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DEFINIZIONE INFORMAZIONE

Prendiamo un foglio di carta bianco e disegnano un puntino. Quanto è grande? Ha una grandezza data vedendola ad occhio nudo. Per la geometria euclidea il punto non ha parti e quindi non possiamo misurarlo. Siamo in una bella contraddizione! Per risolvere questo problema chiamiamo 1. "dato" il minimo elemento di modifica di una situazione precedente (il foglio era bianco e ora ha un puntino). E ora diciamo che 2. i dati sono oggetti a molteplici convenzioni. Questo significa che un dato, per avere un qualunque significato, deve essere associato ad una convenzione, non necessariamente logica ma anche di tipo utilitaristico. Applicare una convenzione ad un dato ci porta a dire che 3. informazione è l'applicazione di una convenzione ad un dato.

Ora prendiamo un altro foglio bianco e disegnamo un ovale. La domanda che ci poniamo è "che cos'è?" Per essere qualcosa dobbiamo applicare a quel dato una convenzione. Attraverso questo passaggio il dato diventa un'informazione. A seconda della convenzione che scegliamo, quell'ovale può essere una "O" (convenzione alfabetica), uno "zero" (convenzione algebrica), un insieme di punti (convenzione raster).

Qual'è la differenza tra il mondo tradizionale e quello informatico?

Il mondo informatico è un mondo già formalizzato in partenza. La domanda riferita all'ovale "cos'è?" non esiste perché in informatica noi sappiamo già in partenza entro quale convenzione ci muoviamo. 4. In informatica quindi non esistono dati ma sempre e solo informazioni. 5. In informatica è tutto informazione!

Secondo la definizione del vocabolario Zingarelli il verbo informare significa:

"modellare secondo una forma e le informazioni sono di questa modellazione gli atti"

6. Il modello è allora la forma che assumono le informazioni.

La parola chiave è quindi modello. In informatica adoperiamo modelli che possono essere di varie famiglie tipologiche.

le mappe rappresentano le realtà del mondo e sono un esempio di informazione

SOGGETTIVITÀ VS OGGETTIVITÀ

Nella società dell'informazione ogni processo va verso la soggettivizzazione. Nel periodo industriale invece, tutto tendeva verso l'oggettivo, basti pensare a Henry Ford che costruiva macchine tutte uguali. Oggi tutto può essere personalizzato a seconda dei propri gusti.

Questa teoria nasce da Alvin Toffler il quale sostiene che ci troviamo nella Terza Ondata. La Prima ondata era quella agricola, la Seconda dell'industrializzazione mentre la Terza è quella dell'informazione.

Focalizziamoci sui sistemi produttivi:

Nella Prima fase i mezzi di produzione erano i campi agricoli, nella Seconda erano tutto ciò che faceva aumentare valore come le fabbriche, nella Terza fase, che ha inizio nella seconda metà del '900, sono le informazioni.

Prima Ondata - Agricola

valore terreno 80%

valore industriale 13%

valore informativo 7%

Seconda Ondata- Industriale

valore terreno 50%

valore industriale 35%

valore informativo 15%

Terza Ondata - Informazione

valore terreno 25%

valore industriale 30%

valore informativo 45%

Nella società industriale: "una macchina esiste in quanto funziona".

Nella società di oggi: "io esisto in quanto informo".

SALTI DI PARADIGMA

Thomas Kuhn sostiene che la scienza crea regole per interpretare il mondo (vengono fatte delle ipotesi e poi verificate) e questa visione regge fin quando non arrivano elementi di crisi. Questi elementi non possono più stare nel precedente modello e questo va in crisi. Abbiamo bisogno di un nuovo paradigma.

L'informatica determina un salto di paradigma anche nel mondo dell'architettura!

Lo scopo principale dell'architettura , per molto tempo, è stato quello di rappresentare il potere (chiese o palazzi nobiliari). In epoca industriale si estende a bisogni oggettivi e funzionali (abitazioni popolari o industrie). Negli ultimi 20 anni l'architettura entra nel mondo della comunicazione perché capisce che questa è fondamentale. L'informazione diventa la materia prima economica.

