disposizioni generali

legge 190/2012

le associazioni, le fondazioni e altri enti di diritto privato, anche privi di personalità giuridica, adottano le misure di prevenzione della corruzione di cui alla legge n. 190/2012, integrative a quelle già previste nel "modello 231", laddove dottato, se ricorrono contemporaneamente le tre seguenti condizioni:

La Fondazione Arezzo Intour non è soggetta alle misure di prevenzione della corruzione ex lege 190 del 2012  poiché non ricorrono contemporaneamente i tre requisiti previsti dalla legge. Infatti l'anac ha indicato come "organi" di enti privati, come associazioni e fondazioni, quelli che hanno un potere di indirizzo generale che definiscono obiettivi e programmi relativi all'organizzazione e all'attività dell'ente e verifica la conformità dei risultati dell'attività e della gestione agli indirizzi impartiti, sono soggetti a misure anticorruzione. Nella Fondazione Arezzo Intour l'organismo che ha il potere di definire obiettivi e programmi nelle modalità previste dallo Statuto è il consiglio di amministrazione che viene nominato per tre membri dal socio fondatore (comune di Arezzo), per due membri dai soci partecipanti (privati ) e infine per un membro dai soci sostenitori (privati) . Non ricorre dunque la sussitenza dei tre requisiti sopra citati per l'applicazione integrale della normativa. La Fondazione, tuttavia, applica i principi del piano di trasparenza e anticorruzione del Comune di Arezzo per le parti applicabili alle attività di pubblico interesse, avendo il Comune di Arezzo il potere di controllo e verifica sulle attività amministrative della Fondazione, come stabilito dalla delibera consiliare costitutiva.

modello 231

Il Modello 231 è un sistema di organizzazione, gestione e controllo adottato dalle imprese italiane, introdotto nel 2001 dalla Legge n. 231/2001. Questo modello ha lo scopo di prevenire la commissione di reati da parte dei soggetti che operano in nome e per conto dell'impresa, come ad esempio i dipendenti o i rappresentanti legali. Il Modello 231 prevede l'adozione di una serie di misure organizzative, procedurali e di controllo, finalizzate a individuare e prevenire i rischi di commissione di reati all'interno dell'impresa. In particolare, il modello prevede l'istituzione di un organismo preposto alla vigilanza sull'applicazione del modello stesso, la definizione di un codice etico, l'adozione di procedure per la gestione dei conflitti di interesse, la formazione del personale e l'adozione di strumenti di controllo interni ed esterni. La Fondazione ha adottato in data 10 novembre 2023 il nuovo regolamento organizzativo, che recepisce le principali finalità dal modello "231" e si pone come obiettivo la redazione di un modello 231 topico entro la fine del 2024. 

la delibera istitutiva del consiglio comunale di Arezzo

La delibera approva la costituzione della fondazione, ne approva lo statuto e autorizza il Sindaco o un suo delegato a procedere alla costituzione formale della fondazione. Il documento approva inoltre il piano industriale e la bozza di convenzione tra il Comune di Arezzo e la Fondazione Arezzo In Tour per lo sviluppo e la gestione delle attività turistiche e culturali. La delibera autorizza il Consiglio Comunale e i funzionari competenti a intraprendere tutte le azioni gestionali necessarie per attuare le decisioni. La delibera dichiara inoltre l'immediata eseguibilità della delibera. 

statuto

Lo Statuto Fondazione Arezzo Intour,  istituisce la "Fondazione Arezzo Intour" con l'obiettivo di promuovere la città di Arezzo e la sua immagine turistica a livello nazionale e internazionale. La Fondazione opera come "Fondazione di Partecipazione" secondo i principi e il quadro giuridico definiti dal Codice Civile italiano. È un'organizzazione senza scopo di lucro e non può distribuire utili o riserve ai suoi fondatori, associati, lavoratori, amministratori o altri membri. La fondazione ha lo scopo di attirare il turismo nella città di Arezzo, di sviluppare le sue infrastrutture turistiche e di fornire servizi correlati. Le sue attività sono svolte con imparzialità, obiettività, trasparenza e non discriminazione nei confronti di tutti i beneficiari. La fondazione può anche svolgere attività ausiliarie, connesse, strumentali, complementari, aggiuntive o comunque utili al raggiungimento dei suoi obiettivi. Le risorse della fondazione comprendono i finanziamenti iniziali, i proventi delle sue attività, i contributi del membro fondatore, dei membri partecipanti e dei sostenitori, nonché i fondi provenienti da enti pubblici o da altre fonti. La fondazione ha diversi organi, tra cui il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, il Comitato Scientifico e le Assemblee dei Partecipanti, dei Sostenitori e dei Membri Istituzionali. Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'amministrazione e della gestione della fondazione, compresa l'approvazione del bilancio annuale e le decisioni sulle ammissioni, l'espulsione dei membri e altre questioni. Il Presidente rappresenta la Fondazione e presiede le riunioni. La fondazione ha anche un Comitato Scientifico che fornisce pareri consultivi sullo sviluppo delle sue attività. La fondazione organizza assemblee per i partecipanti, i sostenitori e i membri istituzionali per discutere e proporre iniziative. Le risorse finanziarie della fondazione vengono utilizzate per le sue attività istituzionali e gli eventuali profitti vengono reinvestiti per raggiungere i suoi obiettivi. La fondazione opera principalmente come organismo di diritto pubblico ma può anche intraprendere attività commerciali legate all'organizzazione di eventi, alla produzione di merchandising, al branding e al visual design. La fondazione applica il principio giuridico della nozione funzionale di personalità giuridica, che le consente di applicare le norme di diritto comune solo alle attività commerciali sopra menzionate e non ai servizi pubblici che gestisce per conto dell'ente fondatore o di altre amministrazioni pubbliche.

