Noi giornalisti della 2^A abbiamo fatto una piccola intervista ai ragazzi di 3^C che frequentano l’indirizzo musicale. Appena arrivati ci hanno accolto con una piccola esibizione: hanno suonato l’inno di Mameli, conosciuto anche come Inno d’Italia.


I ragazzi di questa classe hanno partecipato a due concorsi e hanno ottenuto degli ottimi risultati. Nel primo, nominato “Migliori allievi delle Scuole pubbliche e private convenzionate con il Conservatorio di Musica di Vicenza Arrigo Pedrollo”, si sono

distinti con il primo premio. Nel secondo concorso, chiamato “Accordarsi è possibile”,

sono stati premiati con il secondo posto; i violoncellisti di 2^C sono arrivati primi.


Ci hanno raccontato come sia impegnativo dedicarsi ad uno strumento e ci hanno detto che

entrare all’ indirizzo musicale è stato complesso ( a causa dei posti limitati).

Imparare a suonare assieme li ha uniti molto come gruppo-classe.


Infine si sono esibiti nel brano “La marcia”; brano interpretato al primo concorso. E’ stato molto bello intervistare i nostri compagni musicisti!


Emma C. & Giulia C.

INTERVISTA alla prof.ssa ELENA TAVELLA


Da quanto insegna?

Insegno musica dal 2008, ma insegno nelle

scuole medie dal 2021.


A che età ha deciso di fare questo lAVORO?

Faccio il lavoro di cantante da quando ho 15 anni, faccio l‘insegnante da quando ne ho 25.


COSA INSEGNA?

Laboratori teatrali, italiano, storia e geografia.


COME MAI HA DECISO DI FARE L’INSEGNANTE?

Perchè adoro i ragazzi e relazionarmi con loro.


E' DIFFICILE FARE QUESTO LAVORO?

Certo, utilizzo un sacco di energie, ma secondo me se hai molta passione ne vale la pena.


PREGI E DIFETTI DI QUESTO LAVORO?

Pregi cantante: la possibilità di esibirsi sul palco

e di provare tante emozioni.

Difetti cantante: vorrei che le esperienze sul palco non finissero mai.

Difetti insegnante: molti impegni, riunioni ed è necessario spendere molte energie.

Pregi insegnante: stare con i ragazzi e crescere insieme a loro.


SE NON AVESSE FATTO L’INSEGNANTE COSA PENSA CHE AVREBBE FATTO?

Sicuramente un lavoro sul sociale dove avrei la possibilità di aiutare gli altri.


L’ALUNNO PERFETTO PER LEI COME DOVREBBE ESSERE?

Secondo me non esiste l’alunno perfetto, ognuno è unico.


COME è STATA PER LEI LA SCUOLA?

Alle superiori ho avuto dei problemi con delle compagne,

ma per il resto tutto bene.


MATERIA PREFERITA?

Musica, ma adoro anche storia e filosofia


CHE SCUOLA HA FREQUENTATO PER FARE LA CANTANTE?

Nessuna scuola specifica, per un periodo ho frequentato il conservatorio.


PREFERISCE FARE LA CANTANTE O LA PROFESSORESSA?

MI piacciono entrambi i lavori.


QUAL E’ LA COSA PIU’ DIFFICILE DELL’ESSERE PROFESSORESSA E DELL’ESSERE CANTANTE?

Nel mondo nella musica, specialmente sul palco, bisogna combattere con l’ansia.

Nel mondo della scuola è impegnativo aggiornarti e preparare le lezioni, riuscire ad ascoltare gli alunni (ad esempio se hanno domande particolari e ascoltarli), ma lo faccio sempre perchè aiutare gli altri è una cosa che mi fa stare bene.


Francesca S. 2^A

intervista al musicale della 1^C


Buongiorno carissimi lettori!

Oggi siamo andati a intervistare la 1^C dell'indirizzo musicale.


  • Cosa suonate? Che brano state imparando?

- Suoniamo il violoncello, pianoforte, percussioni, clarinetto. In questo momento stiamo suonando O Fortuna di Carl Orff.

  • E' bello il musicale?

- Si, è stupendo.

  • Qual è lo strumento più bello da suonare?

- Le percussioni.

  • Quanto ci mettete a imparare una canzone?

- Un mesetto, forse un po' troppo.

  • Preferite suonare singolarmente o in gruppo?

- In gruppo.

  • Farete dei concerti?