Rientrano in gioco le FIGURE RETORICHE: comunicare un' idea non per via razionale ma attraverso un ragionamento.

In epoca industriale si abbandona l'uso di figure retoriche. Anche i filosofi cercano di diventare logici. Il prodotto viene venduto in base alla sua funzionalità, al costo più basso, anche la pubblicità tende ad essere oggettiva.

Quando diventa centrale il ruolo della comunicazione, rientrano in gioco le figure retoriche. In questa fase tutto è soggettivo e personalizzabile, anche la pubblicità, implicitamente abbiamo visto come sia riferita ad un target specifico.

Nel 1956 Jørn Utzon vince il concorso per la realizzazione dell’auditorium a Sydney. In quest' opera vediamo quanto sia centrale l'utilizzo delle figure retoriche e delle metafore (il volo e le vele) e per la prima volta assistiamo alla rottura, rispetto al mondo funzionalista, del rapporto forma/funzione. L'opera è estremamente soggettiva e diventa simbolo della città e dei suoi abitanti.

Negli anni ‘90, all'interno del dibattito architettonico internazionale, una serie di architetti post-modernisti sono fortemente legati all’idea che l'architettura debba appartenere al mondo della comunicazione e della narratività, distaccandosi totalmente dal taboo forma/funzione.

Si guarda il passato in chiave nostalgica e abbiamo l'esempio dell'ampliamento del museo ebraico a Berlino per una parte dedicata all'olocausto, dove Daniel Libeskind centra perfettamente il punto. Realizza questo ampliamento in chiave fortemente soggettiva, emotiva e carica di figure retoriche, attraverso questo "strappo", in cui il percorso lineare interseca quello a zig-zag, comunica fortemente la violenza.

Museo ebraico a Berlino, Daniel Libeskind

RIDEFINIRE I CONFINI DELL'ARCHITETTURA

CONCETTO DI NATURA

Nel contesto dell'architettura funzionalista, la parola "natura" si poneva in maniera esterna rispetto all'architettura. La natura esisteva ed era un oggetto, come oggetto era l'architettura. I volumi nati dalla logica industriale si "poggiavano" su un terreno estraneo. La natura da un lato era terra di conquista e dall'altra risorsa puramente igienica che "serviva" all'architettura.

CONCETTO DI PAESAGGIO

La parola paesaggio ha un significato molto diverso dal termine natura.

Non possiamo pensare al paesaggio senza pittura. Non è il paesaggio che esiste realmente, ma esiste solo un'interpretazione estetica del mondo che noi chiamiamo paesaggio. Il paesaggio è interpretazione e l'interpretazione è una forma di conoscenza estetica, scientifica, sociale... La pittura, oltre ad essere interpretazione critica è allo stesso tempo progetto. Non si può avere pittura senza sguardo, e guardare è un atto critico che costruisce un'immagine. Da questo ne deriva che l'interpretazione critica di Cezanne, Pollock, Rotella e dei grandi pittori, hanno creato paesaggi. Il paesaggio attraverso la rappresentazione pittorica è anche autoritratto. La rappresentazione deve essere fatta in prima persona, come lettura del mondo a nostra immagine e somiglianza. La nostra interpretazione deve però trovare una mediazione con la collettività e quindi arriviamo alla definizione di paesaggio ovvero:

"paesaggio è la rappresentazione estetica, condivisa collettivamente e culturalmente, ma in costante evoluzione, di una parte del mondo"

Il paesaggio nasce e spesso è un processo di antropizzazione mentre la natura c'è sempre stata.

Tre modi in cui un’idea personale e soggettiva di paesaggio si è trasformata in “rappresentazione estetica condivisa collettivamente e culturalmente” in architettura grazie all’elettronica.

