Succede a scuola...

Una lezione di storia piuttosto singolare...


Nella giornata di lunedì 16 gennaio 2023 noi alunni della classe 3°E abbiamo fatto una lezione di storia un po’ diversa dal solito.


La professoressa di lettere e storia Barbara Farfaneti ci ha portato in classe una scatoletta con al suo interno alcuni reperti di archeologia militare risalenti al periodo della Prima Guerra Mondiale. Li aveva trovati sulle Alpi suo marito alpinista in una zona dove il ghiacciaio, ritirandosi, aveva cominciato a restituire materiali risalenti ai primi del ‘900.

La classe è stata molto sorpresa nel vedere gli oggetti al suo interno come un caricatore con ancora tutti i proiettili, la canna di un piccolo fucile, dei chiodi per gli scarponi da montagna, un pezzo di filo spinato e poi l’oggetto più strano e inaspettato, una bomba a mano.

Era ovviamente priva dell’innesco e della polvere da sparo, ma era completamente intatta.

La professoressa ci ha spiegato che questi oggetti non hanno un valore economico ma il loro grande valore è quello storico. La professoressa è poi passata fra i banchi per farci toccare con mano i reperti, poi ci ha fatto vedere alcuni filmati molto interessanti riguardanti la guerra combattuta dai soldati italiani sulle Dolomiti.

Ogni tanto fare una lezione un po’ diversa dal solito e toccare con mano quello che si sta studiando può essere molto divertente, ma è anche utile per comprendere meglio l’argomento affrontato e fissarlo bene nella memoria.

Pietro 3E

(Illustrazione  Flavio 3E)

Educare al rispetto degli animali

La classe 1° B ha incontrato un esperto della LAV per parlare di fauna marina e dei diritti degli animali

I ragazzi della 1° B dell’I.C. Cervia 2 hanno partecipato al progetto di Educazione civica proposto dalla LAV, la Lega antivivisezione che, dal 1977, combatte affinché ogni singolo animale abbia vita, libertà e dignità. La LAV, convinta che l’educazione sia soprattutto creazione di valori di riferimento che permettano di operare le proprie scelte con un chiaro criterio morale, mira a sviluppare una percezione dell’altro come individuo capace di soffrire e dunque degno della nostra protezione e tutela e offre un’ampia gamma di argomenti da affrontare con i giovani studenti. La 1° B, insieme alle altre classi prime, ha approfondito il tema dei delfinari, della condizione psicofisica dei cetacei in questi luoghi di reclusione e i diritti di tutta la fauna marina, piccola e grande, primo fra tutti il diritto alla vita. “Apprezziamo molto l’attività della LAV a difesa degli animali” scrivono Rachele, Elisa, Leda, Sara, Gianmaria e Linda nelle loro riflessioni “abbiamo capito che anche i piccoli pesci, i granchi e le meduse che incontriamo nel nostro mare non devono essere trattati come giocattoli, ma come esseri viventi.”

“Alcuni animali vengono maltrattati per il nostro divertimento, come i delfini, catturati nelle acque del Giappone e trasportati in Europa con viaggi che spesso ne causano la morte” scrivono Matilde, Tommaso, Martina e Denis “vengono poi rinchiusi in spazi inadeguati, sottoposti a stress continui, come la musica alta e i rumori in genere che rimbombano nelle piscine e che sono terribili per i cetacei che si orientano con il biosonar. E poi gli esercizi che li riducono a clown, ad animali completamente diversi da come sono normalmente in natura, quando vivono liberi negli oceani. Tutto questo è contrario alla loro dignità.”

“I delfini detenuti nei delfinari si comportano in modo anormale, sono costretti ad attività ed esercizi contro natura, per farci divertire. Per noi ragazzi questi spettacoli non hanno valore educativo, sarebbe più educativa una bella gita in barca! Noi associamo la piscina al divertimento, ma per i delfini non è così!” scrivono Giorgia, Enrico, Aurora, Alice e Riccardo “Abbiamo capito che è importante sensibilizzare i bambini, anche piccoli, a rispettare gli animali. Ad esempio, noi che viviamo al mare quante volte abbiamo visto i bambini giocare e far morire pesciolini e granchietti sulla battigia? Anche loro hanno diritto alla vita e fanno parte di un equilibrio più grande, che è fondamentale rispettare.” Penelope, Arianna, Martina, Elisa ed Emma aggiungono “ Ogni animale selvatico ha diritto di vivere nel proprio habitat. Noi possiamo partire da piccoli gesti: non calpestare un insetto, non spostare quel masso se è la casa di un animale, non mettere pesci e granchi nei secchielli o, peggio, lasciarli morire sulla sabbia.” Un ruolo fondamentale nell’educazione è rivestito dall’empatia, che è la capacità di proiettarci nell’altro, riuscendo a “sentirne” sensazioni ed emozioni. E’ diffusa l’idea che gli abusi che i bambini commettono contro gli animali facciano parte di un percorso di crescita. Nulla di più sbagliato! “La crudeltà contro gli animali uccide il rispetto per la vita.” I bisogni degli animali dovrebbero diventare diritti e quindi essere tutelati. I ragazzi della 1° B l’hanno capito e hanno proposto all’esperto LAV di organizzare un flash mob sulle spiagge di Cervia per sensibilizzare bagnanti e turisti, adulti e bambini.

La classe 1^B

(Immagini: Tommaso, Matilde P., Emma P., Denis, Elisa S.)

Orientamento alle superiori 

Oltre all’esame, un altro “incubo”: la scelta delle scuole superiori.

