AMBIENTE

Il nostro ambiente 

Dedicato all’inquinamento marino, argomento molto discusso.

Ciao lettori! 

Al giorno d’oggi molte aziende si impegnano o almeno provano ad usare imballaggi ecosostenibili ed  esistono molti movimenti contro l’inquinamento e tutto ciò che sta accadendo al nostro pianeta, la Terra. 

Dobbiamo fare tutti qualcosa, per aiutare l’ambiente perché il tempo sufficiente per farlo e rimediare agli  errori sta finendo.  

Buttare una carta nel bidone e non lasciarla per terra, quando ce n’è possibilità, magari viaggiare con  treni, aerei, elicotteri…. Che inquinano meno rispetto alle auto, i camion, gli autobus… Tutte queste  piccole cose possono aiutare molto e farlo non richiede molto sforzo. 

In questo articolo parliamo delle condizioni dei mari, e di cosa si potrebbe o può fare per migliorare la  situazione, che sta degenerando e che sta sempre di più sfuggendo di mano. 

I mari, fonte di acqua salata, ma anche di tutte le “forme viventi”, come pesci ed alghe che costituiscono una parte della nostra alimentazione; occupano i tre quarti del nostro pianeta. 

Direi perciò, che i mari sono indispensabili per l’uomo, perché generano l’ossigeno che respiriamo, ci  nutrono e offrono sostanze utili anche allo studio della medicina. 

Se le acque sono inquinate, per esempio ci viene buttato un mozzicone di sigaretta, che poi viene  mangiato da un pesce che poi dovrebbe essere cibo per noi umani, è un problema perché ovviamente  non può essere mangiato un pesce in quelle condizioni; insomma è tutto un ciclo continuo. 

Ora vi spiego le maggiori cause di questo inquinamento mondiale sul mare. Ovviamente è legato ai rifiuti,  quelli maggiormente buttati in mare sono: plastica, vetro, metalli, reti da pesca ecc. che se mangiati,  possono essere letali per le forme di vita presenti in mare. 

Le plastiche e le microplastiche sono i rifiuti inquinanti più presenti nelle acque, molto pericolosi perché  non potendo essere riassorbite dall’ambiente, tendono pian piano ad accumularsi. 

Questi rifiuti che finiscono in mare, prima di degradarsi ci mettono tantissimi anni, soprattutto la plastica  e il vetro che ce ne mettono anche milioni e come detto poco fa sono quelli presenti in maggior quantità. 

L’impegno deve essere quello di ridurre il fenomeno per il futuro a partire dagli stop di produzione di  plastica monouso e una migliore gestione dei rifiuti, dello smaltimento e del riciclo. 

La tutela della vita nei mari è uno degli obbiettivi di sviluppo sostenibile promosso dalle Nazioni Unite  che sottolinea la necessità di gestire questa risorsa. 

È molto importante rimediare agli errori prima che sia troppo tardi. 

Spero che questo articolo sia stato di gradimento.

Sophie 2^D