Auditorium, Los Angeles, Gehry

Cheapscape, grandi masse

Centro culturale di Santiago de Compostela, Eisenman

Palinsesti, fratture

Stazione di Napoli Afragola, Hadid

Tessiture, intrecci

CONCETTO DI PAESAGGIO MENTALE

"Il paesaggio mentale è lo stadio in fieri, in ricerca.. di quello che eventualmente potrebbe divenire nuovo paesaggio" È quello in cui gli architetti lavorano e che, solo quando è condiviso, diventa paesaggio.

Quali sono le caratteristiche del paesaggio mentale informatico?

  • le informazioni ne costituiscono la materia prima

  • fatto di salti, interconnessioni dinamiche, è il paesaggio dell'interattività

  • nuovo concetto di natura, partecipe attivamente, che si muove nelle ricerche sulla complessità accanto all'architettura

COME FUNZIONA UN SITO

  • IP (Internet Protocol): ogni punto connesso alla rete è identificato tramite un IP, individualmente personalizzato che va a creare un'infinita maglia orizzontale

  • HTML (HyperText Markup Language): è il linguaggio che governa la scrittura in internet e viaggia indipendentemente dai sistemi operativi. Si procede per salti ed è possibile quindi operare attraverso connessioni dinamiche.

  • FTP (File Transfer Protocol): permette di spostare file da un provider ad un altro

  • Browser: è un software che permette di navigare, comunicare e contenere i file. Esempi di browser sono Google Chrome, Safari, Firefox...

  • ISP (Internet service provider): garantisce l'accesso alla rete

  • HTML EDITOR: permette di creare siti web

LA LUNGA CRISI DELL'OTTOCENTO

Perché ci è voluto molto tempo per affermare un nuovo paradigma nell'architettura?

L'architettura è più lenta ad assorbire i cambiamenti.

I fenomeni che hanno concorso al Movimento Moderno sono:

  • architetti visionari francesi i quali aderirono all'illuminismo e alla rivoluzione francese: attraverso un'operazione di scarnificazione dell’opera e di riduzione geometrica che sembra anticipare alcuni caratteri dell'architettura moderna (Ledoux e Boulle)

  • lo studio tipologico: nasce contemporaneamente all'inizio dell'insegnamento dello studio nei politecnici. L'architettura non è più legata agli stili o alla capacità di seguire certe forme, è vista bensì come sostanza organizzativa. Nasce così il tipo edilizio, lo studio metodico, attraverso lo sviluppo dell'architettura razionale (Durand). In questo contesto risulta significativa l'attitudine costruttiva. Arrivano nuove sfide costruttive e nuovi materiali: c'è la necessità di costruire ferrovie, stazioni, ponti e il principale materiale da costruzione è il ferro. Si sviluppa così la figura dell'ingegnere, una figura innovativa, mentre l'architetto rimane marginale e non è più visto come una figura d'avanguardia. La Tour Eiffel ne è simbolo.

  • In America, in seguito all'incendio della città di Chicago nella seconda metà dell'Ottocento, si sviluppa una grande crisi che porta ad un rapido sviluppo nel mondo della costruzione.

Nascono le strutture in acciaio, che permettono grandi altezze, realizzate con un sistema modulare e chiodate.

  • Con l'arrivo di Sullivan "decorazione e struttura esterna devono formare un insieme organico" e si arriva al concetto che la forma è la risposta alle esigenze funzionali.

  • Il filone dell' Arts and Craft nasce invece per porsi in maniera anti-industriale. Questo movimento attraverso la figura di W. Morris, diventa un fenomeno allargato su vastissima scala, con l'idea che l'architettura sia uno stile, un sentire che pervadesse tutte le arti. Si sviluppa uno stile talmente eclettico in cui si seguivano di volta in volta gli stili del passato (neogotico, rinascimentale, medievale...) da potersi definire l'unica epoca senza un vero e proprio stile identitario.

  • Si arriva finalmente ad una definizione di stile che ha nomi diversi a seconda del paese in cui ci si trova: Art Noveau (Francia), Jugendstil (Germania), Liberty (Italia). Anche se con nomi diversi questo stile utilizzava materiali contemporanei (ferro, acciaio, vetro), attraverso l'affusolamento riprendeva le forme della natura.

