In Piazza Missori, a Milano, c'è un "rudere inventato". Il "rudere" nasconde un piccolo gioiello, ma è purtroppo quasi tutto ciò che resta di un'antichissima chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista e nota nei secoli con il nome di SAN GIOVANNI IN CONCA. La facciata non è più lì...
Con questo sito si tenta di "fare rivivere" la chiesa, scomparsa, come tante altre. È un mondo che andrete scoprendo, anche grazie a link, contenuti multimediali, ricostruzioni virtuali, suggestioni diverse. Non è solo la "solita storia".
La chiesa, intorno alla metà del '700, si presentava pressappoco come si vede sopra nell'incisione di Marcantonio dal Re. Qui sotto un particolare del portale della chiesa alla fine dell'800, quando era ridotta a deposito di materiali di una ferriera.
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👀 IN QUESTO "CAPITOLO" SI PARLA DI...
📐 "PRESENZE": Caravaggio conobbe e visitò S. Giovanni in Conca? E' probabile, ma poco o nulla dicono i documenti. Sicura la presenza di Federico Borromeo, il cardinale dei "Promessi Sposi". E poi altre figure, la cui vita è stata legata alla chiesa: il "figliuolo di frate Rocco", un giovane novizio forse "plagiato" dai frati, i nomi di alcuni di coloro che vi furono sepolti. Questo ed altro trovate nel primo "capitolo".
📐 "SIGNORE E PADRONE": un nome, un nome solo domina questo capitolo, quello di Bernabò Visconti, magnifico e crudele co-signore di Milano. La sua statua equestre risplendeva nella chiesa, "cappella di corte" destinata ad essere un mausoleo di famiglia annesso al suo fastoso palazzo. Un'ambizione di potere e di gloria miseramente naufragata in pochi attimi. (Sulla figura di Bernabò si può cliccare anche qui)
📐 "C'ERA UNA VOLTA": resti di mosaici, lapidi, tombe, sono affiorati durante gli scavi, ma non aiutano molto ad attribuire una data precisa alla fondazione della chiesa. In questo capitolo, partendo dall'età antica, si giunge, con un percorso non privo di sorprese, all'età longobarda.
📐 "IL CANTIERE": a più riprese S. Giovanni in Conca è stata restaurata e modificata nel corso dei secoli, nel periodo romanico, nel periodo gotico. E' questo un capitolo squisitamente architettonico, ricco di immagini, di informazioni, di rimandi.
📐 "SANTI, DUCHI, PARROCCHIANI" : in questo capitolo si presentano riti, feste, tradizioni, elemosine, legate alla storia di questa chiesa intitolata all'Evangelista, che avrebbe subito il martirio in una conca di olio bollente. Incontriamo anche due figure poco conosciute di Vescovi di Milano, San Castriziano e Grossolano, ma su tutti spicca l'immagine dell'amatissima "Madonna del Carmine".
📐 "NUOVA VITA" : San Carlo Borromeo visitò la chiesa ed i documenti ci tramandano cosa vide e quali disposizioni diede per correggere ciò che, a suo avviso, era "fuori norma". In questo capitolo si parla della presenza dei Carmelitani, dei lavori che nel '500 e nel '600 trasformarono l'interno della chiesa e naturalmente della visita pastorale di S. Carlo. (Sulle "visite pastorali" si può anche cliccare qui)
📐 "LA PREGHIERA E LO SPETTACOLO" : "partecipare" ad una festa religiosa organizzata dai Carmelitani, descrivere il tipo di spiritualità proposto ai parrocchiani di S. Giovanni in Conca, cercare di capire quale ruolo avessero nella vita religiosa della chiesa la musica e lo spettacolo: è quello che viene proposto qui. (Per questo aspetto si può cliccare anche qui)
📐 "IL TRAMONTO" : che fare di una vecchia chiesa che non è più parrocchia, dalla quale è stata allontanata la comunità religiosa che vi abitava, che è stata data in affitto a privati e che sembra intralciare la viabilità? Si ripercorrono le tappe (e le polemiche) che hanno portato, tra il 1879 ed il 1881, alla decisione di "accorciare" la chiesa e di trasformarla in Tempio Valdese. (Su questo Tempio si può cliccare anche qui)
📐 "SALENDO E SCENDENDO" : si parla della curiosa storia del campanile della chiesa, che era uno dei più alti della città. Poi, scendendo, si visita la cripta, fortunatamente preservata. E dunque: che cosa è una cripta, che cosa conteneva quella di San Giovanni in Conca, i restauri in essa compiuti, il presente ed il futuro prossimo di questo gioiello romanico.
