Mitologia Norrena

COS’È LA MITOLOGIA NORRENA?

La mitologia Norrena (chiamata anche mitologia nordica o mitologia scandinava) è un insieme di miti e credenze appartenenti alla religione pre-cristiana che si diffusero, sia oralmente e sia attraverso delle fonti scritte, soprattutto nei popoli scandinavi intorno al XII secolo.

LA CREAZIONE DEL MONDO SECONDO LA MITOLOGIA NORRENA:

Il mondo primordiale:

Secondo le credenze nordiche l’aspetto primordiale dell’universo era un’immenso abisso conosciuto come il “Ginnungagap”abitato da energie potenti e incontrollabili. Non esistevano né il cielo e nemmeno una riva, ovunque c’era solo il ‘Ginnungagap’. Esso era formato da una parte chiamata “Nifleheim” (significa casa della nebbia) formata da enormi ghiacciai e nebbia molto fitta. All’interno del Nifleheim si trova Il “Hvergelmir” un grande pozzo d’acqua che dava vita ad alcuni fiumi detti “Elivagar”. Il Ginnungagap era formato anche da un’altro luogo, distante dal Nifleheim, chiamato “Muspellsheim”. Esso era la terra del fuoco costituito da altissime fiamme ed un forte calore. Questa era la situazione iniziale del mondo secondo la mitologia norrena che in seguito diede vita agli Dèi, ai giganti nordici e all’umanità.

Il regno dei giganti:

Il primo Dio nordico fu Ymir, esso nacque dall’unione tra l’acqua del Nifleheim e dalla lava del Muspellsheim ed era grande quanto la nostra Terra attuale. Grazie del calore prodotto da Ymir egli diede vita ad altri giganti. Attraverso il sudore del suo braccio sinistro nacquero un maschio e una femmina e attraverso il sudore delle sue gambe generò “Thrudhgelmir” una creatura a sei teste. A sua volta Thrudhgelmir generò Belgemir. Con il tempo si formò una vera e propria famiglia chiamata famiglia degli “Jotun”appartenente al regno dei giganti.

Il regno degli Dèi:

Quando i giganti avevano appena formato il loro regno, dai ghiacciai del Nifleheim nacque “Buri” il primo Dio. Egli era molto potente ma era solo. In seguito nacque “Bor” il primo figlio di Buri che si unì assieme a “Bestla”, figlia di uno dei giganti.

Il regno degli uomini e la creazione del mondo:

L’unione tra Bor e Bestla diede vita a tre nuovi Dèi chiamati “Odino”, “Vili” e “Vè”.

Essi organizzarono una furiosa lotta contro Ymir che venne ucciso in battaglia con un violento colpo alla testa. Il suo sangue creò un enorme diluvio che uccise tutto il regno dei giganti tranne Belgemir e sua moglie che riuscirono a portare avanti il regno dei giganti. Dal corpo morto di Ymir fuoriuscirono dei vermi. I vermi con il tempo diventarono “nani” dotati di intelligenza. Odino e i suoi fratelli crearono la volta celeste con il cranio di Ymir. Per svolgere questa impresa si fecero aiutare da 4 anni di nome “Austri”, “Vestri”, “Nordhi” e “Sudhri”( che in seguito diventarono i quattro punti cardinali). Lo scheletro venne utilizzato per modellare le catene montuose e per riempire le cavità della terra creando così i laghi, i capelli vennero utilizzati per formare le foreste ed infine il cervello fu frammentato in pezzi che vennero lanciati in aria e diventarono le nuvole. Dagli alberi gli Dèi crearono gli uomini. Il primo uomo fu chiamato “Askr” e la prima donna fu chiamata “Embla”.

Creato il mondo, venne subito separato nel territorio chiamato “Jotunheim” destinato ai giganti e il “Midhgard” destinato agli uomini (chiamato anche come regno di mezzo).

Uno dei primi abitanti chiamato “Mundilfari” diede alla luce due figli “Sol” e “Mani”. Gli Dèi non sopportavano che un comune mortale chiamasse i propri figli con i nomi delle loro creazioni, così presero i due bambini e li posarono nel cielo. Sol doveva guidare il carro che trasportava Il sole e Mani doveva guidare il carro che trasportava la luna e entrambi dovevano determinare il giorno la notte. Mani era inseguito da “Hati” (che significa odio) e ogni mese staccava un pezzo della luna, ma essa riusciva sempre a ricrescere ed allontanarsi. Infine un gigante dello Jotunheim ebbe sua figlia “Nat” (notte) che a sua volta ebbe un figlio chiamato “Dagr” (giorno). Nat era davvero una bella ragazza e gli Dèi per festeggiare la sua bellezza le regalarono due cavalli è un carro. Nat ogni giorno compie un giro della terra sul suo cavallo e alla fine della cavalcata lascia dei fili di bava che creano la rugiada mattutina. Al ritorno di Nat, Dagr sale sull’altro cavallo, dotato di una criniera capace di illuminare la terra, compie un’altro giro di maggiore durata e allo stesso tempo illumina la terra.

IL RAGNAROK (RAGNARØKK)

Dopo tutto quello che i giganti e gli Dèi avevano creato arrivò purtroppo anche la fine di tutto. Questo fenomeno è conosciuto come il RAGNAROK. Nessuno può impedire questo evento, entrambi moriranno e il cielo e la terra bruceranno. Il Ragnarok, però, è anche il mezzo con cui l’universo potrà iniziare un nuovo ciclo cosmico con una nuova creazione del mondo e a sua volta seguita da un altro Ragnarok e così via per l’eternità. Il segnale principale dell’arrivo di un nuovo Ragnarok è la fine della civiltà e dell’ordine nel regno degli uomini. In seguito verrà un Inverno terribile che non cederà mai più posto ad una nuova estate per circa 3 anni. Il globo terrestre si ricoprirà di neve e ghiaccio a causa delle continue piogge e tormente. Infine scompariranno il sole e la luna insieme alle stelle. E a quel punto inizierà la guerra…

Lo scontro avverrà tra gli Dèi, giganti, i morti dell’inferno (Hel) e altri uomini potenti come “Yggdrasil”. “Thor”, figlio di Fenrir, è l’unico dio in grado di uccidere i giganti con l’aiuto del suo martello ereditato da suo padre. Alla fine della guerra non vi sono vincitori.

Dopo una lunga e dolorosa guerra ci sarà un nuovo inizio, un uomo e una donna troveranno rifugio nel sacro albero di Yggdrasi è da lì vedranno per la prima volta Il nuovo mondo.

M. S. 3C