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E ti ritrovai,
mentre accarezzavi
di irrimediabile calore
il velo della terra;
e spargevi ridente
vastità di oro e di sabbia.
Nell'intercalare assorto
di giocosi bambini,
anche tu ti divertivi
spensierata e leggiadra.
Nell'afoso abbraccio
di tramonti sempre più solerti,
continui ad ammaliare
tra ciliegie e onde
di mare e di grano,
sospirata Estate.
Michele Di Gioia, 21 giugno 2025
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Con i colori del tramonto
tingerò i solchi
di parole superficiali
e di inutili pensieri.
Con i colori del tramonto
scolorirò le offese
e le appenderò nel vento
che porta via le angosce.
Con i colori del tramonto
vestirò piccole tele
per ridisegnare i confini
di cuori alienati,
di cuori traditi.
E se avrai ancora sonno
mentre nasce la notte,
per fuggire dagli schiaffi
di una vita oscena,
fra le tue mani tremando
poggerò silente
la tavolozza del possibile,
con i colori del tramonto.
Michele Di Gioia, 11 aprile 2025
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Se vengono a rubare
serenità e sogni
nei tuoi pensieri già stanchi,
cos'è che stiamo ricordando?
Se l'offesa è offerta
ad ogni post sospinto
lungo i viali sordi
delle troppe parole,
cos'è ancora far memoria?
Se la paura ti deporta
a scansare il simile
e il dissimile,
non è meglio dimenticare?
Almeno la vergogna
del tuo odierno offendere
non dovrà fare i conti
con gli sguardi attoniti
di Birkenau.
Michele Di Gioia, 27 gennaio 2025
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Accorgersi
dell'ossigeno che nuota
in polmoni desiderosi di giorni.
Fidarsi
di piedi tremanti
per l'incertezza delle ore.
Tentare
il guado paludoso
di chi cerca solo sfide.
E poi tremare,
quando rintoccano
le sillabe del dubbio.
Il caduco sorriso
delle vibranti attese
pretende, ancora,
il tuo temerario risveglio.
Michele Di Gioia, 23 ottobre 2024
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Schiamazzi di silenzio
abitano le tue spiagge.
I fragori dell'estate
ogni granello di sabbia
archivia nelle profondità
di una stagione che svanisce.
Custodisci, tra abissi e scogli,
sussurri di un amore sbocciato,
piagnucolii di un bimbo ora nato,
pensieri di vite sognanti,
nostalgie di esistenze tramontanti.
Hai coccolato le stanche cellule,
ritemprato di sospiri il naufrago in terra,
riverberato bagliori di cadenti stelle.
Tempeste scuoteranno l'invernale attesa:
ed ancora rivedrai
i lidi spumeggiare di anelanti sguardi,
o solo Mare.
Michele Di Gioia, 26 agosto 2024
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Luna d'estate
che cerchi nel cielo?
Affamata di sguardi,
follower di Terra.
Cavalchi la notte
illuminata di Sole,
fori di bianco
l'azzurro mattino.
E quando l'umano
di te si invagisce,
perfino Gelosia
serena in te s'acquieta.
Torna sereno il disperso
quando tu dall'alto
nelle tenebre, ancora,
torni.
Michele Di Gioia, 21 giugno 2024
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Si schiude… E di lì viene fuori!
Impacciata e curiosa,
muove passi incerti.
Si chiede perché tutto intorno
nessuno si accorga di lei.
Eppure, è come una novità
che veloce rincorre le scelte dell’uomo,
che spegne la guerra, che svela il segreto:
gli uomini sono seminatori di Primavera.
E così… lo racconta, coraggiosa sottovoce:
«IO SONO LA PACE».
SORPRESA FELICE!
Michele Di Gioia, 31 marzo 2024
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Sento
il silenzio divorare
la rabbia,
mettergli addosso
finte arrese
perché finalmente
ogni ostinazione e pretesa
ceda il passo alla
fiera mediocrità.
E non respiro
per non dare ossigeno
a pensieri funesti,
al terrore dell'inutilità
che governa tutt'attorno...
Solo un cuscino
coccola il nulla che mi abita
e raccoglie, senza opposizioni,
la mente pesante.
Sospiri attraversano
attimi di niente.
E il vuoto inghiotte
ogni anelito di novità.
Ma in quell'oblio,
mi soccorri, senza terrore.
Mi tiri fuori. Ed io vivo.
Di Nuovo.
Michele Di Gioia, 15 marzo 2024
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Lasciami così,
spoglio e grigio di cenere,
affamato e nel panico del nulla.
