Non sono citazioni famose, ma riflessioni importanti che ci prendono la mano e ci portano vicini, vicini alla felicità.
Classi quinte 18
LA DIVERSITA’
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
L’ articolo 3 della Costituzione Italiana è molto chiaro su cosa può significare la diversità.
Lo Stato Italiano dice che tutte le persone sono uguali e che non bisogna fare delle discriminazioni quando ci si trova a giudicare una persona.
Purtroppo non è sempre così, perchè spesso ci troviamo a giudicare le persone a volte per l’aspetto fisico oppure se sono ricche o povere o se provengono da altri paesi.
Tutto ciò che vediamo come “diverso” da noi ci fa pensare che non vada bene e, a volte, senza accorgercene anche noi siamo discriminati dagli altri.
Ad esempio Bebe Vio, campionessa paraolimpica di scherma, vedendola da fuori si può pensare che non sia in grado di fare niente perchè non ha gambe, braccia, la pelle rovinata. Invece sentendola parlare si capisce che è molto intelligente, sensibile, simpatica e soprattutto non molla mai, è molto determinata, cosa che invece, a volte, i normodotati non hanno tutte queste qualità. Mi rendo conto che spesso siamo noi i “mostri” che giudicano quelli che non sono come noi, perchè ci riteniamo superiori.
Io vorrei avere a volte la forza di Bebe Vio durante le gare di nuoto, vorrei non abbattermi e lottare fino alla fine ma non sempre ci riesco e a me non mancano le braccia e le gambe.
A volte poi discriminiamo per la religione: pensiamo che chi non è cristiano non sia una brava persona, non ci fidiamo. La nostra classe ha dei bambini che vengono da paesi diversi, ma questo non vuol dire che siano meno bravi di noi, o meno simpatici o meno capaci. Anna Frank era ebrea e per questo lei e la sua famiglia sono stati deportati nei campi di concentramento e sono morti solo perchè ritenuti “diversi” dai tedeschi che li avevano arrestati.
Per me non possiamo giudicare “un libro dalla copertina”, ovvero giudicare la persona dal suo aspetto fisico, dalla sua lingua o dal suo credo. Bisogna dare a tutti la possibilità di esprimersi senza giudicare subito le persone a seconda del paese dal quale provengono.
Alunna di 5B 18