- Si, ne abbiamo già fatto uno.

  • Pensate di essere preparati ad un concerto?

- Più o meno.

  • Secondo voi, a votazione, chi è il più bravo della classe?

- Giulio V.

  • E dei prof. chi è il più bravo?

- La Pennisi.

  • Fate qualcos'altro oltre a suonare?

- Sì, arte al pomeriggio.


Bene cari lettori, speriamo che questa intervista vi sia piaciuta, alla prossima!


16/04/2022 Matteo P. e Nicholas N. 1B

Intervista alla professoressa Giulia Zanocco

  • Da quanti anni insegna?

Insegno da due anni

  • Perché ha deciso di insegnare storia e geografia?

Geografia non mi piace molto, ma storia ho deciso di insegnarla perché è importante conoscere cosa è successo nel passato per poi non sbagliare ora.

  • Che liceo ha frequentato?

Ho frequentato il Liceo Classico "Corradini" a Thiene.

  • Qual era la sua materia preferita alle elementari/medie?

Italiano.

  • Che sport ha praticato?

Ho praticato vari sport ma soprattutto nuoto e pallavolo.

  • E’ mai stata bocciata?

No, mai.

  • Da piccola che lavoro sperava di fare da grande?

Fin da piccola sognavo di fare la professoressa e ora infatti sono qui.

  • In quali classi insegna?

Ora insegno solo nella 1B ma fino a due settimane fa insegnavo nelle classi 1B, 2E, 2C e 3B.

  • Da dove viene?

Vengo da Zugliano.

  • Se potesse tornare indietro cambierebbe le sue scelte?

No, per niente, sono felice di quello che sto facendo.

  • Qual è il suo cibo preferito?

Mi piacciono molti cibi, forse i miei preferiti sono la pizza e il sushi.

  • Da piccola le piaceva la scuola?

Si, abbastanza.

  • Quanto ha studiato per diventare professoressa?

Sono andata 5 anni alle superiori e altri 5 anni all’università.

  • Perché ha scelto proprio le medie per insegnare al posto delle elementari e superiori ?

Ho escluso le elementari perché ho poca pazienza con i bambini, mentre le superiori perché serve più preparazione e per la differenza d’età.

  • Quanti anni aveva quando si è laureata?

Nel 2020 quindi avevo 24 anni.

Giada G. & Eakemjot k. 1B 31/03/2022

Intervista ai ragazzi del teatro (1A)

Cari lettori, oggi vi parleremo dell’ intervista ai ragazzi del teatro, riportando le domande che abbiamo fatto a loro:


Vi piace il teatro?

Sì, ma non ci piacciono tutte le attività.


Vi piace più teatro o giornalino e inglese?

Dipende da che attività si fa a teatro.


Avete fatto o iniziato qualche scena?

Sì, ed è bellissimo farle.


Vi piaceva più prima o adesso teatro?

Decisamente adesso.


Vi sentite bravi a teatro?

Non sempre: alcuni sì ed altri no.


Vi piacciono le attività proposte?

Sì, tantissimo.


Cos’è che non sopportate a teatro?

Le cose che non sopportiamo di più sono i compagni che disturbano. e le troppe regole perché il teatro è più una cosa libera.


Quando fate teatro vi sentite degli attori?

Anche in questo caso alcuni sì ed altri no.


Quando voi o gli altri sbagliano vi dà fastidio?

No, o perlomeno non sempre.


Se foste i professori che attività proporreste?

Prima di tutto una sola scena da fare e non cambiare ogni volta e per secondo faremmo attività più divertenti del solito.


In una scena vi piace di più essere protagonisti o essere personaggi secondari???

Decisamente essere protagonisti.

30/03/2022 Giacomo R . Giacomo N. 1B

Guido Marangoni:

breve biografia


Guido Marangoni è un ingegnere in informatica, insegna all’Università di Bologna, ed è uno scrittore.

Nasce a Padova nel 1970, è un appassionato di musica, di scrittura e teatro, ha tre figlie: Marta, Francesca ed Anna.

È proprio quest’ultima la causa dell’inizio della sua carriera da scrittore, perché lei è affetta dalla Sindrome di Down .

Ha fondato il sito web Guido Marangoni inserendovi informazioni su se stesso, sulla sua famiglia e sui suoi lavori.

