Dublin

A PAROLE LORO:

Dal 23 al 29 ottobre, la partecipazione a due diversi corsi di lingua inglese, organizzati da "English Matters", ci ha permesso di vivere, concretamente, attraverso l'incontro con 19+1 paesi stranieri, la dimensione europea: attraverso il confronto, la cooperazione e la condivisione di buone pratiche abbiamo colto quello spirito che, al di là delle differenze culturali, ci unisce e ci rende cittadini europei perché, citando W. B. Yeats, «There are no strangers [….], only friends that have not yet met»

Ciò si è percepito dal primo incontro, quando è stato chiesto ai gruppi delle diverse nazioni partecipanti di presentarsi con un'esibizione canora (un canto popolare o inno), fino all'ultimo giorno, con la disseminazione delle attività svolte durante una settimana ricca di emozionanti eventi formativi.

I corsi, infatti, sebbene di livello diverso, sono stati incentrati sul cooperative learning e sui Contexts4Content, attraverso i quali abbiamo potuto approfondire la nostra conoscenza storica, artistico-poetica e musicale della civiltà irlandese: prima in classe, in orario antimeridiano, con groupwork o pairwork utili a mettere in pratica la lingua inglese ("Talking to people" era il titolo di uno dei due corsi); poi, in orario pomeridiano, nel contesto reale, con cacce al tesoro per trovare le principali icone di Dublino e scoprirne la storia, con la visita alla National Gallery, alla mostra sul poeta irlandese Seamus Heaney, al National Museum of Archaeology e, per finire, con un'escursione fuori porta nel meraviglioso parco di Glendalough, dove, tra le distese verdi, si ergono le rovine del sito monastico di San Kevin, e dai sentieri si arriva ai laghi, nella quiete di un paesaggio naturale disturbata, di tanto in tanto, dal gorgoglio dei ruscelli e dal fragore delle cascate.

Questa è l'Irlanda, è l'isola smeraldo, ricca di aree verdi; ma è anche l'isola della musica - l'arpa celtica è il simbolo nazionale- e Dublino ne è un esempio emblematico con i suoi buskers, con i suoi pub, fulcro della vita sociale e animati, di sera, dalla musica, tradizionale e non.

Dopo una settimana trascorsa in questa magica città dalle diverse luci e dai mille colori, non solo per via delle porte tutte di diversa tinta, ma anche per il meteo sempre cangiante, ora con l'acquerugiola e il vento, ora col sole e l'aria frizzantina … cosa ci rimane?

Di sicuro, l'emozione di essere stati in una città dalla grande vivacità culturale, fedele alle sue tradizioni, tra cui Halloween, e ricca di storia, come testimonia la grande quantità di statue nonché di ponti sul fiume Liffey ...

I corsi ci hanno poi arricchito sia professionalmente, migliorando le nostre competenze linguistiche e le nostre conoscenze culturali da spendere nel contesto scolastico, sia personalmente, nell'ottica di una cittadinanza europea. Questa esperienza è servita a rafforzare sempre più l'idea dell'importanza della conoscenza della lingua inglese per poter comunicare con gli altri, per avvicinarsi a culture diverse senza pregiudizi e con la voglia di diventare sempre più cittadini europei, cittadini migliori.