Quando arriva la terza media, oltre all’esame c’è un altro “incubo”: la scelta delle scuole superiori.

La scelta delle superiori non è mai una scelta facile, anche perché credo che a 13/14 anni siamo ancora troppo piccoli per scegliere una scuola che ci deve formare per il lavoro, visto che, nella maggior parte dei casi, nessuno di noi sa realmente il lavoro che vorrebbe fare da grande. 

Ci sono veramente tante scuole da poter scegliere: ci sono i licei,  gli istituti tecnici, i professionali. 

E ora arriva il problema: Quale scuola scelgo? 

Innanzitutto la prima cosa da fare è capire quali materie ci piacciono e con quali discipline vogliamo proseguire gli studi; una volta capite le materie che ci interessano, bisogna verificare in quali scuole si approfondiscono queste materie.

Per farvi un esempio,  se mi piace matematica si può pensare a uno scientifico o a una ragioneria, mentre se invece mi piacciono le lingue posso pensare a un liceo linguistico o a un turistico. 

Il secondo passaggio, dunque, è quello di capire se si vuole fare un liceo, un tecnico o un professionale. 

Fatto ciò, bene o male si dovrebbe aver capito la scuola che si vuole fare; il problema arriva quando si hanno diverse materie che ci piacciono e siamo indecisi tra 2 o 3 scuole, come per esempio tra un linguistico e uno scientifico e tra un classico e uno scienze umane. 

Lì non c’è niente da fare, bisogna guardare bene le materie e scegliere la scuola che più si avvicina ai propri desideri.

Quanto a me, io non ho mai avuto tanti problemi nello scegliere la scuola, perché già dalla prima media ho sempre avuto le idee molto chiare: il liceo scientifico. 

Giusto all’arrivo della terza media ho avuto un po’ di ripensamenti perché, come molti, mi è venuta l’ansia del liceo e l’indecisione tra l’indirizzo tradizionale e l’indirizzo scienze applicate. 

Alla fine, però, non ho trovato nessun’altra scuola che mi interessava perciò ho scelto lo scientifico con indirizzo scienze applicate, perché mi sembrava quello migliore per me e perché non volevo studiare latino.

In conclusione, la scelta della scuola superiore è spesso difficile, ma non bisogna credere che solo perché si dice che una scuola sia difficile non si possa farla tranquillamente con un po’ di impegno e soprattutto non bisogna mai farsi condizionare dagli altri e scegliere la scuola che più ci piace con la nostra testa, perché è molto peggio fare una scuola più facile ma dove non ci piacciono le materie che magari un liceo ma con delle materie che troviamo interessanti e che ci piacciono molto. 

Emily 3D

COME SCEGLIERE LA SCUOLA PERFETTA PER TE 

 cinque consigli per non fare la scelta sbagliata 


Noi ragazzi di terza, ogni anno, dobbiamo scegliere una scuola in cui trascorrere scolasticamente parlando i prossimi 5 anni della nostra vita.

 Alcuni hanno già le idee chiare sul loro futuro, ma la maggior parte di noi è insicuro a riguardo e potrebbe scegliere una scuola che non vuole fare. 

Per evitare proprio questo, ora vi darò cinque consigli per non fare la scelta sbagliata. 


1) Non fatevi influenzare dagli altri 

Una cosa importante è che la decisione sia al 100% vostra: a volte può non essere così per via dei parenti, che vogliono che tu faccia una specifica scuola, o per via degli amici, che ti convincono a frequentare la stessa loro scuola, o per via dei professori, che potrebbero sottovalutarti nel consiglio orientativo. Qualsiasi scelta facciate, cercate di farvi influenzare il meno possibile perché dovete rimanere concentrati su quelle che sono le vostre intenzioni e le vostre capacità.


2) Tenete in considerazione più di una scuola

Per le persone più indecise, dovreste prendere in considerazione diverse opzioni.

Servirà a scoprire la scuola più adatta a te:  è sempre meglio guardarsi intorno prima di prendere una decisione così importante.


3) Scegliete anche in base a ciò che volete fare in futuro

Forse è un po’ scontato, ma le scuole superiori servono per prepararci al mondo del lavoro o all’università, perciò scegliete in base a quello che pensate che andrete a fare dopo.

Se siete sicuri di voler proseguire gli studi e andare all’università allora potrebbe essere consigliabile un liceo per voi; se invece non avete intenzione di continuare dopo le superiori allora potrebbe essere più adatta una scuola professionale o tecnica, anche se tutte le scuole superiori permettono un’eventuale iscrizione all’università, permettendoci eventualmente di cambiare idea nel tempo.


4) Seguite ciò che vi piace

Anche questo per alcuni è scontato, però se non sapete quello che volete fare dopo i cinque anni delle superiori   allora vi consiglio di prendere in considerazione le scuole che prevedono attività che potrebbero piacervi: è importante seguire le vostre passioni e talenti, qualsiasi essi siano.


5) Fate una lista dei pro e dei contro

Una volta che sapete quali sono le scuole in cui vi piacerebbe andare, arriva il momento della scelta. Il più delle volte risulta una scelta difficile, comunque se provate questo metodo saprete in quale scuola vi trovereste meglio.

Personalmente mi sono basata nella scelta su una serie di criteri pratici, come, ad esempio, il minor numero di ore di frequenza settimanale, meno ore nelle materie che non mi piacciono, edificio maggiormente curato ed accogliente.

Spero che questo articolo possa aiutare qualcuno e vi sia utile al momento fatidico della domanda di iscrizione alle superiori.

Sofia 3D