Trama
Inizia con il protagonista di nome Thomas che si ritrova in una gabbia. Lui è impaurito e cerca di fuggire ma non ci riesce. Ad un certo punto la gabbia si ferma e si apre .Thomas guarda fuori dalla gabbia e vede dei ragazzi che lo aiutano ad uscire. Passano i giorni, Thomas impara delle tecniche di sopravvivenza , i ragazzi gli spiegano che lui si trova nella radura cioè il centro del labirinto dove sono imprigionati .Un giorno vede dei suoi amici alle porte del labirinto, decide di entrare e riesce a sopravvivere alla notte nel labirinto con i suoi compagni uccidendo anche un dolente (ovvero un mostro che faceva la guardia all' uscita).
Dopo molto tempo riesce a scoprire molti misteri del labirinto ,riesce a fuggire con gli altri ragazzi utilizzando una password trovata all'interno dello stesso.
Mi è piaciuto perché...
Mi è piaciuto perché è molto semplice da capire anche se all' inizio è un po' confusionario.
E' un bel film, ve lo consiglio!
Domenico Coppola Bove 2A
E’ la storia del riscatto di un ragazzo americano, ma di origine italiane, che vive nella Philadelphia degli anni ’70. Pugile dilettante ha l’opportunità di diventare ricco e famoso battendo il campione di pesi massimi Apollo Creed… ma le cose non sempre vanno come ci si potrebbe aspettare da un film americano…. Vedere per credere!
E' un film che ha vinto ben 3 premi oscar, gli attori sono eccellenti è il messaggio finale bellissimo: "non bisogna mai arrendersi"! -
Davide Campisi 3A
Un gruppo di ragazzi vuole sfondare nel mondo dello spettacolo. Viene raccontata la loro storia da quando fanno i provini per entrare in una scuola d'arte fino al magnifico spettacolo che tengono alla fine del loro ultimo anno.
Mi è piaciuto perché fa vedere che, nonostante le difficoltà della vita, anche se si inizia comportandosi male, si può sempre migliorare e raggiungere i propri obiettivi, mettendoci impegno e perseveranza.
Davide Campisi 3A
Un barbiere ebreo, decisamente maldestro come soldato, viene ferito nel corso della prima guerra mondiale e ricoverato in preda a una forte amnesia.
Una volta guarito torna al suo lavoro ma il mondo intorno a lui è profondamente cambiato.
E' infatti andato al potere il dittatore Adenoide Hynkel il quale ha scatenato una caccia all'ebreo dietro consiglio della sua eminenza grigia Garbisch.
Il povero barbiere viene così preso di mira e, nonostante l'aiuto di una fanciulla per la quale prova un sentimento profondo, sottoposto a soprusi.
La sua straordinaria somiglianza con Hynkel gli consente però di sostituirsi a lui fino al punto di poter indirizzare un discorso alla nazione di contenuto profondamente umanitario.
Il film ha ottenuto 5 candidature a Premi Oscar, In Italia al Box Office "Il grande dittatore" ha incassato 515 mila euro.
La pellicola vista ci ha particolarmente colpiti sia per la comicità abbinata alla cruda realtà che circonda Charlie Chaplin, che l'attualità delle parole che ritroviamo nel discorso finale che è passato alla storia della cinematografia come "il discorso all'umanità".
Il personaggio di Charlie Chaplin ci ha colpito per il suo coraggio, considerato che fece uscire la pellicola nel 1940, e per la sua bravura, dimostrando il grande potere della parola e della comunicazione in un periodo storico caratterizzato dalla seconda guerra mondiale.
Classe 2B
Twilight (letteralmente "crepuscolo") è una serie di romanzi di genere paranormal romance, scritti dalla americana Stephenie Meyer a cominciare dal 2005.
I romanzi trattano della vita di Isabella Marie Swan, un'adolescente che trasferitasi dalla calda e assolata Phoenix alla piovosa e umida Forks, una piccola cittadina della penisola di Washington, si innamora perdutamente di un vampiro di nome Edward Cullen.
La materia dei romanzi, intarsiata inevitabilmente di elementi fantastici e soprannaturali, ruota attorno alle avventure e alla struggente e burrascosa storia d'amore dei due protagonisti.
Ci é piaciuta molto la saga di Twilight per il romanticismo ed i personaggi, possiamo vivere la storia d'amore impossibile tra Edward e Bella perché vissuta da un'umana e un vampiro, conoscendo i personaggi che li circondano caratterizzati da vite decisamente straordinarie e sovrannaturali.
