Date: 27-31 maggio 2024
Attività: Job shadowing
Ente ospitante: IES Moraima, Loja, Spagna
Partecipanti: Paola Borruso
Obiettivi: migliorare le competenze linguistiche e metodologiche, comprendere le politiche educative di altri paesi europei, condivisione di buone pratiche.
A PAROLE SUE:
La mia esperienza Erasmus a Granada si è svolta dal 26/05/24 al 31/05/24 presso il Collegio Moraima dove ho avuto modo di sperimentare una situazione di job shadowing seguita dalla carissima collega Barbara La Monica, insegnante di latino e greco presso lo stesso che si è prestata con grandissimo affetto nel venire incontro alle mie esigenze logistiche e organizzative. E’ stato un piacere condividere con lei il tempo dedicato allo studio e quello legato all’esplorazione della città: indimenticabile lo spettacolo di flamenco cui abbiamo partecipato così come i giri nella parte storica e centralissima di Granada, ancora più belli perché avvenuti durante la settimana del festeggiamento del Corpus Domini. Il corpo docenti presso il quale sono stata accolta è stato gioioso e disponibilissimo nell’introdurmi, di volta in volta, all’interno delle classi e delle specifiche situazioni scolastiche di appartenenza. La scuola spagnola prevede un percorso scolastico che si snoda su una prima linea (equivalente alle elementari e che prende avvio dai sei anni) cui seguono quattro anni (sostanzialmente equivalenti alla nostra Secondaria di primo grado e quindi appartenenti alla “scuola dell’obbligo”) più due anni di Bachillerato (equivalente ad una Scuola secondaria di secondo grado) al seguito del quale l’allievo può proseguire i suoi studi presso l’Universidad (per accedervi esiste una prova, chiamata EBAU, molto impegnativa e che prevede l’accesso solamente a chi riporta un punteggio davvero alto. ) In alternativa all’Università, dopo il Bachillerato esiste un ciclo medio di due anni equivalente alle scuole professionali, utile all’inserimento nel mondo del lavoro.
Oltre al collegio Moraima sono stata visitare due scuole, in una delle quali è presente un asilo per i più piccoli. L’utenza che frequenta ogni grado di scuola è mista: ovviamente vi partecipa ogni grado sociale ma vi intervengono anche etnie gitane insieme ad allievi di provenienza locale o di provenienza dall’America Latina e questo spesso dà origine a problematiche di integrazione all’interno delle classi. Soprattutto i gitani tengono molto alla loro identità e capita che facciano “gruppo” chiuso tra loro.
Uno degli aspetti che maggiormente ho voluto osservare durante la mia permanenza all’interno della scuola è stato relativo alla gestione degli allievi con disturbi specifici o portatori di handicap anche gravi. A loro sono dedicati degli spazi esclusivi presso i quali si recano durante la giornata, usufruendo di materiali didattici personalizzati e usufruendo di un rapporto uno a uno con l’insegnante. Tali allievi, tuttavia, non vengono isolati: hanno i loro momenti di integrazione nel gruppo classe specie durante le ore in cui è possibile dedicarsi ad attività manipolative, creative o sportive. Per tutti, inoltre, sono spesso predisposti laboratori specifici e pratici in base all’indirizzo prescelto durante la permanenza in Bachillerato. Devo dire di aver fatto un’esperienza completa a 360° in quanto, oltre a tutto ciò, ho assistito anche a lezioni universitarie tenute dal marito della collega Barbara, basate su traduzioni di testi poetici dallo spagnolo all’italiano.
Dovendo fare un bilancio finale, non posso che affermare che l’esperienza andalusa è stata davvero positiva e formativa in tutti i sensi… non mi soffermerò in questa sede nel parlarvi della visita all’Alhambra e alle terme con percorso benessere perché lo splendore di tutto ciò ve lascio immaginare!