Paesaggio Mojo Alcantara
Mojo Alcantara è il paese più meridionale dei Nebrodi. Il territorio presenta una zona montuosa che raggiunge i 1155 m (Punta di Castelluzzo) e una zona collinare che arriva ai 520 m, in prossimità della confluenza tra il Fiume Alcantara e il Torrente Fortino. Il centro abitato è sviluppato su una pianura alluvionale ed è vicino al Monte Mojo, uno dei crateri minori collegati al vulcano Etna.
Il nome della città è collegato al vulcanetto ormai spento che si chiama mojo, la cui forma ricorda il '' moggio'' o '' mojjo'' ovvero l'antico recipiente per misurare il grano.
La nascita di Mojo Alcantara si ebbe nel 1602, sotto la reggenza di Palmerio (o Palmerino) Lanza; in quell'anno, infatti, l'autorità règia gli concedette la cosiddetta “licentia populandi”. Il 27 luglio del 1928, il regime fascista ha accorpato Mojo alla vicina Malvagna, riunendo i due centri sotto la denominazione unitaria di «Lanza». Il 21 gennaio del 1947, un Decreto del Capo provvisorio dello Stato ha scisso Lanza nell'attuale Comune autonomo di Mojo Alcantara.
Nelle campagne più alte della Piana del Mojo ci sono uliveti e vigneti; si coltivano principalmente le pesche e gli ortaggi, soprattutto il cavolo rosso, prodotti molto ricercati sul mercato.
La Piana di Mojo Alcantara
Le Pesche di Mojo Alcantara
A Mojo Alcantara l'ultima settimana di settembre si svolge la Fiera del bestiame, meglio conosciuta come “A Fera ‘o Moju”. Numerosi i visitatori provenienti da tutta la Sicilia per acquistare prodotti artigianali locali e mercanteggiare capi di bestiame.
Gli abitanti sono particolarmente devoti al SS. Crocifisso, festeggiato l'ultima domenica di settembre. Il Crocifisso non viene portato in processione, ma rimane all’interno della chiesa in ossequio ad una superstizione popolare secondo cui, uscendo per strada, la scultura potrebbe prender fuoco mettendo a repentaglio la vita stessa dei Moiesi.
Di grande interesse la chiesa Maria SS. delle Grazie, fatta costruire nel 1656 dalla famiglia Lanza, ove si conserva uno dei Crocifissi lignei più belli della Sicilia, scolpito da Frate Umile da Petralia.
Dal punto di vista naturalistico, interessante il sentiero che conduce sul cratere di Monte Mojo, dalla cui sommità si può ammirare il paesaggio della Valle dell'alcantara, avendo come sfondo l'Etna.
La Chiesa Madre
Il Vulcanetto