Marangoni pubblica il suo primo libro, Anna che sorride alla pioggia, e vince il premio selezione Bancarella 2018. Il libro tratta dell’ultima figlia di Marangoni che sfortunatamente nasce con un cromosoma in più, che Guido cita più volte.

La storia parte dal suo concepimento e racconta come Anna si ambienta e si comporta. Questa storia gli dà una grande visibilità essendo che tratta di argomenti molto umani e profondi.


Scrive poi nel 2019 il suo secondo libro, sempre su sua figlia Anna.

Il libro si intitola “Come stelle portate dal vento”.

Oggi 21 marzo è la giornata della sindrome di Down e abbiamo avuto la fortuna di incontrare Guido Marangoni.

Qui sotto riportiamo l'intervista che gli abbiamo proposto.

Intervista:


Come ha iniziato la sua carriera?

La mia carriera è cominciata volendo raccontare in maniera leggera l’argomento della sindrome di Down su Instagram e Facebook e le case editrici mi hanno notato.


Quando scrive è ispirato da qualcuno?

No, non sono ispirato da nessun autore.


Ha incontrato difficoltà durante il suo percorso?

Sì, ho incontrato diverse difficoltà e ho fatto molta fatica durante il mio percorso e quando arrivano cerco di affrontarle, anche facendomi aiutare.


Ha intenzione di scrivere altri libri?

Sì, il 21 giugno uscirà il terzo libro.


Qual è il rapporto con i suoi studenti? Cosa vorrebbe insegnare loro?

Io ho feeling con i miei studenti, però facendo un corso breve di informatica non ho la possibilità di avere un gran rapporto con loro.

Ai miei alunni vorrei insegnare che la tecnologia, se usata bene, può trasmettere tante cose belle.


Qual è il rapporto con le sue figlie?

Il rapporto con le mie figlie è bellissimo, però devo sempre ricordarmi che anche Anna ha delle capacità e devo anche cercare di proteggerla da alcune cose.


Cosa vorrebbe trasmettere a sua figlia?

Vorrei aiutarla a realizzare quello che ama fare e mi auguro che sia circondata da persone che la riconoscono come Anna, non come una ragazzina con la sindrome di down.


Scrivere per sua figlia lo sente più un dovere o un piacere?

Scrivere per mia figlia è un po’ un dovere, ma soprattutto un piacere.

Abbiamo infine raccolto alcune impressioni di alcuni ragazzi delle terze presenti all’incontro:


Ho trovato molto interessante l’attività di stamattina, mi ha fatto riflettere. Sentire una persona parlare di questa tematica con leggerezza e senza imbarazzo nonostante questa cosa lo riguardasse direttamente è stato molto più coinvolgente rispetto al sentirlo per televisione detto da persone a cui magari non interessa più di tanto.



Secondo me l’incontro con Guido Marangoni è stato utile per farci capire quanto sia seria una cosa che di solito prendiamo sotto gamba. A volte può capitare che il termine “down” sia usato come insulto e per me questo incontro è stato utile per capire la serietà di queste parole.



Sono stato sorpreso dall’esposizione di Guido Marangoni per la sua semplicità nel raccontare argomenti delicati. Mi ha aperto gli occhi su un mondo nuovo e interessante. È stato stimolante e creativo.



L’incontro di oggi è stato molto bello, è stata toccante la leggerezza con cui ha parlato di una tematica così importante; oltre alla sindrome di Down ha parlato dei problemi e delle disabilità in generale. Infine io penso che sia una grande persona e che meriti tanto.



La cosa che mi è piaciuta di più è stato il modo in cui ha esposto la sua storia, con ironia e senza darci troppo peso. Mi è piaciuto molto anche il modo con cui parlava di Anna, sembrava fiero e orgoglioso.


Come avrete capito, Marangoni è stato davvero abile a interessare i ragazzi con le storie dei suoi libri.

E voi, ne avete letto uno?


Alessandro G.


Simone B.

INTERVISTA PROF. CERVO


1.Da piccolo lei sognava di fare il professore?

No, non mi piaceva


2.Quando era giovane qual era la sua materia preferita?

Le mie materie preferite erano scienze ,educazione fisica e arte.


3.A quanti anni si è laureato?

A 25 anni.

4.Alla nostra età lei era già appassionato di matematica?

No, ma mi è sempre piaciuta.


5.In che scuole ha insegnato?

Ho insegnato a Sandrigo, Sovizzo, Villaverla, Thiene, Tezze sul Brenta, Valli del Pasubio, Dueville.