  • Il mondo dinamico del movimento e della macchina diventa affascinante per i pittori i quali sono già scossi dall'arrivo della macchina fotografica: Dinamismo e frammentarietà portano alla nascita del primo movimento d'avanguardia: l'Impressionismo. In questo contesto l'artista che influenzerà maggiormente il mondo dell’architettura è Cezanne. Egli vive in una doppia crisi e trova una nuova estetica che influenzerà la nascita del mondo moderno. Ha interesse per i volumi astratti, senza prospettiva, che porteranno allo sviluppo del cubismo.

Con Picasso l'arte assume un valore conoscitivo e si torna all'idea di primitivo.

VISIONE APROSPETTICA, DINAMICA, FRAMMENTARIETÀ, DINAMICITÀ + COSTRUTTIVITÀ

NASCITA DEL MOVIMENTO MODERNO

IL BAUHAUS DI DESSAU

Il Bauhaus, scuola di arti applicate, ha sede a Weimar. Nel 1919 Gropius diventa direttore e ne da una forte spinta innovativa, riformulando i programmi e organizzando incontri con i pittori del tempo come Kandinsky e Klee. Più avanti sarà accolta la fotografia, la moda e tutte le arti. Il Bauhaus è malvisto dalla città poiché aveva un approccio innovativo. Con l'inizio della guerra la scuola va in crisi e sono costretti a spostare la sede a Dessau e a progettare quindi un nuovo edificio.

È un esempio di salto di paradigma, ha trasformato la crisi in valore, determinando un'estetica di rottura e di cambiamento.

IL NUOVO EDIFICIO:

  • PROGRAMMA da CELEBRATIVO a OMNICOMPRENSIVO: l'architettura fino a quel momento celebrava il potere civile e religioso, in questo caso si dichiara anti-celebrativa e anti-retorica, "l'architettura è tutto", si estende a tutte le arti e il tema della casa comprende tanto l'edilizia popolare quanto quella industriale o scolastica.

  • STRUTTURA da CONTINUA a DISCONTINUA: per secoli si era legati all'idea di continuità delle fondazioni, copertura, nei materiali e soprattutto planimetrica. I nuovi materiali permettono invece di formulare un nuovo linguaggio legato alla discontinuità, attraverso la realizzazione di strutture puntiformi si hanno nuove possibilità espressive.

  • IDEA DI CITTÀ da CITTÀ CHIUSA a CITTÀ APERTA: la città rinascimentale era chiusa, il palazzo era un luogo privato, accessibile a pochi. La città industriale è in espansione e proiettata verso l'esterno. L'edificio è permeabile, aperto, con una planimetria irregolare, concepito per accogliere. L'edificio del Bauhaus addirittura scavalla la strada!

  • ESPRESSIONE da SINTETICA a FRAMMENTARIA: l'edificio industriale non si basa sulla prospettiva e non deve essere visto da un unico punto di vista, è formato bensì da una pluralità di punti di vista e di elementi (cubismo)

  • METODO da TIPOLOGICO ad A-TIPOLOGICO: non si basa sullo stretto rapporto forma/funzione, gli spazi si creano in base alle attività e vengono così ottimizzati. L'edificio è considerato e gestito come un prodotto dell'industria e della catena di montaggio.

  • VISIONE da FIGURATIVA ad ASTRATTA: le parti che la compongono non sono nominabili o immediatamente riconoscibili.

  • IGIENE dall' OMBRA alla LUCE: l'edificio è permeabile al passaggio della luce e dell'aria, rendendolo così più salubre per colui che andrà ad utilizzarlo.

  • CATALIZZATORE dalla PROSPETTIVA alla TRASPARENZA: la nuova architettura ruota intorno al concetto di trasparenza, è l'elemento catalizzante che attraversa tutte le categorie precedenti dandogli forza e giustificandole.


Walter Gropius 1925-1926