Ordine: Rosales
Famiglia: Rosaceae
Genere: Mespilus
Specie: Mespilus germanica L.
Nome italiano: Nespolo comune
L'epiteto del genere deriva dal latino mespilus (= nespolo), derivato a sua volta dal greco antico μεσπίλη mespíle.
L'epiteto della specie deriva dal latino germanica (= germanico, tedesco).
Si può osservare come piccolo albero di 2-6 m di altezza, con una larghezza della chioma che spesso supera l'altezza, ma più spesso è un semplice arbusto, Come albero è pianta longeva che può diventare anche pluricentenaria, ma presenta crescita molto lenta. Il tronco è eretto, ramificato a volte sin dalla base, sinuoso e con rami spinosi (quelli giovani pubescenti). La corteccia è brunastra con sfumature grigiastre e si sfalda a placche negli esemplari adulti.
Le foglie sono caduche, alterne, semplici con un brevissimo picciolo e con stipole ovate. Sono più frequenti nella parte distale dei rami (cioè più lontano dal punto di inserimento dei rami stessi nel tronco). Hanno la lamina ellittico-lanceolata a base cuneata, l’apice è acuto, il margine è intero e finemente dentato solo all'apice. La pagina superiore è di colore verde scuro, quella inferiore è invece verde chiaro con nervature rilevate. In autunno assumono un colore bruno-ferrugineo-ramato.
I frutti sono pomi globosi o piriformi di 2-3 cm di diametro e sono di color bruno-ferrugineo, con una cavità apicale depressa, circondata dalle lacinie residuali del calice. Contengono 5 grossi semi duri e legnosi.
I frutti non sono commestibili perché duri e con sapore acido ed astringente. Per questo vengono raccolti verso la fine di ottobre e lasciati riposare in un ambiente asciutto e ventilato fino a dicembre (questa operazione si dice ammezzimento). In questo periodo una trasformazione enzimatica della polpa riduce il contenuto di tannino e aumenta in modo significativo quella degli zuccheri, rendendo quindi possibile il consumo del frutto.