6.Qual è la sua filosofia di insegnamento?

Nel momento in cui bisogna spiegare e far capire un concetto bisogna esigere molto silenzio e l’attenzione assoluta, in altri momenti si può anche scherzare.


7.E’ difficile fare l’insegnante e spiegare le lezioni?

Se si trova la giusta chimica é soltanto un piacere.


8. E’ difficile farsi capire dagli alunni?

Se gli alunni hanno voglia di studiare e si applicano é la cosa più semplice del mondo.


9.A lei piaceva praticare il basket ?

Sì, mi piaceva tanto.


10. Le piacerebbe tornare a praticare questo sport?

Sì , ma non posso.

Giacomo C. e Filippo G. 2°A



Intervista alla prof. Luisella Giardino

Cari lettori, oggi siamo in compagnia della professoressa Luisella Giardino.


Noi: Buongiorno prof, grazie di aver accettato di essere intervistata.

Prof: Buongiorno, grazie a voi dell’invito.

Noi: Perché ha deciso di insegnare Arte ?

Prof: Ho frequentato delle scuole di arte (architettura). Facendo queste scuole mi sono appassionata all'arte.

Noi: Quale università ha frequentato ?

Prof: Io sono andata all'università di architettura a Venezia ( I.U.A.V. )

Noi: In quali scuola ha insegnato ?

Prof: Io ho insegnato alle superiori di Thiene, alle medie di Marostica, Zanè, Lugo, Zugliano, Breganze e adesso sono qui a Sandrigo.

Noi: In quali classi insegna?

Prof: Insegno nelle classi: 1^A , 1^B , 2^A , 2^B , 3^A , 3^B , 3^F.

Noi: Qual è la sua opera d’arte preferita ?

Prof: La mia opera preferita è “Ceci n’est pas une pipe” fatta di René Magritte che è un pittore francese. L’opera è vuol dire “questa non è una pipa”.

23/03/2022 Nicole V. Houleye S. 1^B

INTERVISTA ALLA PROFESSORESSA COLTELLUCCIO


Che scuola ha frequentato per insegnare italiano?

Ho frequentato il liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Palermo e poi ho conseguito una laurea triennale in Lettere classiche e una specialistica in Scienze dell’antichità del Mediterraneo antico.


In quale anno si è diplomata?


Nel 2006/2007


Da quanto insegna?


Insegno da 4 anni. Il primo anno ho insegnato italiano in un corso professionale , il secondo anno ho accettato un breve incarico in un liceo scientifico in provincia di Trento e infine negli ultimi tre anni ho insegnato in scuole medie in provincia di Vicenza.


Pregi e difficoltà di questo lavoro?


Pregi: la possibilità di stare a contatto con i ragazzi, di educarli e di trasmettere loro l’amore per la conoscenza, inoltre poterli ascoltare ed aiutare, se è necessario.


Difetti: se bisogna fare la coordinatrice è un po' difficile perché ci sono molte carte da firmare


Come è stata per lei la scuola?

MI piaceva andare a scuola, mi piaceva studiare latino e greco, un po’ meno la matematica, ero molto timida e volevo stare sempre al primo banco.


Quanto guadagna?

Dipende se un professore ha un posto fisso o no in questo caso io non sono ancora un’insegnante di ruolo, ma sto studiando per superare il concorso ordinario.


Consiglierebbe ai suoi alunni il suo percorso?


Sì, consiglio di fare ciò che piace e di seguire le proprie passioni


Se tornasse indietro cambierebbe le sue scelte?


Assolutamente no, sono sempre più convinta che questo lavoro sia il lavoro giusto per me.


Come mai ha deciso di venire a insegnare in Veneto ?

Perché in Sicilia ci sono molte persone che vogliono fare questo lavoro e le graduatorie sono piene. In Veneto invece ci sono più possibilità. In Veneto ho trovato molta accoglienza e in più il mio compagno lavora qui


Ha avuto dei ripensamenti nel diventare professoressa?

No, ho sempre avuto la consapevolezza di volerlo fare


A quanti anni ha deciso di diventare prof?

Al quarto anno del liceo classico.


Se non avesse fatto la prof quale lavoro avrebbe voluto svolgere?


Fin da bambina sognavo di diventare un’archeologa perché ho sempre avuto la passione per la storia e l’antichità greca e romana.


Qual è per lei l’alunno perfetto?

