Mulini

I mulini per la macinazione dei cereali erano un tempo molto diffusi sul nostro territorio. Oggi non funzionano più.

In via del Mulino, a Veggia, è possibile vedere il vecchio edificio, ora in disuso, alimentato dalle acque del Canale di Reggio. Il signor Giovanardi, che abita nelle vicinanze, ricorda bene quando da bambino lo mandavano al mulino a far macinare il grano; il dipendente mugnaio, si chiamava Camillo Mazzacani di Brugnola; il mulino, che serviva le due località limitrofe, Veggia e Villalunga, era da molti conosciuto come il mulino di Villalunga. Negli ultimi tempi a fianco era sorto anche un oleificio che dai semi dei grappoli d'uva estraeva l'olio di vinaccioli.

In un ex voto della chiesa di Villalunga appare un mulino con tre pale. A Villalunga esistevano già nel 1230 tre mulini e tre folli (rudimentali macchine usate per l'infoltitura dei filati), la cui origine era precedente la costruzione del canale di Secchia, con acque di concessione dei Signori Pio di Carpi.

Nel 1310 Matteo Fogliani compera il mulino di Villalunga insieme al castello di Dinazzano. Nel 1474 il mulino viene nominato nella suddivisione dei beni tra i membri della famiglia Boiardo.

Il Molino di Villalunga compare nella mappa del Banzoli del 1720. Nel 1728 il mulino aveva tre macine e nel 1750 andò in rovina per la violenza della fiumana.

Una vecchia cartolina dei primi del novecento ci mostra l'importante mulino di Boglioni, nominato fin dal 1474 in una divisione dei beni della famiglia Boiardo. Era dotato di un impianto di tre ruote verticali; oggi non esiste più.

La mappa, conservata presso l'Archivio di Stato di Reggio Emilia, è del XVIII secolo, ed è intitolata "Tratto del canale di Secchia presso Casalgrande". Ci rappresenta il tratto in cui si trova il "Molino de Baglioni" (segnalato con 3y nel particolare qui sotto a destra), ben riconoscibile con le sue tre ruote. In alto si vedono le colline con il castello e la chiesa parrocchiale. E' interessante notare come le case siano concentrate negli incroci tra le vie d'acqua e le strade.

Paricolare della mappa di Andrea Banzoli del 1720 dove vediamo segnalato il "Molino de Bojoni" lungo il Canale Maestro.