Ordine: Malpighiales
Famiglia: Salicaceae
Genere: Populus
Specie: Populus alba L.
Nome italiano: Pioppo bianco
L'epiteto del genere deriva dal greco antico πάλλω pállo (= sussultare, agitarsi, tremare), per il comportamento delle fronde sotto l'azione del vento.
L'epiteto della specie deriva dal latino albus (= bianco).
In natura, il Pioppo bianco forma ibridi spontanei con il Pioppo tremulo (Populus tremula L. ). Questi ibridi furono descritti nel 1789 dal botanico scozzese William Aiton come una semplice varietà del Pioppo bianco (Populus alba L. var. canescens Aiton), poi nel 1804 il botanico inglese James Edward Smith li promosse ad una specie a sè stante: il Pioppo canescente (Populus canescens (Aiton) Sm.). Sfortunatamente l'identificazione morfologica di questi ibridi spontanei è spesso impossibile o contradditoria. Recenti studi molecolari hanno mostrato come esemplari che sembrano una delle due specie parentali (soprattutto Pioppo bianco), una volta analizzati risultano essere ibridi, mentre individui con caratteri intermedi possono essere sia effetivamente appartenti alla forma ibrida sia alle specie parentali, a causa della elevata variabilità di queste ultime.
Albero alto fino a 30-35 m e con diametro fino a 120 cm, abbastanza longevo, con tronco eretto, spesso sinuoso o ramificato, con grossi rami principali. La chioma è ampia e largamente arrotondata. I rametti sono a sezione arrotondata, biancastri, tomentosi, non vischiosi. Le gemme sono ovate e bianco-pelose. La corteccia giovane è da bianca a grigio chiara-verdastra, liscia e con evidenti lenticelle a disposizione anulare; a maturità diventa nerastra e scabra solo nella parte bassa del fusto.
La foglie sono alterne e di due tipi: le foglie turionali dei rami sterili sono più grandi, palmato-lobate (5 lobi ottusi), grossolanamente triangolari, con picciolo di 5-9 cm, margine a grossi denti; le foglie dei rami fioriferi sono grandi 4-7 x 3-5 cm con un breve picciolo (2-3 cm), ovali o ellittiche-allungate, grossamente dentate. In entrambi i tipi la pagina superiore, inizialmente bianchiccia, diventa verde opaca mentra quella e inferiore resta bianco-tomentosa o feltrosa, più candida nelle foglie turionali, più grigiastra nelle altre.
È una pianta dioica. I fiori maschili sono portati su amenti cilindrici di 8-10 cm e provvisti di brattee dentellate coperte di ciuffi di peli, con antere dapprima porporine, poi gialle. I fiori femminili sono portati su amenti molto più brevi e con stimmi rosa e brattee fiorali anch'esse dentellate e pelose.
I frutti sono capsule con due valve, glabre, coniche, all'interno delle quali sono presenti numerosi semi, ciascuno fornito di lunghi peli cotonosi (pappo) che ne consentono la dispersione dalla pianta madre grazie al vento.
Specie a distribuzione europea centro-meridionale, Asia occidentale e nord Africa. In Italia si trova in tuttele regioni.
È una pianta eliofila e moderatamente termofila che predilige terreni freschi, profondi e ben areati, mentre non tollera i terreni compatti e con umidità stagnante. È assai resistente alla salsedine. Il Pioppo bianco è specie sporadica che si trova, isolata oppure a gruppi lungo i corsi d'acqua. In questi ultimi ambienti partecipa ai boschi ripariali e planiziali igrofili; nella collina si trova anche all'interno di boschi mesofili di latifoglie decidue e, talvolta, come colonizzatore di pendii franosi a suolo umido.