A che serve, dimmi,
a che servirà mai tornare
smagliante di verde, se tutto vermiglia
di sangue e lacrime,
sui rami bombardati della città?
Lasciami così, indegno di gemme,
rimprovero di distruzione e morte,
come un perché inspiegabile,
come un silenzio da sfogliare
quando la notte non vuole passare.
Lasciami così - lo voglio! -
nudo e malfamato come quel bimbo
che non potrà più
ridacchiare alla mia ombra
di foglie e fiori e frutti:
dorme nelle braccia di Morte,
più pacifica degli assassini di Umanità.
Lasciami così,
finché sul volto di Gaza non tornerà,
non solo per me,
la tua speranza, Primavera.
Michele Di Gioia, 3 marzo 2024
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Rintocchi di canditi,
neve a veli di zucchero
e attese, mantecate di speranza.
Stoviglie e carezze,
rosseggianti del calore
che le storie dei soli abbraccia,
che le menti arrese interroga.
Farnetica il cinico straniere parole,
sorride nel buio
un bambinello di Palestina.
Irrompe e scomoda,
fastidioso e atteso,
anche per te
Giorno di Natale.
Michele Di Gioia, 25 dicembre 2023
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Ti aspetto
scivolare silente
su parole repellenti
e rimuginate all'ombra
di storie ferite dalla futilità.
Ti attendo
abbracciare avvolgente
storie disilluse e numerosi perché,
palpebre serrate
da frenesie inappaganti.
Ti bramo
cadere instancabile
lì dove stanco l'uomo
se ne va al suo eterno finire.
E tu, disegni di bianco,
cancelli il nulla
e innesti luccichii di velluto.
Tu, Neve...
Michele Di Gioia, 4 dicembre 2023
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E quando tutto sembrava Amore,
spinta nel nulla la tua vita
ha respirato più forte.
E adesso che tutto sembra Morte,
in noi il tuo sorridere si è stampato
indelebile. Soave...
Ed ora che tutto sembrerà Dolore,
il tuo indomito crederci
si sprigiona in lotta che cura.
Pianto d'Italia: figlia e sorella
lo sei di tutti, ancora.
Mentre nel materno abbraccio
ancora chiamiamo: Giulia!
Michele Di Gioia, 4 dicembre 2023
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Piccolo
da lontano sembravi
come un anello
lasciato cadere inerme
mentre il vento ti cullava leggero.
E coperto di buio
restavi a guardare
il nulla abbracciarti.
Per renderti vivo.
E ti ammaliavi
del tuo splendore,
del tuo essere
Universo.
Michele Di Gioia, 7 novembre 2023
Vagava
di stella in stella.
Brullo il cielo,
sottile l'orizzonte
dove gli appariva chiaro
il perché del suo andare.
Trepidante,
saltò oltre... e fu giorno.
Carezza
gli mostrò il sentiero,
la mappa
per il suo ritrovarsi.
E all'improvviso,
mentre il silenzio gli sorrideva,
divenne anelito
che infonde desideri
di vita.
Michele Di Gioia, 5 ottobre 2023
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Riverbera fra i tramonti
disincantati dal silenzio.
Abbraccia,
circondando e arroccando,
ogni forma di esistenza.
Impoverisce? Spoglia... ingiallisce.
Rende ricco, alleggerendo.
Rende leggeri, svestendo.
Si mostra l'essenza:
le foglie ostentanti sono andate via.
Mentre Autunno realizza il suo fremito,
il nuovo si affaccia nel buio dell'attesa.
Ed è ancora bellezza.
Michele Di Gioia, 23 settembre 2023
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Quegli attimi
dove come foglie ingiallite
cadono i giorni
di un augusto tramonto
che ad ogni appuntamento
un po' prima arriva.
E di un'alba che tarda,
perché il buio riprende quota.
Già la bella stagione
sale sul treno di settembre
col suo arrivederci.
Nostalgia di spensieratezza e avventura
ristagna tra pensieri d'attesa.
E pure all'estate
tocca abbracciare
l'autunno del suo imbrunire.
Michele Di Gioia, 29 agosto 2023
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Resisti,
taggato in virtualità scolpite
di reale smarrimento.
Perché perso ti aggrappi
e svendi e mordi e svieni
mentre vuoi griffare
perfino la tua rabbia.
Pretendi ma non sai cosa...
e spendi like.
Nessuno paga; ma tu segui.
Non più uomo.
Sei follower.
Bussano stelle impotenti
a elemosinare cielo.
Spegni ogni finta luce:
quale schermo
ti indicherà la via?
E guarda, guarda le stelle.
Il loro silenzio ti racconterà
la tua moderna infelicità.
Michele Di Gioia, 18 dicembre 2022
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