La storia di San Valentino😍 

Vi siete mai chiesti come è nata la festa di San Valentino? Oggi vi parlerò proprio di questo!!!

Ai tempi della massima estensione dell’Impero Romano servivano molti soldati per difendere i confini e quindi gli uomini venivano strappati alle famiglie per essere arruolati.

Ma per la mancanza delle loro famiglie i soldati iniziarono ad abbandonare l’esercito e a scappare verso casa. L’impero decise così di vietare il matrimonio ai soldati, altrimenti sarebbero andati incontro ad una pena terribile… la MORTE!

Un giorno il Vescovo Valentino vedendo una donna che piangeva, le chiese una spiegazione. Costei raccontò che il suo amato, di nome Pasquale, era stato arruolato e che quindi non si sarebbero potuti sposare. Il vescovo, determinato ad aiutare la donna, decise di celebrare le nozze il giorno dopo; aggiunse poi, di fronte alla preoccupazione della donna, che Dio li avrebbe aiutati.

Il giorno seguente la donna e il soldato si sposarono e la notizia si diffuse a macchia d’olio. Molte altre coppie così chiesero aiuto al Vescovo Valentino per poter celebrare le loro nozze. Ma l’attività del vescovo ebbe una rapida battuta d’arresto, perché i soldati fedeli all’imperatore lo scoprirono. A seguito di un processo il povero vescovo fu crocifisso proprio il 14 Febbraio

Da allora si festeggia San Valentino per onorare il Vescovo che per AMORE aveva disobbedito all’Impero.❤️‍🔥

    

                                              Vanessa Sordelli 2^G 

Un viaggio “in maschera” per la penisola! 

Conoscerete sicuramente le più importanti maschere di Carnevale… Arlecchino, Pulcinella, Colombina e tutti gli altri sono le star di questa super festa ma conoscete la loro storia? Come mai si chiamano così?

È obbligatorio parlare della maschera più famosa… Arlecchino!
La storia di questo personaggio veneziano ha inizio con il conte Hellequin… Hellequin è il conte di Boulogne (Francia) quando però viene ucciso la leggenda sulla sua morte diventa un mistero facendo diventare Hellequin uno dei diavoli del mistero. Quando Dante lo cita nella Divina Commedia, soprannominandolo Alichino, il personaggio diventa un elemento comico e credulone. La storia del suo iconico costume invece è molto diversa… Si tratta infatti di un regalo della madre che, nonostante la povertà, ha cucito insieme tanti pezzi di stoffa creando il suo costume.

Un’altra maschera famosissima è la maschera di Napoli: Pulcinella.
Esistono varie teorie sull’origine di questa maschera così stravagante. Alcuni sostengono che il nome derivi da Puccio D’Aniello: un contadino originario di Acerra (provincia di Napoli) che avrebbe deciso di prendersi una pausa dai campi partendo per Napoli. Altri ancora sostengono che il nome Pulcinella derivi da “Pulcinello”, cioè di un piccolo pulcino dal naso curvo e sporgente che richiama il volto della maschera. Infine, alcuni studiosi pensano che il personaggio di Pulcinella sia ispirato a Maccus, il ladro sciocco e mangione nominato dentro alle commedie romane.

Tra tutte le maschere risalta sicuramente la bellissima Colombina
Ha sicuramente il carattere più particolare tra tutte le maschere. Lavora come serva a casa della nobile Rosaura che continua a raggirare attraverso scherzi e stratagemmi.
Colombina è affascinante e molto corteggiata, soprattutto dal padre di  Rosaura, la nota maschera Pantalone. Lei, però, resta fedele al suo adorato Arlecchino; spesso è portata in scena come sua fidanzata o moglie, addirittura ogni tanto prende il nome di Arlecchina.

La maschera più gentile, generosa e più distratta di tutte è sicuramente GiandujaLe origini di Gianduja risalgono al 1808, quando i burattinai Giovanni Sales e Gioacchino Bellone partirono per un “tour” in giro per l’Italia. Una volta arrivati a Genova hanno un’idea geniale: mettono in scena uno spettacolo sulle disavventure di Gironi. Il nome “Gironi” però, è troppo simile al nome del doge di Venezia per questo i 2 burattinai vengono arrestati. Una volta rientrati a Torino decidono di mettere in scena uno spettacolo, il protagonista si chiama Gironi-Gerolamo. Anche qui però il nome è lo stesso del fratello di Napoleone e, i 2 vengono condannati a morte. Ancora una volta Sales e Bellone scappano e decidono di cambiare il nome del loro personaggio da Gironi-Gerolamo a Gianduja.
Gianduja è un personaggio che fa subito innamorare il pubblico: è gentile e generoso con gli altri, adora mangiare ottimo cibo e bere buon vino e, ha anche un tocco comico dato dalla sua enorme distrazione.

