Sirmione: una perla sul lago di Garda
REGIONE: Lombardia
PROVINCIA:Brescia
POPOLAZIONE: 8.121 abitanti
SUPERFICIE: 26, 25 Km quadrati
Ambiente e territorio
La città di Sirmione è prevalentemente pianeggiante, e si sviluppa all’interno di una penisola che si estende sulle coste meridionali del lago di Garda, in Lombardia, in provincia di Brescia.
Sono presenti ben otto parchi e zone verdi, esistono diverse spiagge collocate in vari punti del territorio dove si può prendere il sole e fare il bagno.
Clima
In inverno il clima è abbastanza rigido e le piogge sono frequenti, invece le estati sono fresche e miti.
Particolarità
E’ considerata la perla del lago di Garda, Sirmione è una splendida cittadina perché offre l'opportunità di dedicarsi a diverse attività legate al patrimonio storico e culturale, alle sue bellezze naturali, alle risorse locali, ai prodotti tipici e agli eventi.
Giamaica Beach, Sirmione
STORIA
Già nell’età del bronzo questo territorio era abitato..
Il primo insediamento romano si affermò nel nord della penisola dove sorgono le rovine della villa romana datate al I secolo d.C. (le Grotte di Catullo).
Oltre alle sue bellezze naturali, che attirarono i Romani, Sirmione sorgeva in un luogo strategico, cioè sulla via Gallica, l’antica strada che arrivava a Verona dove si collegava alla via Postumia che univa Genova ad Aquileia.
Un periodo di grande splendore nella storia di Sirmione fu quello della dominazione longobarda: questa popolazione proveniva dall’Europa del nord, iniziò a espandersi nel 568 d.c. si impadronì di tutta l’Italia settentrionale.
Sirmione, anche in epoca longobarda, fu molto importante per il luogo in cui sorgeva; occupava infatti una posizione strategica perché controllava la strada da Verona a Brescia e la via verso la val D'Adige.
Nel 774 il regno longobardo cadde per opera di Carlo Magno, re dei Franchi. Sirmione in seguito divenne un piccolo centro fortificato e dal 1197 la penisola divenne un dominio del comune di Verona.
Durante il XIII secolo, Sirmione, entrò a far parte dei domini della famiglia Della Scala di Verona (detti anche Scaligeri, famiglia che governò sulla città di Verona per centoventicinque anni, dal 1262 al 1387.) ai quali si deve la costruzione della Roccaforte che ha aiutato a proteggere il borgo e il porto.
Nel 1405 Sirmione passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, mantenendo la funzione di controllo e difesa.
Nel XVI secolo cominciò un lento declino della rocca in concomitanza dell’ aumentata importanza assunta dalla vicina cittadella di Peschiera.
Il castello rimase sede della guarnigione militare, fino alla caduta di Venezia nel 1797.
LE GROTTE DI CATULLO
Si tratta dello scavo archeologico più grande del nord Italia: sono i resti di un’antica villa romana del l sec. d. c. Secondo la tradizione, le grotte di Catullo sono il luogo dove il celebre poeta latino GAIO VALERIO CATULLO nacque e trascorse l’ infanzia.
Catullo apparteneva ad una famiglia ricca e importante, i Valori, che aveva possedimenti a Sirmione.
Non si tratta di vere e proprie grotte, ma quando la villa venne abbandonata, la vegetazione tutt'intorno crebbe fino a ricoprirla totalmente fino a dare l’impressione che si trattasse di grotte.
Le ville nell’antichità erano la dimora delle famiglie patrizie circondate da proprietà terriere.
La villa fu costruita su un terreno pieno di avvallamenti. Rimane visibile ancora oggi la parte centrale della villa con tutti gli ambienti laterali e sono visibili i resti di un lungo criptoportico, cioè una galleria coperta, le cui volte erano rette da un colonnato
La villa era dotata di vere terme di cui sono visibili resti del tepidarium e del calidarium. Vicino alle terme si nota una costruzione quadrangolare che probabilmente era una cisterna che forniva l’acqua alle terme.