Durante la seconda guerra mondiale, nel villaggio alpino del piccolo Sébastien si scatena una caccia alla bestia pericolosa ritenuta responsabile delle stragi di pecore.
Uomini armati di fucile, tra cui lo stesso César, che fa da nonno a Sébastien, sembrano non pensare ad altro che a volerla catturare e sopprimere.
Ma il bambino ha conosciuto la bestia da vicino, sa che non ha ucciso lei le pecore e che si tratta solo di un dolcissimo Pastore dei Pirenei, in fuga da un padrone violento.
La caccia al cane e l'occupazione nazista del villaggio francese, con la ricerca a fucili spianati di chi si arrischia ad aiutare il passaggio degli ebrei in Svizzera, si sovrappongono drammaticamente, a riprova dell'interesse del regista nel costruire un film che illumini la natura dell'umanità così come l'umanità della natura.
In questa pellicola vediamo come il coraggio, l'amore e l'amicizia siano gli unici baluardi contro la follia della seconda guerra mondiale che accompagna la storia ma, soprattutto, come un bambino non influenzato dalla società adulta, non sia legato a pregiudizi che gli avrebbero impedito di creare il meraviglioso rapporto tra lui e la "ricercata" Belle.
“Ai miei due figli, che il riscatto di uno valga quello dell’altro”.
Questa la dedica di Teresa Manes nel libro che racconta la tragica vicenda vissuta da suo figlio, Andrea Spezzacatena, quindicenne vittima di bullismo e cyberbullismo omofobo, cui è ispirato il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, per adesso in proiezione nelle sale cinematografiche italiane.
Il film girato a Roma, con la regia di Margherita Ferri, presenta un cast di attori emergenti: Samuele Carrino, nel ruolo del protagonista Andrea Spezzacatena; Corrado Fortuna nel ruolo di Tommaso, padre di Andrea; Andrea Arru, che interpreta Christian Todi, il bullo, e una bravissima Sara Ciocca nel ruolo di Sara, migliore amica del protagonista. Una Claudia Pandolfi matura interpreta, invece, Teresa Manes, la madre di Andrea. Ad accompagnare lo sviluppo della trama il brano di Arisa “Canta Ancora”.
La voce narrante è quella del protagonista che racconta agli spettatori in modo fresco e spontaneo la sua storia attraverso le tappe della sua breve esistenza. Da bambino, dotato di notevoli capacità e di un grande animo, ad adolescente, quando conosce Christian Todi che reputa “amico”, il suo migliore amico. Andrea lo aiuta in qualsiasi occasione, ma questo aiuto non viene mai ricambiato, anzi, Christian inizia a deriderlo in modo pesante e spregiudicato a scuola davanti ai suoi compagni fino a quando, al ballo di fine anno, gli tende, insieme al suo branco, un tranello terribile, mortificandolo davanti a tutta la scuola. Da quel momento si scatenano una serie di episodi di bullismo, sempre più gravi da parte dei compagni, che si manifestano anche in cyberbullismo: un’intera pagina dedicata sui social al “ragazzo dai pantaloni rosa”, un innocente regalo di sua madre che si trasforma in un incubo per Andrea.
Nonostante il suo coraggio, non riesce a sopportare più tale situazione e decide di suicidarsi senza lasciare alcun messaggio.
Arrivati i suoi quindici anni, decide di farla finita.
Il film ci invita a riflettere sugli stereotipi di genere e sull’importanza dell’accettazione del prossimo e a deporre i pregiudizi per gli altri, affinché ciascuno possa vestirsi e pensare liberamente, senza rinunciare mai ad essere sé stesso. Il messaggio che arriva è potente: ciascuno di noi porta dentro di sé la propria autenticità che, per quanto diversa, è bella.
“Ho sicuramente commesso degli errori con mio figlio. Ma permettergli di indossare quei pantaloni rosa non è stato tra quelli”.
Teresa Manes vuole far arrivare questo messaggio a tutti gli adolescenti, raccontando pubblicamente la storia del figlio Andrea, nella speranza che nessun altro ragazzo sia spinto a compiere l’atto estremo.
Questo film tocca il cuore e scuote inevitabilmente l’animo, invitandoci a riflettere sulle conseguenze che le nostre azioni possono avere sul prossimo. Gesti e parole possono costruire ponti e relazioni tra le persone, come possono distruggerli, lasciando voragini incolmabili ed una solitudine profonda.
