Ogni giorno, nelle nostre parrocchie degli Angeli Custodi e di Sant’Andrea, il Centro d’Ascolto e Guardaroba Inter-parrocchiale Caritas cercano di offrire non solo semplici “servizi”, ma luoghi dove la carità si fa volto, ascolto, presenza. Qui, nessuno è solo nel bisogno, nessuno è un numero. Qui, la povertà viene accolta con dignità, e il gesto del dare si intreccia spesso con quello del ricevere, in un scambio che arricchisce entrambi.
I dati del Rapporto Caritas 2025 confermano purtroppo ciò che vediamo ogni giorno: la povertà non solo cresce, ma cambia volto, colpendo sempre più giovani, lavoratori e famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. Ma non ci siamo tirati indietro: in un solo anno abbiamo raddoppiato il numero di famiglie assistite e di conseguenza aumentato i momenti di ascolto e di distribuzione indumenti, segno di un bisogno crescente ma anche di una risposta che si deve fare sempre più corale. Le sfide non mancano: proprio in queste settimane dobbiamo far fronte a spese consistenti e impreviste a causa del cedimento del soffitto del Guardaroba, un intoppo che non ha fermato la solidarietà (dovreste vedere le volontarie/i con l’elmetto), ma che richiede ancora più sostegno.
In questa giornata lo slogan “Sinodalità e Carità : Il servire che unisce” prende corpo tra noi: volontari, famiglie sostenute, comunità. Perché è nell’incontro concreto che si costruisce una Chiesa in uscita, dove la carità non è delega, ma stile di vita.
Aiutare non è solo donare qualcosa, ma condividere un pezzo di cammino. E farlo insieme – come comunità – moltiplica la forza del bene, trasforma l’aiuto in fraternità, e rende tutti, davvero, più umani.
Quante volte abbiamo letto le parole di Gesù : “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. In ogni volto sofferente, in ogni mano tesa, è Lui che bussa alla nostra porta. Rispondere insieme non è solo un dovere: è un’opportunità per incontrarlo… e anche per smuovere le montagne, o almeno sistemare un soffitto!!! Nel ringraziarvi per la generosità che dimostrerete all’uscita, vi chiediamo anche di non fermarvi a questo : chiamateci, telefonateci, venite a trovarci anche solo per curiosità, partecipate ai nostri incontri e alle nostre attività, fate in modo che la carità diventi uno Stile di Vita, della vita di ognuno di noi. Grazie !!!
Con l'anno pastorale 2022-2023 le parrocchie di S. Andrea e degli Angeli Custodi hanno messo insieme le rispettive tradizioni e competenze per un progetto di carità condiviso. S. Andrea ha una lunga tradizione del servizio abiti, con un guardaroba a disposizione di tanti bisognosi del quartiere. Agli Angeli Custodi si è pensato di ripartire con il Centro d'Ascolto: il primo approdo per registrare bisogni e disagi e rispondere con intelligenza alle tante povertà che appordano alle nostre comunità.
Gianni Lovecchio, coordinatore Centro d'Ascolto (presso Angeli Custodi)
Rosalba Trezza, guardaroba (presso S. Andrea)
Silvia Cecchetti
Carlo Favero
(sede in via Pietro Colletta, 21)
Gianni Lovecchio, coordinatore
Il centro riceve per appuntamento
Martedì e Giovedì 9.30-11.30
Sabato 15.00-17.30
Chiuso dal 1° luglio al 1° settembre
Prenotazioni:
02.55011912 (tasto 3)
WhatsApp 375 851 1019
Guardaroba S. Andrea - Angeli Custodi
(sede in via Crema, 24)
Rosalba Trezza, coordinatrice
Il guardaroba riceve solo su appuntamento:
Martedì 9.00-12.00: distribuzione
Mercoledì 9,00-11,30: donazioni
Ogni primo sabato del mese 10,00-12,00: donazioni
Chiuso dal 1° luglio al 1° settembre
Prenotazioni:
353-4159871
cda@angelicustodimilano.com
Il prossimo 10 novembre , solennità di Cristo Re, si celebrerà la Giornata diocesana Caritas e la Giornata mondiale dei poveri dal titolo : “Basta. L’amore che salva e il male insopporrtabile. La Pace: utopia concreta e quotidiana”.
La giornata si aprirà con il tradizionale Convegno Diocesano, che quest’anno sarà vissuto all’interno della ricorrenza del 50esimo di Caritas Ambrosiana, nella mattina di sabato 9 Novembre presso l’aula magna dell’università Cattolica di Milano.
Nella domenica del 10 novembre, durante la celebrazione della messa delle ore 11,30 verrà conferito il Mandato Pastorale che rende visibili quei cristiani che sono chiamati a far risplendere la Luce di Cristo attraverso il loro impegno a servizio dei fratelli, attenti al grido di chi soffre nel dolore e nella solitudine. La loro presenza sia stimolo perchè tutta la comunità cristiana cammini sulla strada della prossimità vivendo gesti d’amore gratuito nei confronti dei più poveri ed esclusi. La consegna del mandato pastorale a tutti gli operatori della carità, sia vissuta durante la celebrazione eucaristica come un segno di partecipazione e coinvolgimento di tutta la comunità.
Come ogni anno, accanto agli aspetti pedagogico-promozionali viene proposta una colletta finalizzata a sostenere e condividere le molte “opere segno” attraverso le quali siamo presenti sul territorio della Diocesi e che esprimono in modo tangibile la vicinanza della Comunità cristiana nei confronti delle più svariate forme di povertà e sofferenza.
Nella proposta pastorale 2024-2025 “Basta. L’amore che salva e il male insopportabile” il nostro Arvivescovo ci invita a “rinnovare la fiducia nella grazia di Dio che basta per perseverare nella vita cristiana e propone di dire “basta!” al male con cui i figli degli uomini tormentano gli altri e se stessi…. a perseverare nella gratitudine e nella docilità, accogliendo la grazia di Dio che si riconosce in ogni storia di libertà e in ogni situazione … e invito a resistere al male continuando con tenacia e sapienza a essere operatori di pace”.
Sentiamoci dunque chiamati ad un rinnovato impegno per “la pace : utopia concreta e quotidiana” .
Cercasi collaborazioni… di ogni genere:
segreteria centro ascolto, operatori dell'ascolto,
medici, consulenti lavoro, avvocati, commercialisti,
artigiani (idraulici, falegnami, elettricisti),
esercenti generosi,
chi ha denaro per i poveri...
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Ringraziamenti
Eye designe di via L. Papi per aver aderito all'iniziativa "occhiale sospeso": un aiuto concreto a chi un occhiale non potrebbe permetterselo