L’idea è nata nella primavera del 2024 da un'ipotesi di percorso educativo sulla cartografia di specie arboree elaborata dal Professore Giuseppe Emiliani che ha quindi coinvolto l’esperto Andrea Serra della società naturalistica Ecosistema.
Si sono poi meglio definiti obiettivi, struttura, attività, cronoprogramma con la collaborazione delle docenti Grazia Serron (2A), Cristina Altieri (2B), Carmela De Concilio (2C), Rosa Zagni (2G) .
Quindi l’Istituto Comprensivo, assieme ad altri percorsi educativi, ha costruito il macro progetto “siSTEMa IC7” che è stato presentato e successivamente finanziato dal PNRR Istruzione - "Nuove competenze e nuovi linguaggi Missione 4 - C1 - Investimento 3.1 ".
Si è avviato operativamente il progetto all'inizio dell'anno scolastico 2024-2025 con una serie di incontri organizzativi e di programmazione fra docenti tutor ed esperto, sia via meet e sia in presenza a scuola.
Successivamente l'esperto ha effettuato rilievi in aree verdi di differente tipologia (parchi pubblici, giovani boschi urbani, alberature lungo piste ciclabili) più o meno prossime al plesso scolastico e raggiungibili agevolmente a piedi dalle classi.
In queste aree sono state identificate diverse specie arboree ed arbustive caratterizzanti gli ambienti planiziali e collinari del territorio di Imola e potenziali candidate come oggetto di studio perché:
a) archeofite domesticate, con frutti eduli tradizionalmente raccolti,
b) autoctone strutturali degli ecosistemi naturali e perciò utili anche alla fauna selvatica,
c) esotiche di recente introduzione e potenzialmente invasive.
Per tali specie sono state prodotte 38 schede sintetiche in formato A4 per il riconoscimento fotografico dei loro caratteri salienti (corteccia, foglie, fiore, frutto). Queste schede sono state pensate per essere utilizzate dagli studenti durante le uscite di studio.
Sempre nelle uscite preliminari, l'esperto ha collaudato anche l'efficacia del rilievo dei punti GPS: essendo le piante spesso schermate da edifici vicini, si sono verificati spesso 5-7 m di errore random sulla posizione degli esemplari (in alcuni casi anche fino 15 m), soprattutto in presenza di ostacoli alti rispetto ai satelliti più bassi all'orizzonte e dell'imprecisione degli algoritmi di approsimazione dei dispositivi impiegati.
Per questo limite di precisione si è perciò deciso di utilizzare durante le uscite la cartografia cartacea al posto del dispositivo GPS. Si sono quindi predisposte 18 tavole in formato A3 parzialmente sovrapposte che inquadravano i 4 percorsi dalla scuola alle aree di rilievo. Le tavole sono state realizzate utilizzando il software cartografico freeware QGIS, che è stato installato anche sui laptop Windows della scuola. Per ognuno dei 18 tagli cartografici individuati, si sono elaborate:
1) una tavola in scala 1:1000, con base cartografica la Carta Tecnica Regionale Multiscala 2016;
2) una tavola in scala 1:1000, con base cartografica le ortofoto aeree AGEA 2023.
Tra fine ottobre e inizio novembre ogni classe coivolta ha effettuato un'uscita pomeridiana extracurricolare per la ricerca e l'osservazione di specie target nelle aree individuate.
La metodologia di lavoro ha privilegiato lo svolgimento diretto di attività operative da parte degli studenti, che hanno eseguito i rilievi in piccoli gruppi in parallelo (4-6 alunni per gruppo). In ogni gruppo erano state designati ruoli precisi:
1) il Cartografo, che "leggeva" le tavole e le marcava con i punti di rilievo degli esemplari (compresi il nome della pianta e un numero progressivo);
2) i Documentatori/Raccoglitori, che fotografavano le piante e le loro carratteristiche e/o raccoglievano foglie e frutti (elementi di riconoscimento disponibili in base alla stagione);
3) gli Intervistatori, che prendevano appunti dalle descrizioni dell'esperto (il nome e i dettagli importanti di ogni pianta), facevando anche domande e richieste di chiarimenti.
L'individuazione cartografica delle singole piante rilevate è stata eseguita direttamente sulla base ortofotografica, dove le piante stesse si distinguevano chiaramente nelle foto. Poi prendendo gli elementi urbani come capisaldi, i cartografi riportavano i punti individuati anche sulla base topografica abbinata.
Nelle quattro aree visitate, sono stati complessivamente censiti e studiati 40 esempari arborei e arbustivi, per un totale di 25 specie diverse.
Si sono dapprima riorganizzati gli appunti presi, le fotografie scattate e i materiali vegetali raccolti.
Si sono poi ricercati e organizzati ulteriori contenuti sugli alberi e sugli arbusti censiti durante le uscite. I contenuti sono stati cercati e selezionati da alcune fonti bibliografiche (materiale bibliografico portato in consultazione) e da siti internet autorevoli.
