E ANCORA...

QUANTO CONOSCI LE BANDIERE?

Ti piace la geografia?                                                       (Lorenzo 3B)

REBUS DI ALICE RAMPANELLI 3°B

Non andare subito alla soluzione!!!                                         (Alice 3B)

Un credente 

Al sopraggiungere della sera due sconosciuti...

Al sopraggiungere della sera due sconosciuti si incontrarono negli oscuri corridoi di una galleria di quadri. Con un leggero brivido uno di essi disse: “Questo posto è sinistro. Lei crede nei fantasmi?”  “No.” Rispose l’altro.

“E lei?” 

“Io sì”, rispose il primo e scomparve. 

Lo sconosciuto si voltò per cercarlo, ma non lo vide. Non rimase sorpreso da ciò, pensò che fosse solo un’allucinazione e proseguì la visita alla galleria. Osservando i quadri notò una cosa in particolare: nessuno di essi raffigurava una persona, anche se in uno specifico era presente una sedia posta davanti ad un giardino. Il signore pensò che mancasse qualcosa o, meglio, qualcuno. Osservò più attentamente il dipinto e notò la didascalia “Dipinto di donna nobile in un giardino all’inglese”, osservò nuovamente il dipinto, la donna non c’era! Iniziò a spaventarsi, prima il fantasma, ora il dipinto, si sedette e tentò di calmarsi. Uno strano fruscio lo riportò alla realtà, spalancò gli occhi e di fronte apparve l’uomo che aveva incontrato in precedenza. Lo sconosciuto gli disse: ”Ora ci credi?”. Il giovane rimase senza parole e gli chiese chi fosse, lo sconosciuto rispose dicendo che era un fantasma, come se non fosse importante. Il cosiddetto fantasma aveva le sembianze di un uomo come gli altri, aveva dei folti baffi, una corporatura minuta e degli occhi azzurri come il ghiaccio. Il suo unico particolare era il rumore che produceva quando si spostava, sembrava quasi un tessuto. Il fantasma disse: ” Guarda com’è bello questo quadro, chissà dove si trova Madame Clary. La vado a cercare, tu aspettami qui.” Con molta disinvoltura il fantasma entrò nel quadro e il giovane non capì più nulla, pensò stesse sognando e si diede diversi pizzicotti, ma non era così. Dopo qualche minuto il fantasma tornò accompagnato da Madame Clary, la donna protagonista del quadro. I due camminavano piacevolmente lungo il giardino del quadro come se non si fossero accorti della presenza dello sconosciuto il quale attendeva delle spiegazioni. I due si avvicinarono e invitarono il signore ad entrare nel quadro insieme a loro, lui ancora turbato preferì non entrare, ma dopo qualche minuto si convinse ed entrò. Entrando non vide più nulla, sentì solo l’urlo di gioia dei due fantasmi, finalmente liberi.

Sara 3B

Una caccia particolare…..


La classe 3E dell’Istituto Comprensivo 2 della Scuola Ressi Gervasi ha organizzato, con la prof.ssa Farfaneti, una caccia fotografica ad un oggetto molto particolare: un tipo di cancello utilizzato in Romagna nel periodo del secondo dopoguerra. 

In seguito allo studio delle varie fasi della Seconda Guerra Mondiale, la classe è venuta a conoscenza della presenza di un aeroporto militare all’interno della pineta di Milano Marittima, che fu usato solo per sette mesi nel 1945 e successivamente abbandonato.

Di questo aeroporto sono state utilizzate principalmente le lastre di ferro che servivano per pavimentare la pista di atterraggio dal momento che in Italia, dopo tanti anni di autarchia, mancavano molti materiali da costruzione.

Queste lastre, chiamate “grelle”, si caratterizzano per la presenza di file di fori circolari disposti lungo tutta la loro lunghezza ed erano collegate tra loro attraverso dei ganci metallici, che ancora si ritrovano abbandonati in pineta. Vennero inserite nei cancelli principalmente nella parte inferiore oppure utilizzate per costruire porte o inferriate dei balconi.

La classe ha cercato per tutta la città e anche nel forese: la maggior parte dei cancelli ancora esistenti è stata identificata in campagna e non sempre in buone condizioni.

La caccia fotografica è stata divertente ed istruttiva e ha rappresentato una maniera particolare per affrontare un argomento storico del nostro territorio.



La classe 3E

“La più grande” 

All’interno di ogni persona esiste un posto che niente può scalfire. 

“La più grande” è un romanzo d’avventura scritto dall’autore italiano Davide Morosinotto.

Questo libro parla della vita di Yu, la protagonista, una bambina che da umile cameriera diventa la piratessa più conosciuta dei mari della Cina con il nome di Lama Volante.

Un altro protagonista di questo libro è sicuramente il “Wushu dell’aria e dell’acqua”, un tipo di arte marziale quasi del tutto scomparso di cui Yu diventa l’ultima maestra.

Questo romanzo, pur essendo pieno di brutali combattimenti, mi ha insegnato come bisogna sempre scontrarsi per difendere i propri diritti e la propria libertà.

Durante la lettura del libro ho provato diverse emozioni: ho provato pena e dolore per la piccola Yu, maltrattata dal suo padrone alla locanda, ma anche orgoglio per il modo in cui ha saputo riprendere in mano le sorti del suo destino. 

In alcuni momenti ammetto, però, di aver avuto anche paura, per esempio quando hanno rapito Lama Volante e l’hanno torturata per diversi anni, facendo credere a tutti che fosse morta.

