Videogiochi si...videogiochi no

Minecraft, Red Dead Dempetion, Fortnite, Roblox.

Tutti noi ragazzi conosciamo i videogames, passatempi virtuali; ne esistono un'infinità : quelli di avventura, horror, azione, logica, creatività e così via.

Ma il punto è: possono causare danni? E se sì, anche permanenti?

Sì. Purtroppo i videogiochi possono essere fonte di problemi e, se non usati nei modi e nei tempi giusti, anche procurare danni permanenti.

Sono stati condotti studi scientifici che dimostrano cosa può causare l'uso improprio e prolungato dei videogames in generale, ma soprattutto, quelli di azione come: Call of duty, The Last Of Us, Dark Souls e Fortnite.

Lo studio ha rilevato che passando all'incirca 90 ore alla settimana davanti a questo tipo di videogames, come succede a chi soffre di ludopatia, cioè una dipendenza dai videogames, è molto probabile che l'ippocampo (struttura del cervello grazie alla quale ricordiamo tutte le azioni quotidiane come mangiare, andare a scuola o al lavoro)subisca una riduzione della sua massa del 2%. Oltre ai danni scientificamente dimostrati trascorrere molte ore davanti ai videogames causa una dissociazione dalla realtà con conseguenze negative sui rapporti personali con amici e familiari, sulla capacità di concentrarsi e apprendere, sui ritmi sonno\veglia.


Come ci si può “disintossicare”?


Sì, proprio così, ho usato il verbo disintossicare perché i videogame possono creare una vera e propria dipendenza come quella dall'alcol, dalla droga o dal fumo. Possiamo limitare i danni seguendo alcuni semplici consigli:

  1. Creare delle regole imponendosi dei tempi massimi di utilizzo magari aiutati dai propri genitori;

2. Non tenere il videogioco a tavola durante i pasti o mentre si studia;

3. Coltivare passioni sane nel tempo libero come lo sport, la lettura oppure uscire con gli amici ecc.

Che vantaggi posso ottenere usando poco i videogames?


In Inghilterra degli scienziati hanno chiesto per un mese a 2400 ragazzi, di età compresa tra i 7 e 12 anni, di usare i videogames soltanto per un'ora alla settimana.

I risultati sono stati ottimi: in tutti i ragazzi si è registrato un aumento della concentrazione; maggior benessere fisico e un miglior rendimento scolastico.



G. C. 3°F (articolo risalente allo scorso anno scolastico)