L'OBIETTIVO
Il Giornale dell'IC2
L'OBIETTIVO - Anno Terzo
La classe 2^A vi dà il benvenuto nel giornale digitale dell’I.C. 2!
Quest’anno noi alunni abbiamo ricevuto un importante incarico: saremo la redazione del giornale scolastico. È dal 2021 che l’Obiettivo esiste, ma per noi è la prima volta e ci aiuteranno le docenti Catia Maldini, Caterina Fantini e Barbara Farfaneti.
Il nostro obiettivo è di rendere migliore l’esperienza scolastica. Tutti possono contribuire a raccontare ciò che accade a scuola scrivendo un articolo o scattando foto se l’obiettivo inquadra qualcosa di interessante.
Ci piacerebbe far trovare ai lettori articoli di vario tipo, interviste, recensioni di libri, esperienze di laboratorio, giochi, cronaca sportiva e, perché no, anche dei consigli. Il giornale dovrebbe fornire informazioni, ma anche far riflettere e divertire.
Per raggiungere l’obiettivo serve la collaborazione di tutti!
Buona lettura! La classe 2^A
Intervista al Dirigente IC2
Prof.ssa Barbara Calcagno
Il 20/12/2023 alcuni rappresentanti della classe 2^A hanno intervistato la Dirigente Scolastica.
La Dirigente ci ha accolti con cortesia e disponibilità, facendoci sentire dei veri giornalisti.
1) L. Da quanti anni fa il suo lavoro?
D.S. Questo è il mio quinto anno da Dirigente, mentre faccio la docente dal 2001.
2) P. Perché ha scelto di fare la Dirigente Scolastica?
D.S. Perché temevo di non dare più il giusto insegnamento agli alunni e, in più, nella mia scuola non c'era un Dirigente fisso.
3) L. Il ruolo della Dirigente è molto più difficile rispetto a quello dell'insegnante?
D.S. Sì, decisamente. Entrambi sono ruoli di responsabilità, però quando sei Dirigente non ti devi occupare solo degli alunni ma anche della scuola e dei suoi costi.
4) P. Si è mai immaginata in un altro lavoro?
D.S. Inizialmente il mio sogno era di lavorare con i grandi mammiferi.
5) G. Come sono cambiati il mondo della scuola e il rapporto con i ragazzi da quando lei ha iniziato il suo lavoro?
D.S. Ci sono stati dei cambiamenti positivi e negativi nell'apprendimento e attenzione, anche a causa dei social.
6) L. Come si immagina la scuola italiana del futuro?
D.S. Penso a un'innovazione scolastica tecnologica positiva e mi spaventa un po’ l'intelligenza artificiale.
7) P .Dove le è venuta l'ispirazione per attuare il progetto D.A.D.A.?
D.S. Ho fatto una collaborazione con alcune scuole di Roma e Milano dove il progetto esisteva già anche nelle scuole private, e volevo far diventare l’aula un laboratorio.
8) G. Che conseguenze ha avuto questo progetto e ci sono ulteriori fasi da attuare?
D.S. Un po’ di rumors in generale. È un progetto in divenire e ci sarà da lavorare ancora molto sulle lingue e sull'orientamento per fare in modo che gli alunni siano più autonomi.
9) L. Quali risultati si aspetta da questo progetto?
D.S. Mi aspetto che i ragazzi sperimentino anche la didattica e non facciano solo teoria.
10) P. vorrebbe apportare delle modifiche allo schema generale del progetto?
D.S. Dobbiamo vedere le conseguenze di questo progetto (se il progetto piace o non piace),dobbiamo prendere nuovi materiali e attrezzature per integrare i laboratori e aggiungere l'aula di motoria.
L’intervista si è conclusa in modo inaspettato: la Dirigente ha rivolto a noi una domanda!
D.S. E voi cosa ne pensate di questo progetto?
P. L. G. È una buona idea, perché possiamo riposarci e scambiare due chiacchiere con i nostri compagni durante gli spostamenti, però dobbiamo ancora imparare a coordinarci al meglio, visto che c’è poco spazio nei corridoi e nelle scale.
I Caporedattori: Pietro, Giacomo, Luca 2A
L’OBIETTIVO ANNO TERZO
Lunedì 19 febbraio la classe 2^ A, alla presenza della Dirigente Scolastica, prof.ssa Barbara Calcagno, e delle professoresse Maldini Catia, Farfaneti Barbara e Fantini Caterina, ha inaugurato la 3^ edizione del giornale scolastico digitale dell’I.C. Cervia 2, “L’Obiettivo”.
Il giornale permette di dare voce ai ragazzi e consente loro di esprimere idee, opinioni, interessi ed esperienze, vissute sia a scuola che fuori.
In questo anno scolastico sarà la classe 2^ A a ricoprire i ruoli della redazione del giornale, ma tutti gli alunni sono invitati a collaborare portando il loro fondamentale contributo alla realizzazione del progetto.
La Dirigente ha ribadito l’importanza di questa esperienza, che permette di far conoscere il punto di vista dei ragazzi su quanto accade attorno a loro, ed ha aggiunto che il lavoro nella redazione potrebbe essere la base per diventare, in futuro, dei veri giornalisti.
L. 2^A
"Momo" di Michael Ende
Momo, un libro da leggere assolutamente: tra realtà e fantasia, un racconto basato su valori fondamentali come l’amicizia.
“Per crescere bisogna imparare ad ascoltare il proprio cuore per leggerne le emozioni”
"ASCOLTA IL MIO CUORE"
di Bianca Pitzorno
La scuola ai vecchi tempi: un quadro della scuola italiana degli anni ’50 ancora caratterizzata da metodi duri e da profonde ingiustizie.
The Truth Untold" di Rokia
Un libro misterioso ma anche romantico che affronta le complesse dinamiche familiari di Isabella e il suo rapporto con l'orfano Kinan
VISITA ALLA BIBLIOTECA MALATESTIANA
La visita alla Biblioteca Malatestiana immerge gli studenti della classe 1^D nei saperi del passato e li porta a vestire i panni degli antichi miniatori.
Miniature di Stella e Giulia T. (1D)
Il laboratorio
di miniature
alla Biblioteca Malatestiana
di Cesena
Miniature di Bianca Z., Ginevra, Lorenzo S. A., Lorenzo G., Sofia (1C)
Mi chiamo Lorenzo e sono un grande appassionato di auto e moto d'epoca.
Oggi vi vorrei parlare di un'automobile che ha fatto la storia dell'industria automobilistica ed ha rivoluzionato il modo di produrre le automobili. Artefice di questa rivoluzione furono il designer Giorgetto Giugiaro, un'eccellenza italiana del design, e uno dei suoi capolavori, la Volkswagen Golf.
Volkswagen Golf Prima Serie
I tortellini: un cibo che mi appassiona…
I tortellini sono un cibo tipico modenese fatto con ingredienti molto pregiati come prosciutto e parmigiano reggiano stagionati.
Cappelletti, il piatto tipico romagnolo
I cappelletti sono il piatto tipico della Romagna, nonna Fidalma dice che sono stati chiamati così perché la loro forma ricorda un cappello.