Un alunno curioso, interessato, attento e partecipe e che non pensi solo ai voti.



INTERVISTA AL PROF. FARINA

Da dove viene?

Vengo da Avezzano, provincia di L’Aquila in Abruzzo.

Perché si è trasferito in Veneto?

Ci sono capitato, è stata una casualità.

Da quanto tempo insegna?

Insegno dal 2019, ma in precedenza ho lavorato diversi anni nel mondo della scuola come esperto esterno.

Che scuola ha frequentato?

Alle superiori ho frequentato il Liceo Scientifico e all’Università mi sono laureato in lettere con indirizzo archeologico.

Cosa e in che classi insegna?

Insegno italiano in 1A e in 3A, storia e geografia in 2A e laboratorio di teatro con le classi prime.

Le piace insegnare?

Sì, molto.

Secondo lei che ruolo ha l’insegnante nella società attuale?

Credo che purtroppo l’insegnante ha un ruolo marginale all’interno della nostra società. Dovrebbe riacquisire un ruolo centrale insieme all’istituzione scolastica di cui è parte integrante. In questo modo si possono creare le giuste condizioni per rinnovare il rapporto scuola-famiglia, una collaborazione fondamentale per dare agli studenti, soprattutto in questo momento così particolare e difficile, dei nuovi punti di riferimento.

Consiglierebbe il suo percorso ai suoi alunni?

Certo. In generale agli studenti consiglio di seguire e coltivare liberamente i propri interessi, in modo tale da costruire un percorso consapevole.

Se tornasse indietro cambierebbe le sue scelte?

Nel corso del tempo mi sono posto diverse volte questa domanda. Alla fine sono arrivato alla conclusione che non cambierei nulla perché ogni singola scelta, anche quella sbagliata, mi ha portato dove sono adesso.

Sappiamo che ha vissuto in prima persona il terremoto dell’Aquila, cosa le è rimasto da questa esperienza?

L’esperienza che ho vissuto è molto difficile da spiegare con le parole. E’ stato un evento tragico che purtroppo ha spezzato la vita di molte persone, alcune delle quali conoscevo personalmente. Solo il tempo mi ha permesso di riflettere su quanto è accaduto. Ho capito che la vita può essere stravolta in un attimo, perciò ho avuto maggiore consapevolezza di quello che davvero conta: gli affetti, i rapporti con le persone e, soprattutto, ho imparato ad essere riconoscente per tutto quello che ho.

Praticava sport da giovane? Se sì quali?

Si. Ho praticato diversi sport, ma sono legato al rugby.

Cosa ne pensa del Rugby?

Il rugby è uno sport di contatto e certamente duro, ma purtroppo è ancora poco praticato nel nostro paese. Oltre alla bellezza del gioco che può essere soggettiva, i valori e gli insegnamenti che vengono trasmessi sono importanti e validi nella vita di tutti i giorni.

Qual è il suo libro preferito?

E’ difficile rispondere a questa domanda. Dato che devo dare una preferenza tra tutti sicuramente “Il mito greco e la manutenzione dell’anima” di Giuseppe Conte (scrittore e saggista).

Qual è il suo cibo preferito?

Sono un appassionato di cucina, ma non devo riflettere molto per dare questa risposta: la pasta. In particolare, la carbonara!

Sperotto Alessandro e Novello Federico 3'A

Nuovi attori in prima!!!

Ciao amici lettori!

Per tutti i ragazzi di prima dell'Archimede abbiamo delle informazioni sul teatro!

Abbiamo posto delle domande ai ragazzi che nel pomeriggio stanno frequentando il laboratorio e queste sono le loro risposte:


Vi piacciono le attività che svolgete?

Sì, sono molte belle, divertenti e istruttive ma anche un po’ impegnative.

C’è qualcosa che vorreste fare in particolare?

Sì, vorremmo fare degli spettacoli .

I prof sono simpatici?

, sono molto divertenti ma quando serve sono anche severi.

Vi sentite dei veri attori?

A volte, quando facciamo piccole scene di recita.

Vorreste fare i laboratori di giornalino e inglese oppure preferite teatro?

Il teatro ci piace ma vorremmo provare l’esperienza di giornalino e inglese.


