Ordine: Rosales
Famiglia: Rosaceae
Genere: Crataegus
Specie: Crataegus monogyna Jacq.
Nome italiano: Biancospino comune
L'epiteto del genere deriva dal greco antico κράταιγος crátaigos (= cratego, biancospino) a sua volta composto dai termini κρᾰταιóς crataiós (= forte, robusto) e da αἴξ, αἰγóς aíx, aigós (= capra), forse un'allusione al fatto che le sue spine terrebbero lontane perfino le capre.
L'epiteto della specie deriva dal greco antico μόνος mónos (= uno solo, unico) e da γῠνή gyné (= femmina, elemento femminile) perché ha un solo stilo e ovulo, quindi un solo seme all'interno del frutto.
Piccolo albero, ma più spesso arbusto, con crescita molto lenta e che può vivere sino a 500 anni. In genere è alto 2-5 m, ma che può raggiungere anche i 12 m. Ha fogliame deciduo e portamento cespuglioso, con chioma globosa o allungata. Il tronco è sinuoso, spesso ramoso sin dalla base, ramoscelli sono di colore bruno-rossastro, quelli laterali terminano frequentemente con spine aguzze e scure lunghe sino a 2 cm. La corteccia è compatta; nelle piante giovani è liscia di colore grigio-chiaro, nei vecchi esemplari diventa brunastra o rosso-ocracea e si sfalda a placche.
Le foglie sonocaduche e portate da un picciolo scanalato. Sono alterne, semplici, di colore verde brillante e lucide nella pagina superiore, verde glaucescente nella pagina inferiore, glabre. La lamina è romboidale o ovale, a margine dentato, suddivisa in 3-7 lobi molto profondi con margine intero e che presentano qualche dentello solo sull'apice.
I fiori sono profumati e di colore bianco o leggermente rosato. Si presentano riuniti in corimbi eretti, semplici o composti, portati da peduncoli villosi. La corolla ha 5 petali subrotondi, gli stami violacei in numero multiplo ai petali (15-20) inseriti sul margine di un ricettacolo verde-brunastro con ovario glabro e un solo stilo bianco verdastro con stigma appiattito (molto raramente alcuni fiori hanno 3 stili). La fioritura avviene tra marzo e maggio.
I frutti sono in realtà falsi frutti perché derivano dall'accrescimento del ricettacolo fiorale e non da quello dell'ovario. Sono riuniti in densi grappoli di piccole drupe con diametro di circa 7-10 mm, rosse e carnose a maturità, coronate all'apice dai residui del calice, che delimitano una piccola area circolare depressa. Contengono di norma un solo nocciolo (endocarpo) di colore giallo-bruno che contiene a sua volata un solo seme. La fruttificazione avviene fra settembre e ottobre.
Il biancospino comune è un arbusto a distribuzione eurasiatico-sudeuropea, dall'Europa centrale e meridionale, dalla Scandinavia meridionale e dalla Russia, fino all'Asia minore e al Caucaso, all'Asia meridionale ed in Africa settentrionale. È presente in tutte le regioni d’Italia.
Il biancospino comune è specie frugale, eliofila e moderatamente xerofila, che si trova in siepi e boschi luminosi; prende parte ai cespuglieti di ricostituzione dei boschi a querce caducifoglie (il cosddetto "mantello"). Vegeta a quote comprese tra il livello del mare e 1.500 metri.