Ordine: Fagales
Famiglia: Betulaceae
Genere: Corylus
Specie: Corylus avellana L.
Nome italiano: Nocciolo comune
L'epiteto del genere deriva dal greco antico κόρυς córys (= elmo), forse per la forma della cupula.
L'epiteto della specie deriva dal latino avellana (= proveniente da Abella), nome latino di Avella Vecchia (AV), città della Campania a nord di Nola, anticamente rinomata per le sue nocciole (nux abellana o avellana in Plinio).
Arbusto alto 3-4 metri, ma talvolta anche alberello alto fino a 10 metri, con ramificazione alta e chiome densa. I rami sono eretti, allungati e flessibili. I rametti giovani sono color ocra, villosi perché dotati di brevi rigidi peli ghiandolosi di colore bianco o rossiccio. I rami adulti presentano una corteccia bruna scura, lucida, che spesso si desquama in senso longitudinale ed è diffusamente provvista di lenticelle.
Le foglie sono alterne, tondeggianti, acuminate all'apice, con margine a doppia dentatura e nervature pennate ben evidenti, provviste di peluria nella pagina inferiore. Il colore è verde intenso nella pagina superiore, un po' ruvida, mentre è più chiaro ed opaco nella inferiore. Il picciolo è breve e tomentoso.
I fiori maschili (immagine in alto) sono raggruppati in amenti penduli; sono di color giallastro, ricchi di polline che si diffonde ad opera del vento (diffusione anemofila). I fiori femminili (immagine in basso) sono presenti sulla stessa pianta e sono poco appariscenti, a forma di gemma, provvisti di un breve ciuffetto di stimmi color rosso vivo. La fioritura avviene da (dicembre) gennaio a marzo , a seconda dell’andamento stagionale.
I frutti sono notissimi, le nocciole. Si tratta di grossi acheni racchiusi in un pericarpo legnoso di colore marroncino, eduli. Sono circondati quasi interamente da un involucro fogliaceo (chiamato cupola), dentato o irregolarmente frastagliato. Maturano in estate avanzata.