il regolamento organizzativo

Il regolamento disciplina la gestione, l'organizzazione e il funzionamento della Fondazione Arezzo Intour, in conformità alle leggi vigenti e allo Statuto della Fondazione. Esso è integrato da disposizioni organizzative interne e da regolamenti relativi a questioni specifiche previste da normative statali e regionali, nonché da procedure aziendali dettagliate. Tra i principi fondamentali che danno forma a questo regolamento e guidano le attività della Fondazione ci sono la distinzione tra responsabilità gestionali e operative, la chiara identificazione delle responsabilità e dei livelli di autonomia e il pieno utilizzo delle risorse umane attraverso la formazione e lo sviluppo professionale. Lo scopo principale della Fondazione è quello di promuovere la città di Arezzo e la sua immagine turistica a livello nazionale e internazionale. I beneficiari delle attività della Fondazione sono la città di Arezzo e i suoi residenti, poiché la promozione turistica porta alla diffusione della cultura aretina e contribuisce allo sviluppo economico, culturale e sociale della città. La Fondazione opera con imparzialità, obiettività, trasparenza e non discriminazione nei confronti di tutti i beneficiari. Può anche svolgere attività ausiliarie, connesse, strumentali, complementari, aggiuntive o comunque utili o appropriate per raggiungere i suoi obiettivi. Il patrimonio della Fondazione comprende contributi in denaro o in beni mobili e immobili o altre utilità che possono essere utilizzate per perseguire i suoi obiettivi dal socio fondatore, dai membri partecipanti e sostenitori o da terzi. La Fondazione è principalmente un ente di diritto pubblico, ma può operare anche come operatore commerciale in attività legate all'organizzazione di eventi, alla produzione di merchandising, al branding e al visual design. La Fondazione applica il principio giuridico della nozione teleologica o funzionale di personalità giuridica, che consente a una organismo come la Fondazione Intour di applicare le norme di diritto comune per le attività commerciali sopra menzionate e non per i servizi pubblici che gestisce per conto dell'ente fondatore o di altre amministrazioni pubbliche per i quali agisce in qualità di organismo di diritto pubblico.

strumenti di tutela privacy,  giurisdizionale e di autotutela adottati dalla Fondazione e whistleblowing

La Fondazione, come soggetto pubblico, deve rispettare le norme previste dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) e dal Decreto Legislativo 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali).  In particolare, per quanto riguarda la tutela dell'interessato, la Fondazione deve attivare gli strumenti di tutela, autotutela e tutela giurisdizionale previsti dalla legge,  e altri previste dalla suo codice di auto disciplina. n breve, ogni cittadino che ritiene di avere subito un pregiudizio su un diritto soggettivo o un interesse legittimo in relazione ai procedimenti a finalità pubblica o alle attività svolte dalla Fondazione come organismo di diritto pubblico, può attivare i seguenti strumenti di tutela amministrativa:

Ricorso gerarchico al Consiglio di Amministrazione della Fondazione, con cui è possibile far valere vizi di legittimità e di merito entro 30 giorni dalla notificazione o dalla comunicazione in via amministrativa dell'atto impugnato;

Ricorso in opposizione, proposto allo stesso organo che ha emanato l'atto impugnato, solo nei casi espressamente previsti dalla legge e per motivi di legittimità o di merito;

Tutela giurisdizionale, con cui è possibile fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per le questioni relative alla corretta applicazione delle norme sulla concessione o sull'affidamento dei servizi pubblici, oppure al tribunale ordinario, principalmente il Foro di Arezzo, per le controversie in materia di selezione e rapporto di lavoro del personale contrattualizzato, i procedimenti commerciali e i rapporti con i soci per i progetti svolti e le attività condivise e partecipate con loro.

È importante sottolineare che i diritti soggettivi e gli interessi legittimi sono tutelati anche dalla normativa sulla protezione dei dati personali. In particolare, l'interessato ha il diritto di presentare un reclamo all'Autorità Garante per la protezione dei dati personali se ritiene che i propri dati siano stati trattati in modo illecito. Inoltre, l'interessato ha il diritto di accedere ai propri dati personali e di chiederne la rettifica, l'aggiornamento o la cancellazione, se del caso. Questi diritti possono essere esercitati direttamente dall'interessato anche senza attivare i rimedi amministrativi o giurisdizionali previsti dalla legge.

Si tratta di una novità importante per la tutela dei diritti dei cittadini e la prevenzione della corruzione. Il nuovo Disciplinare del Whistleblowing del Comune di Arezzo è stato aggiornato per adeguarsi alle nuove normative nazionali ed europee sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto. Il disciplinare stabilisce le modalità per il ricevimento delle segnalazioni e per la loro gestione, garantendo la privacy e la protezione del segnalante. Inoltre, la piattaforma online messa a disposizione da Transparency International sembra essere un'ottima soluzione per facilitare la segnalazione di eventuali violazioni in modo sicuro e protetto. È importante che i cittadini siano informati su queste novità e che siano incentivati a segnalare eventuali violazioni al fine di migliorare la trasparenza e la legalità delle attività pubbliche.