HO il diritto al gioco e alle cure, il diritto all’istruzione, ad avere una FAMIGLIA e di essere accudito.
Ho il diritto di avere un nome, una provenienza da uno stato.
Ho il diritto di dire e pensare quello che ritengo giusto.
Un bambino non è un semplice numero, ma un bambino con razza, sesso, religione e lingua diversa e una cultura di appartenenza.
Tutti i bambini presenti ora nel mondo, hanno diritto di vivere, hanno il diritto alla vita.
Un bambino Non deve essere diviso dei propri genitori, se anche lo fosse hanno il diritto di vivere assieme e ricongiungersi.
Un bambino Non deve mai subire azioni violente, o che potrebbero far male alla sua salute e a quello che pensa.
HO IL DIRITTO A RIPOSARMI, IL DIRITTO A SPORCARMI, IL DIRITTO DI AVERE IL TEMPO PER AMMIRARE E STUPIRMI...
CLASSI QUINTE 18
Enzo Biagi sosteneva che « la libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi. È libertà».
La libertà è intuitiva.
Non può essere insegnata.
È reinventare senza sosta la nostra vita, arricchirla e sublimarne ogni attimo.
E si cammina con leggerezza quando spalanchiamo la porta alla libertà.
Bisogna viverla.
Anche se si lavora incatenati ci si può sentire liberi.
È il volo infinito di chi non cessa mai di aprirsi con meraviglia al mondo.
Coltivare gli interessi più disparati evitando di fossilizzarsi in atti sempre uguali per paura dell’ignoto.
Libertà è curiosità.
Non fare mai qualcosa che non si ha voglia di fare.
Vivere senza paura del domani.
Immergersi nella Natura.
TESTO INVIATO PER PARTECIPARE AL CONCORSO SHEVILIM
SARA’ UNA STORIA DA NON DIMENTICARE
Era il 13 aprile 2030 e io e la mia famiglia eravamo sul binario 46 di Scandiano; umido e stretto con nessuna luce, tranne una piccola candela quasi tutta consumata. Avevamo sei pezzettini di pane, con una mezza bottiglia d’acqua accanto. Avevo freddo, la pancia vuota e tanta, ma tanta paura.
Stavo viaggiando da sei giorni in un vagone buio e sporco, ricordo solo il frastuono e niente più. Pensare che quel giorno avrei dovuto toccare il pallone e non toccare un’umida ragnatela sulla parete del vagone merci..
E’ successo tutto alle 4.00 del mattino, quando due uomini in uniforme sfondarono la porta ed entrarono dentro casa, ci presero per il braccio, con forza, e ci portarono giù per le scale dove ci aspettava un furgoncino verdastro. Aprimmo il cancello uscimmo ed entrammo nel furgone; lì ci aspettavano il nonno e la nonna. Ci sedemmo, tutti zitti, il furgone partì. Poco dopo chiesi al nonno se sapeva di questa cosa, lui mi mostrò un pezzo di giornale strappato, dove c’era scritto:
Le leggi razziali entrano in vigore dal 13 aprile 2030; TUTTI COLORO CHE SONO DI RAZZA ARIANA SARANNO ALLONTANATI DAI LUOGHI COMUNI.
Alle 6.00 entrammo nel binario 46 e per sei giorni restammo sul treno. Quando si aprirono le porte una luce mi abbagliò gli occhi, eravamo arrivati al campo di concentramento. Ero paralizzato dal terrore e dalla paura. Lì cominciò una storia già vista e vissuta..
Per fortuna all’improvviso mi svegliai ed era solo un brutto sogno!
Speriamo che le leggi razziali non tornino MAI PIU’. Speriamo che mai più qualcuno si alzi con l’idea di uccidere qualcuno!
La libertà è qualcosa di speciale, che a volte le persone si scordano di avere.
Ma, come dice il detto,” Non ti accorgi di quello che hai finchè non lo perdi”.
Ed è così che è successo nella seconda guerra mondiale.
Ma se chiedi ad un bambino che lavora quanto vale la libertà, ti risponderà che non ha prezzo, perché la libertà non si può comprare, è un diritto che ognuno di noi dovrebbe avere dalla nascita.
Le persone non sempre pensano alla libertà, a quanto sia stata faticosa conquistarla. In altre parole, si lamentano della libertà senza rendersi conto di quanto sia preziosa.
La democrazia è già una forma di libertà, perché votando puoi decidere.
Libertà è l’onda, va dove vuole e fa quello che vuole.
Un’onda che si accorge della sua libertà, perché ospita dentro di sè un sacco di creature diverse da lei.
Le persone, invece, spesso costruiscono scudi e non sempre ascoltano. La libertà è la possibilità di scegliere, sempre.
Essere liberi è bellissimo perché puoi fare le cose con calma, non ti devi sentire in obbligo verso nessuno e puoi scegliere la tua religione senza pericolo di guerra.
La libertà permette alle persone di poter vivere la loro vita facendo le scelte che meglio credono.
Mi ritengo molto fortunato a vivere in un paese dove la libertà è un diritto ma so che molte persone in passato hanno dovuto lottare per conquistare la libertà.
La libertà deve essere anche un dovere oltre che un diritto.
Mi sento libero quando …
Parlo con le mie amiche perché …a loro dico quello che penso, a loro rivelo tutti i miei segreti, a loro racconto le cose belle, quelle brutte, le mie giornate di scuola, rido, mi diverto, mi sento me stessa…
Ci sono ancora molti paesi in cui la gente non è libera di fare o dire ciò che vuole, ho visto bambini della mia età che non avevano i miei stessi diritti.
Difenderò sempre la libertà di pensiero e di parola.
PER ME LA LIBERTA' E' UNA COSA PREZIOSA, PERO', NON TUTTO IL MONDO VUOLE QUESTA COSA.
PER ME LA LIBERTA' E' UN GESTO DI RISPETTO, IN MODO CHE TUTTI DICANO: “IO L'IMPEGNO LO METTO!”
PER ME LA LIBERTA' E' ESSERE LIBERI DI PARLARE, DI ESPRIMERSI CON IL CUORE, SOGNARE E ABBRACCIARE!
PER ME LA LIBERTA' E' ESSERE FELICI, CHE IL BIANCO E IL NERO SEMPRE SIANO AMICI.
LA LIBERTA' SI REALIZZA SE UN BIANCO E UN NERO SI METTONO INSIEME E SI DICONO “POSSIAMO FARCELA DAVVERO !”
QUINDI NON ASPETTARE, REALIZZA LA LIBERTA', PERCHE' UN MONDO UNITO GRANDI COSE FARA'!
ELABORATO DELLE CLASSI QUINTE DELLA LAURA BASSI DI SCANDIANO
COMPLIMENTI ALLE QUINTE PER AVER INTRAPRESO UN VIAGGIO DI RIFLESSIONE IMPORTANTE, SPERANDO CHE NON DIMENTICHIATE MAI DI LOTTARE PER I VOSTRI DIRITTI E PER I VOSTRI SOGNI.