L'estremità nord della villa terminava con un’ampia terrazza che era costruita su imponenti basamenti come tutta la villa.
La villa molto grande ed imponente fa pensare che anche le decorazioni e gli arredi fossero molto raffinati ed eleganti. Godeva di una vista straordinaria.
Nel III secolo venne abbandonata e divenne facile bottino dalle scorribande di epoca barbarica
LE TERME
Anticamente le terme erano il luogo naturale per le pratiche di igiene e pulizia ma anche, un importante punto di ritrovo. I Romani avevano un buon occhio per zone dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali, o dotate di doti curative, in poco tempo a Sirmione ci fu un fiorire di domus e ville romane.
Già nel Rinascimento, era nota la presenza di una fonte termale calda e sulfurea nella riva orientale.
Nel 1899, poco a largo della punta della penisola, è stata scoperta una sorgente di acqua termale a circa 70° di temperatura. L’acqua venne incanalata e ancora oggi viene distribuita ai vari centri termali (ci sono due importanti stabilimenti a Sirmione: terme di Catullo e terme di Virgilio). L’attività termale di Sirmione è nota in tutta Europa.
L’acqua termale è utile per la cura e la prevenzione di disturbi legati all’apparato respiratorio, alla cura della pelle, molto utile per problemi ortopedici e reumatologici.
CASTELLO SCALIGERO
Il castello venne edificato nella seconda metà del XIII secolo per volere di Mastino I della Scala, La prima parte del castello è costruita sui resti di una fortificazione Romana.
All’ingresso è visibile lo stemma degli Scaligeri ( lo scudo con la scala a pioli) e il leone di San Marco (stemma della Repubblica di Venezia).
E’ circondato tutto intorno dalle acque del lago di Garda e su uno di questi lati è stata realizzata poco dopo la Darsena, cioè un piccolo porto, luogo dove sostava la flotta scaligera.
Il nucleo principale è costituito dal cortile centrale circondato dalle mura con merlature a coda di rondine, accessibile solo tramite due ponti levatoi che vennero ai camminamenti di ronda delle mura, dove cioè le guarnigioni di soldati si appostavano per l’avvistamento e la difesa dal nemico.
La rocca presenta tre torri angolari con merlature e un mastio, una torre alta 47 metri sotto cui si trovano le celle dei prigionieri.
A causa della sua posizione strategica, era destinata militarmente alla difesa dei domini scaligeri verso Mantova e Milano
LA LEGGENDA DI SIRMIONE
Tanto tempo fa vivevano nel castello di Sirmione due giovani sposi: Ebengardo e Arice.
Una notte di tempesta bussò alla loro porta un cavaliere di nome Elalberto che gli chiese ospitalità per la notte.
I due giovani lo accolsero.
Elalberto, colpito dalla bellezza di Arice, durante la notte entrò furtivo nella camera della giovane. Questa svegliatasi, ingaggiò una lotta contro il suo assalitore, finché Elalberto la pugnalò. Ebengardo dopo aver sentito tutte quelle grida andò a controllare cosa fosse successo e trovò la sua amata senza vita, e uccise l’ ospite con lo stesso pugnale con cui egli aveva ucciso Arice.
Da allora la leggenda narra che Ebengardo, distrutto dal dolore, abbia atteso la m03.3o3r
3te senza alcuna speranza e dopo la morte la sua sofferenza non ebbe fine! Ancora oggi il suo fantasma si aggira tra le mura del castello, afflitto e disperato, indossa abiti scuri com’era usanza per i cavalieri dell’epoca e il suo pianto è inconsolabile perché la sua anima non trova pace.
IL BORGO
Il borgo è caratterizzato da numerose stradine intrecciate e sono presenti diversi edifici di epoca medievale : la chiesa di San Martino, di San Vito e di San Pietro in Mavino
Articolo realizzato da:
D. D.
M. R.
R. G.
S. M.
della classe 2^E - IC VIA CRIVELLI