📐 "LA GUERRA" : la vertiginosa crescita di Milano a partire dalla fine dell'Ottocento e i piani regolatori adottati per la città. Fu fatale alla chiesa il piano di trasformazione del centro approvato durante il periodo fascista, poi proseguito nei primi anni del dopoguerra. Nel 1948-49 iniziano i lavori di demolizione di ciò che restava di S. Giovanni in Conca: nasce il "rudere inventato" che vediamo oggi in Piazza Missori.
📐 "PER FINIRE" : a Milano e per le strade della Lombardia. In questo capitolo si va alla ricerca dei tesori e delle opere d'arte di S. Giovanni in Conca dispersi in vari luoghi... non senza qualche sorpresa. Al termine, chi vuole, può cliccare su Bibliografia, per dare uno sguardo all'elenco dei testi, delle fonti, dei siti internet.
👀 QUINDICI CURIOSITÀ
💡 La chiesa era dedicata a San Giovanni Evangelista (non a San Giovanni Battista!). Ma perché si chiamava anche "in Conca"? CLICCARE QUI
💡 La cripta della chiesa di San Giovanni in Conca è certamente una delle più significative del periodo romanico rimaste a Milano. Volete sapere che cosa è una cripta e a che cosa serviva? CLICCARE QUI (e poi cercare "Scendendo nella cripta")
💡 Grazie ai volontari di "APERTI PER VOI", iniziativa del TOURING CLUB ITALIANO, la cripta della chiesa è oggi visitabile tutti i giorni della settimana, tranne il lunedì. Volete compiere una visita "virtuale"? CLICCARE QUI (e poi cercare "Un bene di tutti da preservare")
💡 Perché tra il 1879 ed il 1881 si decise di "tagliare" la chiesa, di accorciarla quasi della metà e di modificare la facciata e la parte restante dell'interno? CLICCARE QUI
💡 Perché dopo la seconda guerra mondiale ciò che ancora restava della chiesa fu abbattuto ed al suo posto fu lasciato un "rudere inventato"? E chi ha coniato questa definizione? CLICCARE QUI (e poi cercare "Dopo la guerra, si riparte")
💡 Dove si trovano oggi le numerose opere d'arte e gli arredi liturgici che costituivano il patrimonio della chiesa di San Giovanni in Conca? CLICCARE QUI
💡 Se oggi si vuole vedere la facciata della chiesa (sia pure con le manomissioni ed i restauri subiti) bisogna andare in via Francesco Sforza a Milano. Per sapere perché, CLICCARE QUI (e poi cercare "Dopo la guerra, si riparte")
💡 Nel corso della sua visita pastorale alla chiesa, l'arcivescovo Carlo Borromeo notò una situazione anomala, del tutto sconveniente per il luogo e dispose gli opportuni provvedimenti. Di che cosa si trattava? CLICCARE QUI (e poi cercare "Una visita")
💡 Per due secoli e mezzo i frati Carmelitani risiedono nel convento di San Giovanni in Conca, dirigono la vita pastorale della parrocchia e sovraintendono alla chiesa. Volete saperne di più? CLICCARE QUI . Per avere ulteriori informazioni QUI.
