Che cosa ho fatto nell'Assemblea Costituente

Sono stata eletta nel collegio di Genova-Imperia-Savona con oltre 27.000 voti. In Assemblea Costituente, come tutte le altre madri costituenti, mi sono occupata di temi importanti per le donne, ma non solo. Famiglia, bambini e anziani, invalidi di guerra e del lavoro, fasce deboli nelle società, aree svantaggiate del territorio: il lavoro di cura che le donne tradizionalmente svolgono è fondamentale e fornisce una visione più completa e realistica dei bisogni della società. Ho presentato diverse interrogazioni ai rappresentanti dell’assemblea in cui si discutevano i fondamenti della Repubblica: dalla richiesta di sussidi straordinari a provvedimenti a favore dei disoccupati, dalla proposta di premialità ai lavoratori alla liquidazione delle competenze per il servizio partigiano prestato da ufficiali, sottufficiali e marinai e su quelle per il periodo di prigionia agli ex internati militari, fino alla sperequazione fra le pensioni di vecchiaia e quelle di invalidità.

Torino, Sinagoga bombardata-

Nell’Italia dei primi anni del dopoguerra il disagio era ovunque. Mancavano case e infrastrutture, ovunque disoccupazione e inflazione. Le condizioni di vita al minimo e dovevamo ripartire dalle macerie e dal dolore. Avevamo appena seppellito i morti e bisogna pensare con urgenza ai problemi dei vivi. I salari erano bassi e non bastavano, la violenza, il crimine e la corruzione continuavano a esserci; si girava a piedi e, chi poteva, in bicicletta. Ma avere un lavoro era una fortuna... Poco più di metà degli italiani censiti disponeva di un paio di scarpe buone!

Si accendevano agitazioni e fermenti rivoluzionari e sindacali, ma traumi e paure erano ancora presenti, così come la speranza e la voglia di un futuro diverso. Torino e Savona erano città industriali, ovunque c’era bisogno di ricostruire sulle ferite materiali e morali del paese dopo vent’anni di fascismo, cinque di guerra, due di occupazione tedesca. Ci siamo occupate dell'assistenza perché ce n’era bisogno, e io soprattutto di temi cari a me di cui ho conosciuto bene i dettagli concreti, come l’istruzione e la sanità. Ancora oggi sono elementi centrali per la salute della democrazia.

 I maschi costituenti o i deputati facevano grandi discorsi: benché mi sia stata riconosciuta una grande abilità dialettica, posso dire che noi donne intervenivamo maggiormente ponendo questioni su questioni concrete, vicine alle persone come maternità, infanzia e anche al territorio come edilizia, ambiente, agricoltura, viabilità… Il mondo si cambia a partire da quello che hai sotto gli occhi.


Per approfondire:

https://www.museotorino.it/view/s/88b627a16fe74973a598f4606bd7ab19

https://savonastorica.altervista.org/il-bombardamento-del-1943/

https://storia.camera.it/deputato/angiola-minella-19200203#nav