Chiesa di Villalunga

La chiesa di Villalunga, situata in via Canale 201, è dedicata a S. Salvatore.

Viene citata per la prima volta nel 1302 quando viene nominata come Cappella della Pieve di Castellarano con il titolo di Rettoria. Nel 1503 viene descritta come molto degradata e addirittura veniva usata per la trebbiatura del riso.

La maestra Astra ci spiega il funzionamento dei mulini, la coltivazione dei bachi da seta e ci racconta la storia della chiesa di Villalunga. Il marito ci spiega la storia di Veggia al tempo della seconda Guerra Mondiale.

Nel 1600 era certamente una Chiesa conosciuta e meta di pellegrinaggi, lo testimoniano le 16 tavolette ex voto risalenti alla metà del 1600, espressione di ringraziamento e devozione alla B. V. delle Grazie, di cui la Chiesa conserva ancora oggi un quadro posto nel 1679 nella cappella a destra dell'altare a lei dedicato.

Si noti come in queste tavole la Chiesa venga raffigurata come diversa dall'attuale. Manca infatti il campanile che fu aggiunto nel 1700, la sagrestia che fu costruita nella seconda metà del 1700, e le ali laterali che furono aggiunte nel 1900.

Dal 2003 sono in corso una serie di interventi di consolidamento e risanamento conservativo e vengo eseguite opere di recupero degli affreschi, progettati dall'architetto Lorenzo Ingrami, autorizzati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.

Le tavolette ex voto nella Cappella della B.V. delle Grazie

La facciata posteriore che nasconde l'apside a catino.

Curiosità

Proprio in uno di questi ex voto è visibile il vecchio mulino di Villalunga. Vai alle curiosità della pagina acque

Il giorno della sagra è l'otto settembre ed è dedicata alla Beata Vergine delle Grazie.

Nei primi anni del 1900 quando nasceva un maschio venivano suonate le campane del paese.