«Le parole sono come dei vasi di fiori che cadono dai balconi. Se sei fortunato li schivi e vai avanti sulla tua strada, ma se invece sei un po’ più lento, ti centrano in pieno e ti uccidono».
Quando uscì il primo leggendario Fast & Furious, nell'ormai lontano 2001, era difficile prevedere che avrebbe dato vita a un'intera serie di pellicole tanto fortunata quanto longeva. Il film raccontava di Brian O'Conner, un agente di polizia infiltrato all'interno di un gruppo di appassionati di motori sospettato di alcuni furti e capitanato dal re delle corse clandestine, Dominic Toretto. Prima di diventare amici, i due si sfidavano in una memorabile gara all'ultimo sangue. Una corsa veloce, come in maniera altrettanto veloce sembrava destinato a sgonfiarsi il fenomeno Fast & Furious.
Si è evoluto invece nella saga non fantasy più fortunata del nuovo millennio. A parte "Harry Potter", "Il signore degli anelli", "Twilight", "Hunger Games" e affini, infatti, nessun'altra serie ha conosciuto un successo mondiale clamoroso quanto quella con protagonisti Vin Diesel e il compianto Paul Walker. Nel corso del tempo la saga ha saputo evolversi e cambiare, non solo nel “tuning” delle automobili, ma anche nel raccontare storie e personaggi differenti.
Con "Fast X", nel 2023, si conclude la storia di Torretto e famiglia, ma non sarà l'unico film a comporre questo finale. È infatti confermato che sarà diviso in due parti, ma lo stesso Vin Diesel - dal red carpet romani dell'anteprima mondiale - ha lasciato intendere che potrebbe trasformarsi in una trilogia.
Questo film è ormai un cult, ha ispirato non solo svariati sequel ma anche numerosi videogiochi ed è per questo che ci e' piaciuto.
Crescere non sarà facile per Sheldon Cooper, genio della scienza e della matematica di 9 anni.
Mentre il dotato ma ingenuo Sheldon deve vedersela con l’East Texas, dove la chiesa e gli sport vanno per la maggiore, la sua famiglia molto normale deve trovare un modo per convivere con lui. Suo padre George Sr., un allenatore di football, fatica a comunicare con un figlio che non riesce a capire.
La madre Mary, protegge e si prende cura del suo “pesce fuor d’acqua”. Georgie, il fratello maggiore, deve accettare il fatto che il suo fratellino frequenta le sue stesse lezioni del liceo.
La sorella gemella di Sheldon, Missy, è l’unica che gli dica la verità.
E' una serie molto divertente su questo straordinario ragazzino che, oltre a divertirci, ci fa riflettere sull'importanza della famiglia e di come, pur non essendo uguali, siamo tutti ragazzini speciali.
Il famoso personaggio di Mercoledì Addams, originariamente ideato da Charles Addams (1912-1988), prende nuova vita nella recente serie tv “Wednesday”, coprodotta da Tim Burton.
Mercoledì Addams, una giovane sedicenne figlia di Morticia e Gomez, è la solitaria e problematica protagonista che, dopo un incidente scolastico, viene costretta dai genitori a trasferirsi nell’ennesima scuola: la Nevermore Academy, un istituto superiore ideato per i “reietti” cioè coloro che hanno difficoltà ad integrarsi nella società a causa delle loro peculiarità.
Nella scuola sono infatti presenti licantropi, sirene, gorgoni e personaggi dotati di poteri magici. È proprio qui che la giovane Mercoledì dovrà affrontare il difficile inserimento scolastico e in parallelo, una serie di vicende misteriose legate ad omicidi che avvengono nella zona.
Questa trama fornisce perlopiù il contesto chiave in cui viene presentato il vero cuore della serie e cioè seguire il viaggio psicologico della protagonista.
Infatti, Mercoledì, seppur nella sua peculiarità, mostra alcune delle complesse ma tipiche sfide di sviluppo dell’età adolescenziale: l’ambivalenza tra il desiderio di indipendenza e il bisogno di protezione dei suoi genitori, i conflitti familiari e la difficoltà nell’accettazione di sé e nell’essere accettata dai coetanei nella sua diversità.
La giovane Addams sembrerebbe incarnare in sé la lotta interiore di molti adolescenti, alla costante ricerca del proprio posto nel mondo.
La serie, oltre ad appassionarci per la protagonista decisamente particolare, affronta anche tematiche a noi vicine come il bullismo, una nuova esperienza scolastica con i problemi ad essi collegati e l'affetto per il proprio fratello insieme al senso della famiglia.
Ci hanno appassionato sicuramente anche le avventura della protagonista.