17/11/2021 Eva S. ed Emma Z. 1A

INCURSIONE AL LABORATORIO DI TEATRO


Anche noi della classe 3^B siamo andati a intervistare i ragazzi di terza del teatro, abbiamo intervistato sia la professoressa incaricata per il progetto teatrale di quest’anno (professoressa Selmo) sia l’esperto venuto apposta per insegnarci tante cose nuove!!! La sua compagnia si chiama La Zonta, lavora da 40 anni si è specializzato in improvvisazioni teatrali; abbiamo scattato inoltre qualche foto per farvi capire più o meno come si strutturano le lezioni con lui.

ecco l'esperto:

ecco come si svolgono le lezioni:

Thomas Gambato 3^B 29/11/2021

Let’s speak English!!!


Cari lettori, in questo pomeriggio in diretta vi stiamo raccontando la bellissima intervista che abbiamo fatto ai nostri amici del laboratorio d’inglese con la professoressa Mrs.Antonietta Anastasio.

Adesso vi elenchiamo le domande e le risposte che abbiamo ottenuto dai partecipanti del laboratorio d’inglese.

All’inizio appena entrati in classe, abbiamo chiesto:

Vi piace il laboratorio d’inglese?

La maggioranza ha risposto di sì, alcuni erano incerti.

Quasi tutti sono attratti dai film che si guardano perché in questi momenti di svago e divertimento si impara anche la lingua.

Vi piace l’argomento trattato?

L’argomento del film è piaciuto quasi a tutti, mentre altri hanno proposto altri film come: Strange il film, i Pirati dei Caraibi, Star Wars, Famiglia Addams e Annabel 3.


Siamo arrivati alla fine di questa puntata, ci vediamo mercoledì prossimo!

THE END

10/11/2021 Daniele V. e Rebecca M. 1A

INTERVISTA ALLA NOSTRA NUOVA PRESIDE!!

La dott.ssa Adele Tropiano nel suo ufficio

-Buongiorno Preside e grazie per aver accettato la nostra richiesta di farle un’intervista.

1. É la prima volta che fa la dirigente in una scuola media?

-Sì

2. Come è stato cambiare scuola?

-E’ stata fonte di grande entusiasmo, mi sono spostata dall’Emilia Romagna, spinta dall’amore per il mio lavoro e per il contributo personale che sento di poter dare a questa istituzione scolastica.

3. Si sta trovando bene?

-Si molto, ho trovato un ambiente accogliente da parte dei collaboratori, del personale amministrativo, degli enti locali, dei comuni di Sandrigo e Bressanvido e una comunità scolastica molto attenta alle esigenze individuali e collettive.

4. E’ felice del suo lavoro?

-Molto, è un lavoro che mi appassiona, mi motiva a fare bene e mi spinge a essere parte integrante di una realtà molto viva e consolidata.

5. Che materie potrebbe insegnare?

-Ho una formazione umanistica.

6. Come le sembrano gli studenti di questa scuola? E i professori?

Ho avuto un’ottima impressione di docenti e alunni.

7. Le piace il nostro giornalino scolastico digitale? Lo leggerà qualche volta?

-Assolutamente sì, penso sia un’iniziativa stimolante per voi e i contenuti che di volta in volta inserite sono frutto di interesse personale.

8. A che età si è laureata?

-Mi sono laureata a 24 anni.

9. Perché ha deciso proprio questa scuola? L’hanno chiamata o l'ha scelta lei?

-L’ho scelta io.

10. Conosceva già questa scuola?

-Me ne avevano parlato e ho approfondito attraverso una ricerca personale.

11- Che liceo ha frequentato?

-L'istituto magistrale.

12. Quale consiglio darebbe agli alunni di terza per la scelta della scuola superiore?

-Seguire la vostra predisposizione personale, il vostro talento, autoriflessione personale e attraverso un confronto continuo e costante con il consiglio orientativo dei docenti affinché possiate conoscere la realtà offerta dal territorio. Fare le opportune valutazioni così da fare una scelta che tenga conto delle inclinazioni personali ma anche, allo stesso tempo ragionata, condivisa e orientata con i docenti e supportata dalle vostre famiglie.

13. Per lei come è stato il passaggio dalle medie alle superiori?

-Positiva, è stata una scelta serena che mi ha dato la possibilità di intraprendere un percorso scolastico appassionante e stimolante.

14. E’ la Dirigente anche della scuola primaria?

-Sì, dirigo un istituto comprensivo all’interno del quale sono presenti tre organi: infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

Grazie della sua disponibilità!

Francesca D. S.C. e Thomas G. 3^B 08/11/2021