E voi conoscevate le storie di queste maschere? Qual è la vostra preferita? 

Chiara Di Luise 2H

Viaggiare sulle ali dell’amore 

Cari lettori  visto che si avvicina San Valentino, vi parlerò di quattro destinazioni dove portare la vostra metà in questo giorno speciale. 

La prima tappa è PARIGI, che come tutti sanno è considerata la città dell’amore grazie agli splendidi ponti, musei e opere che la caratterizzano, rendendola unica e creando un’atmosfera da favola. Gli innamorati che si trovano in questa splendida città devono assolutamente salire sulla Torre Eiffel, senza dubbio il monumento più importante di Parigi. Da qui, tenendosi mano nella mano, potranno ammirare la città dall’alto. 

Si potrebbe anche fare un giro a bordo del “Bateaux Mouches” (“battello mosca”) per scoprire Parigi lungo il corso della  Senna.

Siete alla ricerca di un locale tipico e con piatti gustosi? Non perdetevi le numerose brasserie, con stuzzicanti piatti a base di carne. Magari scegliete quello con il panorama migliore, non c’è di meglio che assaporare del buon cibo con la vostra dolce metà e un panorama mozzafiato che vi fa da cornice.


Un’altra importante città dell’amore è VENEZIA. Un luogo considerato unico al Mondo grazie ai suoi canali, palazzi settecenteschi e alle immancabili gondole.

Sarete immersi in un’atmosfera di altri tempi, con sfarzosi abiti in maschera! Sì, perché San Valentino può coincidere con i festeggiamenti del Carnevale.

Oltre all’imperdibile giro in gondola (un po’ caro, ma vi assicuro che ne vale la pena), potrete “scalare” il campanile di San Giorgio Maggiore edificato nell’isola di Giudecca. Una volta in cima sarete spettatori di un panorama mozzafiato con vista su Palazzo Ducale e Piazza San Marco.

Lo stomaco brontola, i bacini non bastano! Andate a mangiare, senza spendere una cifra spropositata, presso “Il Paradiso Perduto” o, se preferite, “Osteria al Timon”. Tutte le pietanze sono buonissime, in particolare il fritto misto vi farà impazzire.

 


Nuovo giro, nuova corsa, ci spostiamo non molto lontano da Venezia, nella città di Romeo e Giulietta: VERONA.

In questa splendida città di origine romana, potete trascorrere delle ore rilassanti passeggiando per le vie del centro storico e ammirando le piazze più significative, quali Piazza delle Erbe, Piazza dei Signori, Piazza Bra, dove si affaccia la famosa Arena.


Se riuscite, programmate questo giro nelle ore notturne,  così avrete la possibilità di essere avvolti dalle suggestive luminarie sull’AMORE, da anni una tradizione sentita dai Veronesi.

Vi ricordo che nelle giornate del 10-11 Febbraio andrà in scena lo spettacolo  “Love Romeo & Juliet” presso l'Arena; sarete immersi nella storia più romantica e tragica di sempre, grazie alla bravura di leggiadri ballerini professionisti, cantanti e attori.

Per assaggiare la cucina tipica locale, fate un salto alla osteria “Caffè Monte Baldo”, gusterete ottimi piatti sorseggiando del vino di ottima qualità.

Per l’ultima tappa del nostro viaggio d’amore, sorvoliamo l’Atlantico, destinazione NEW YORK. La città è conosciuta nel mondo anche grazie ai tanti  film d'amore che vi sono stati girati. Tra le tante location utilizzate ricordiamo: l’Empire State Building, uno dei più antichi e iconici grattacieli della città; la Statua della libertà, accessibile anche all’interno.

Ma se volete mettere alla prova le abilità sportive del vostro amore, precipitatevi nella pista di pattinaggio più famosa di tutti gli USA, quella del Rockefeller Center. Con soli 35 dollari a persona farete un'esperienza indimenticabile, soprattutto per le divertenti cadute!


Per gli amanti dei musical non fatevi scappare l’opportunità di ammirare i mille spettacoli di Broadway. Si tratta di un'esperienza molto appassionante in cui sarete trasportati in un'atmosfera elettrizzante: anche il più negato nel ballo, vorrà diventare un provetto ballerino. Tra gli spettacoli più entusiasmanti spiccano “Aladdin” ed “Harry Potter”, attenzione perchè vi faranno scendere pure qualche lacrimuccia.