Sotto certi punti di vista credo di avere alcune caratteristiche in comune con Lama Volante: sicuramente ci accomunano la determinazione e l’impegno che entrambe mettiamo in tutto ciò che facciamo, insieme alla forza nel cercare di perseguire i nostri obiettivi. Mi ha colpito come Yu, intelligente e astuta, sia, allo stesso tempo, così vulnerabile nei sentimenti, tanto da farsi prendere in giro dall’uomo che sposa pensando che l’amasse e che invece si scopre puntare solo al suo potere. Anche in questo mi sento vicina a Yu, perché anche a me è capitato di affezionarmi molto a qualcuno, pensando che mi volesse davvero bene, per poi scoprire che in realtà non era così.

Una frase pronunciata da Yu che mi ha fatto riflettere è: “All’interno di ogni persona esiste un posto che niente può scalfire. Un centro luminoso e caldo dove rifugiarsi nel pericolo, ritrovare l’equilibrio nel caos”. Questa frase mi ha colpita perché spesso durante i momenti di tristezza anche io cerco di rifugiarmi nella mia mente, per riuscire a dimenticare tutto e non pensare a niente, se non alle cose e alle persone che mi fanno stare bene.

Lo stile di scrittura è particolare, pieno di termini specifici, e questo ti aiuta a sentirti più coinvolta nella storia. Ad inizio libro si trova, per facilitare la lettura, un glossario contenente tutti i termini propri del gergo piratesco e tutti i nomi e funzioni dei personaggi della storia. Il ritmo della scrittura è incalzante e ti spinge continuamente ad andare avanti nella lettura, tanto che quello che emerge è che le cose non sono mai come sembrano: spesso si scopre che chi all’inizio sembrava cattivo si rivela un aiutante e, al contrario, chi sembra buono è sempre pronto a tradire i compagni. Il modo di scrivere di Morosinotto mi appassiona molto e credo che sia uno degli scrittori che preferisco; dello stesso autore ho molto apprezzato anche “Il rinomato catalogo Walker and Down”. Consiglio la lettura di entrambi i testi.

Elisa 2C


Noi alunni di 1^A e 1^D nelle ultime settimane ci siamo divertiti con i giochi di parole e vorremmo proporvene alcuni. Buon divertimento!

Indovinelli con scarto di lettera iniziale

Lo scarto consiste nel togliere ad una parola una lettera o sillaba in modo da ottenerne un’altra di significato diverso: esempio rape-ape.

La soluzione di un indovinello con scarto è una coppia di parole con scarto di lettera iniziale: esempio

Se lo sbaglio vuoi trovare

la paura ti convien decapitare.

(errore-terrore)

Vi proponiamo gli indovinelli che abbiamo inventato:

Se l’erba vuoi tagliare, uno strumento devi usare

se poi te ne vuoi disfare, senza una F un animale del Nord potrai adottare.                                                                         (falce-alce)

(Beatrice 1^A)


Il più bel fiore vuoi avere?

Senza una R, provaci sempre!                                                                                                                                                   (rosa-osa)

(Sveva 1^A)


Se un’altra azione vuoi trovare,

la G a un felino dovrai levare.                                                                                                                                                (gatto-atto)

(Emanuele 1^D)


L’acrostico

Scegli una parola e scrivila verticalmente, poi componi una frase con parole le cui iniziali siano le lettere incolonnate. Noi abbiamo creato acrostici con i nostri nomi…

Albero Giapponese Non

Longevo In Oso

E Africa Espormi

Xerofito Nordorientale Mostrandomi

(Alex 1^A) Manifesta Insicura

    Ancestrali     (Noemi 1^A)

Riti

Colombiani

Ostili

(Gian Marco 1^D) 



…e con i nomi di animali…

Goffamente Lesta Corre Zoologico

Acchiappa E Ansando Esemplare

Topi Paffuta Velocemente Bicolore

Trattandoli Rosicchia Alla Rigato

Orribilmente Erbette Lontana Africano

(Noemi 1^A) (Sara 1^ A) Landa (Classe 1^ D)

Ombrosa

(Davide 1^ D)



… e tu? Riesci a comporre un acrostico del tuo nome trovando una frase originale?


L’anagramma

Fare un anagramma significa comporre con le stesse lettere di una parola altre parole o espressioni.

Ecco alcuni anagrammi con le parole della scuola:

SCUOLA MEDIA: EDUCO SALAMI

INTERVALLO: LAVO TRENI + scarto di L 

MATEMATICA: CITA AMA MET

Anche con il proprio nome si possono creare, attraverso l’anagramma, altre parole o brevi frasi…

LEONARDO: LODA RANE

VIOLA: OLIVA

ISABELLA: E SI BALLA!

… oppure divertenti pseudonimi

GIULIA: LUIGIA

EMANUELE: ENEA LUME

BEATRICE: RITA BECE

MELANIA: LEA MINA


Vi proponiamo alcuni semplici anagrammi:

STORIA: …ROSATI

LAVAGNA: ….LAGNAVI

ARTE: …RATE



Nonsense con il cambio

Abbiamo composto brevi componimenti divertenti procedendo, alla fine di ogni verso, con un cambio di lettera iniziale rispetto all’ultima parola del verso precedente.

Pierino ha fatto un torto

e non si vuol dimostrare tonto,

così va a pescare il tonno,

ma cade in acqua con un tonfo.

(Alice 1^A)

In piazza c’era molta folla,

appiccicata con la colla,

che rimbalzava come una molla

e volava in una bolla.

(Anna 1^A)


Il tautogramma

Il gioco consiste nel comporre una frase in cui tutte le parole, esclusi gli articoli e le preposizioni, abbiano la stessa lettera iniziale. 

Robin rubava ai ricchi per ripristinare il regno di re Riccardo. (Rayan 1^D)

Il principe piangeva perché la pelandrona principessa portava pestiferi pinguini al polo. (Elia 1^D)

Silenzio, Sara, sto strisciando sotto stress sentendo siluri spuntare da sottoterra. (Elena 1^D)