💡 Il campanile della chiesa (uno dei più alti della città) ebbe una vicenda curiosa: fu postazione del telegrafo ottico, stazione scientifico-meteorologica, laboratorio di un prestigioso Liceo. Per saperne di più, CLICCARE QUI
💡 "Non sai, poltrone, che io sono Papa, Imperatore e Signore in tutte le mie terre?" Così Bernabò Visconti, signore di Milano si rivolgeva all'arcivescovo. Per sapere qualcosa di più su questa figura e sulla sua straordinaria importanza per San Giovanni in Conca, CLICCARE QUI. Per altre informazioni QUI
💡 Esiste un rapporto fra il grande pittore Caravaggio e la chiesa di San Giovanni in Conca? CLICCARE QUI
💡 Che cosa è emerso dagli scavi archeologici effettuati in San Giovanni in Conca e nelle immediate vicinanze? CLICCARE QUI
💡Nel 1604 si svolge una delle periodiche processioni in onore della Madonna del Carmine organizzate dai religiosi di San Giovanni in Conca. Volete partecipare alla festa ed alla cerimonia quasi "minuto per minuto"? CLICCARE QUI (e cercare "In processione in un giorno di festa"). Ma volendo assistere anche ad una processione del 1629, cliccare QUI
💡 Perché non dare un'occhiata alle ultime proposte di utilizzo della cripta di San Giovanni in Conca come luogo dove far incrociare media diversi, diversi campi artistici, passato e futuro? CLICCARE QUI (e poi cercare "Un bene di tutti da preservare")
Questo video di "Youtube" (realizzato da "yesmilano.com") ripercorre con interessanti immagini le vicende storiche della chiesa di San Giovanni in Conca. Buona visione! Dura una decina di minuti ma forse, avendo un po' più di tempo, anche la navigazione lungo i tanti "fiumi" di questo sito, con le loro diramazioni, può risultare piacevole e procurare qualche sorpresa.
👀 DIECI PUNTI PER RIPERCORRERE LA STORIA DELLA CHIESA
📆 Tra il quarto ed il settimo secolo d.C. è costruita la chiesa di San Giovanni in Conca. (Per saperne di più)
📆 Tra la fine dell'XI ed il XII secolo la chiesa viene ricostruita in forme romaniche e viene aggiunta la cripta. (Per saperne di più)
📆 Alla fine del XIII secolo la chiesa è restaurata ed assume in molte sue parti i caratteri del "gotico-lombardo". (Per saperne di più)
📆 Con Bernabò Visconti al potere (1354-1385) la chiesa diventa cappella di corte e mausoleo di famiglia. (Per saperne di più)
📆 1531: l'ultimo duca di Milano, Francesco II Sforza, concede la chiesa ai frati Carmelitani "della Congregazione di Mantova". (Per saperne di più)
📆 1782: a causa della soppressione di diversi ordini religiosi voluta dall'imperatore Giuseppe II, i Carmelitani lasciano la chiesa. (Per saperne di più)
📆 1787: a San Giovanni in Conca viene tolta la qualifica di parrocchia. (Per saperne di più).
📆 1879: per motivi viabilistici, il Comune di Milano delibera la demolizione di una parte della chiesa e la vendita della parte restante ai Valdesi. (Per saperne di più).
📆 1884: viene demolito anche il campanile. (Per saperne di più)
📆 tra il 1948 ed il 1952 San Giovanni in Conca viene completamente demolita, tranne la cripta ed una piccola parte dell'abside. La facciata è smontata e ricollocata in via Francesco Sforza, come nuova facciata del Tempio Valdese. Sono effettuati scavi a cura della Soprintendenza ai Monumenti. (Per saperne di più cliccare qui ed anche qui)
Il logo di questo sito è un felino (leonessa? pantera?) Faceva parte di un mosaico pavimentale romano, probabilmente del III secolo d.C., ritrovato durante scavi nella chiesa di San Giovanni in Conca.