Per saziare i vostri palati vi propongo l’assaggio dell’hamburger segreto di “Burger Joint”, qui avrete la possibilità di scegliere tra mille gusti disponibili; oppure, vi segnalo “Ben&Jack's Steakhouse”, situato vicino a Broadway, per deliziarvi con fantastiche bistecche.

Cari lettori vi auguro di partire verso una di queste mete con la vostra persona del cuore. Buon Viaggio!


Francesca D’ Imprima



Rio in festa

Cari lettori, 

anche se il carnevale ormai in Italia è già passato, ci tengo a parlarvi di una grandissima festa che si celebra in Brasile. Pronti ad allacciare le cinture? Voliamo subito nel fantastico mondo brasiliano.

Il primo Carnevale brasiliano è quello di Rio de Janeiro, le cui origini risalgono al XIX secolo. Tutto ha inizio quando la borghesia cittadina brasiliana importò dall'Europa un’usanza molto particolare: organizzare balli e feste in maschera, in uso soprattutto in Italia e Francia.

Durante il Carnevale nel sambodromo, uno stadio all’aperto, c’è una grandissima parata di Samba durante la quale le migliori 12 squadre di Rio de Janeiro entrano in pista e gareggiano per avere il titolo di campione. Come vincere il titolo? Ogni squadra viene valutata da dei giudici, che hanno l’importante compito di assegnare dei punti.

Questa competizione è molto difficile perché i ballerini devono percorrere un km in massimo un’ora di tempo, infatti, chi supera il tempo massimo viene penalizzato e ha meno probabilità di vincere. Tuttavia non si valuta solamente la performance ma sono assegnati dei punti anche  al costume.

Quest’anno questo carnevale lo ha vinto la scuola di samba UNIDOS DO VIRADOURO. Guardiamo insieme i loro bellissimi costumi!!!

Ti piacerebbe partecipare al carnevale di Rio? Quale costume indosseresti?

                                                                       Isabella Ventura 1 C



GIÙ LE MASCHERE… LE CHIACCHIERE!


Le Chiacchiere sono un tipico dolce carnevalesco nato nell’ antica Roma in una festa simile al Carnevale (Saturnali e Baccanali). All’inizio questo dolce aveva un nome e un sapore diverso, si chiamava Frictilia: era un dolce fritto nel grasso di maiale che veniva lanciato ai passanti. Le Chiacchiere che conosciamo noi nascono solo alla fine del Medioevo con la ” Festa dei Folli”.

Questo dolce è chiamato in molti modi: ad esempio “Cenci” in Toscana, “Frappe” a Roma, “Galani” in Veneto.

Se ti va di assaporare questa delizia, prima ti devi rimboccare le maniche e diventare un provetto pasticciere! Ecco gli ingredienti, per circa 40 Chiacchiere (mi raccomando non mangiarle tutte da solo, condividile!):

Tutto chiaro? Hai controllato in dispensa se hai tutto l’occorrente per procedere? Se la risposta è affermativa, indossa il grembiule e mani in pasta…


di Donato De Censo 2H


GIÙ LE MASCHERE… LE CASTAGNOLE

Un altro dolce tipico di questa festa stravagante sono le Castagnole.  Questo dolce nasce nel 1600 quando veniva servito nelle grandi corti. A quei tempi però esisteva una variante delle Castagnole: venivano cotte al forno e poi farcite con la crema. Esistono vari nomi per questo dolce: ad esempio, in Liguria sono chiamate “Bugie”, in Emilia “Sfrappole”.

Se volete provare a cucinare questo dolce vi consigliamo questa ricetta:

Ehhhh ora a lavoro…

Mi raccomando, l’impasto risulterà unto ma non aggiungete la farina!

Ehhh voilà il dolce è servito!

                                                       Di Donato De Censo 2H


GIÙ LE MASCHERE… LE GRAFFE

Le Graffe sono un tipico dolce napoletano, che prende spunto dalla ricetta dei Krapfen asburgici: un dolce fritto e poi farcito con della marmellata o della crema bavarese. Per rendere più morbido l’impasto i Napoletani aggiunsero delle patate. A Venezia le Graffe sono chiamate anche Fritole.

Partiamo dalla ricetta, a prova di “Graffa”:

Per il mix aromatico invece:

PROCEDIMENTO:

Vi è venuta voglia di provare questi tipici dolci carnevaleschi? A noi della redazione sì! Buon appetito!

                                                        Di Donato De Censo 2H