Ordine: Oleaceae
Famiglia: Oleaceae
Genere: Fraxinus
Specie: Fraxinus excelsior L.
Nome italiano: Frassino maggiore
L'epiteto del genere deriva dal latino fraxinus (= frassino), nome usato per questo tipo di pianta da Virgilio e altri autori latini; derivato dal greco antico φράξο phráxo (= assiepare, chiudere), che indica albero adatto per formare siepi.
L'epiteto della specie deriva dal latino excelsior (= più alto, più elevato), per indicare una specie più alta delle congeneri.
È un grande albero deciduo, che può raggiungere i 40 m di altezza e 1 m di diametro del tronco; è specie abbastanza longeva e a rapido accrescimento. Il tronco è dritto, slanciato e cilindrico, Non presenta impalcature di rami anche per 20 metri e sviluppa una chioma leggera e ovale-piramidale in gioventù, che diventa più arrotondata con l'età.. I rami si inseriscono ad angolo acuto e sono largamente spaziati tra loro. I rametti dell'anno, sono robusti, lisci e verdi-grigi, con lenticelle ben visibili a volte leggermente vellutati presso l'apice. La corteccia giovane rimane per molti anni liscia, verde-grigiastro con macchie più chiare; più tardi e gradualmente si forma una scorza persistente con fini e dense fessurazioni longitudinali, regolari e di colore grigio.
Le foglie sono composte imparipennate, con 7-15 foglioline di 5-11 cm di lunghezza e 1-4 cm di larghezza, sessili o subsessili; solo la fogliolina apicale è nettamente picciolata. Le foglioline sono di forma ovale, acuminate all'apice e più o meno arrotondate alla base, minutamente dentate al margine, verde scuro di sopra, glabre, più pallide nella pagina inferiore, con la nervatura centrale che può essere pubescente, almeno alla formazione.
I fiori sono riuniti in pannocchie dense, laterali che compaiono prima della fogliazione, in marzo o aprile, sono privi di perianzio con stami molto brevi e grosse antere di colore purpureo. Può essere albero poligamo (con fiori sia maschili che femminili), ermafrodita o unisessuale; pare che le piante poligame e maschili siano le più frequenti. L'impollinazione è anemofila (mediante il vento).
Il frutto è una samara monosperma, lunga 3-4 cm a maturazione, bruno chiaro, obovato- lineare, più o meno arrotondata alla base. Le samare maturano a settembre-ottobre e portano un seme profondamente dormiente, perché dotato di un complesso sistema di inibizioni della crescita.