È stata fatta in classe una ricerca di ulteriore materiale iconografico pertinente, attraverso la selezione su internet di fotografie con licenza Creative Commons di adeguata qualità.
Si è svolta quindi l'archiviazione di tutti i materiali elaborati/acquisiti su un supporto informatico (dapprima in cartelle ad-hoc all'interno dei singoli Classroom delle classi, poi consolidando la repository nel cloud di progetto, anche per futuri riutilizzi in altre attività scolastiche).
Si è anche realizzato un primo approccio al freeware QGIS, applicazione per la creazione e la gestione di sistemi informatici cartografici. In classe sui lapotop Windows dell'Istituto si sono sperimentate alcune procedure di base per visualizzare una carta topografica (proiezioni cartografiche, collegamento al server cartografico WMS della Regione Emilia-Romagna, connessione al Database Cartografico Regionale - carta tecnica multiscala). Quindi si è navigato nella cartografia così visualizzata, lavorando con scale e panning sino a localizzare Imola e poi la scuola e le aree di rilievo. Infine si è caricato uno strato ortofotografico dal server WMS regionale (AGEA 2023) per trovare sul freeware le piante censite e localizzate sulle tavole cartacee usate durante le uscite di studio.
La parte più cospicua della sintesi comunicativa è stata la progettazione e la realizzazione di pagine web (schede monografiche per ogni specie target) sul Google Workspace dell'Istituto. Si è utilizzata l'applicazione Sites, compresa nel workspace, per accelerare la curva di apprendimento degli studenti, essendo tale prodotto parte di un ecosistema informatico utilizzato quotidianamente dalle classi e profondamente integrato con diverse altre applicazioni di impiego abituale. Le schede delle specie sono state redatte dagli studenti seguendo una griglia informativa standard ("Sistematica", "Portamento, tronco, rami e corteccia" ,"Foglie", " Fiori", "Frutti e semi", "Distribuzione", "Habitat"). Utilizzando la griglia, sono stati inseriti testi e fotografie opportunemente selezionati fra i materiali archiviati nel cloud di progetto. L'esperto e i docenti tutor hanno poi completato le restanti sezioni informative del sito.
A chiusura del progetto, si sono effettuate le uscite primaverili nelle aree verdi di studio: queste attività sono servite pricipalmente per svolgere osservazioni sugli esemplari target, con raccolta di ulteriori elementi conoscitivi (ad es. conferma/correzione della posizione cartografica, relizzazione eventuale di fotografie delle fioriture e della fogliazione).
Quando possibile, si sono anche censiti ulteriori alberi e arbusti, scelti fra quelli individuti nella checklist iniziale e per cui erano già prodotte schede di riconoscimento sul campo.
Quando Infine si è constata l'eradicazione di singoli esemplari rilevati in autunno, si sono cercati in prossimità ulteriori individui delle medesime specie per mantenere il collegamento tra l'entità biologica investigata e la sua presenza fisica nel luogo.
Durante la realizzazione del progetto STEM, la classe 2B ha deciso di piantare anche una siepe arbustivo-arborea perimetrale in limitate aree del giardino scolastico caratterizzate da sola copertura erbacea.
Lo scopo dell'impianto è stato prevalentemente didattico-divulgativo e per questo sono state scelte specie autoctone caratteristiche del territorio e fornitrici di servizi ecosistemici per la biodiversità, in modo da fungere da laboratorio all’aperto a supporto dei progetti STEM in attuazione e futuri.
In questa prima attività pilota è stato messo a dimora un numero limitato di esemplari (20 piante in fitocella) di specie diverse. La scelta di queste ultime è ricaduta su arbusti o alberi di prima grandezza, molto rustici, eliofili e poco esigenti dal punto di vista idrico: tale scelta è stata fatta soprattutto per garantire un basso impegno manutentivo.
Il materiale vivaistico è stato ottenuto gratuitamente tramite la campagna di distribuzione alberi della Regione Emilia-Romagna “Mettiamo radici per il futuro”. L’impianto è stato quindi realizzato la mattina di sabato 30 novembre 2024 dalla classe, dalla docente tutor e da diversi genitori disponibili dell’Associazione scolastica.
La successiva limitata manutenzione della siepe alberata sarà eseguita da docenti / personale ATA coinvolti nel prossimi progetti STEM e/o dai genitori stessi.
Per stimolare l'interesse e l'apprezzamento dei frequentatori delle aree verdi pubbliche verso gli alberi e gli arbusti presenti, si potrà verificare assieme al Comune di Imola la possiblità di collocare cartellinature identificative sugli esemplari cartografati e studiati quest'anno (e anche su eventuali ulteriori piante censite in futuro).
In particolare durante il prossimo anno scolastico le classi potrebbero impaginare, stampare e plastificare cartellini per ogni esemplare censito, che riportino il nome comune, quello scientifico e un QRCode. Quest'ultimo potrà consentire la lettura delle schede web prodotte in questo sito usando semplicemente uno smatphone o un tablet connesso a internet.